disragione
disragióne s. f. [comp. di dis-1 e ragione]. – Mancanza di ragione o di ragionevolezza; è forma ant. o rara, ancora in uso talvolta nella locuz. a d., senza ragione, a torto, e, più spesso, [...] nella contrapposizione a ragione o a d., a ragione o a torto. ...
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ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai [...] andata a consigliarsi dal notaio e che il notaio l’aveva dovuta r. per un’ora (Pavese); credeva di avermi ragionato (Fenoglio). 3. ant. Computare, calcolare e, riferito a monete, valutare, in costruzione per lo più trans.; anche, pensare, tener conto ...
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inverso1
invèrso1 agg. e s. m. [dal lat. inversus, part. pass. di invertĕre «invertire»]. – 1. agg. Contrario, opposto, rovescio rispetto a un altro, rispetto al precedente, rispetto a ciò che è abituale: [...] , o dall’A alla Z e all’inverso; meno com. in usi assol., con il sign. di «al contrario»: tu gli dai ragione; io, all’inverso, sostengo che ha agito male. 3. agg. Nella logica formale, proposizione i., quella che si può ricavare da una proposizione ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] che irraggia dalla mente stessa o da cui la mente è irraggiata; quindi: l. della ragione, l. dell’intelletto, la facoltà e l’uso della ragione; perdere il l. della ragione, diventare pazzo, o infuriarsi fino a non aver più il controllo e la coscienza ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] tal guisa combatterono (Boccaccio); per sapere chi ha ragione bisogna sentire l’una e l’altra parte. un certo senso, per certi riguardi: da una p. è vero; da una p. hai ragione anche tu; d’altra p., o dall’altra p., per un altro rispetto, del resto ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non [...] dei testimoni in giudizio); siero della v. (v. siero). Come inciso, invitando a parlare senza riguardi: di’ la v., non ho ragione io?; o per attenuare un’affermazione, un giudizio, o introdurre una correzione a quanto altri dice: io, a dire la v ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] imporre per f.; opporre il diritto alla f.; non c’è f. che possa distogliermi dal mio proposito; contro la f. la ragion non vale (prov.); il nome della libertà, il quale f. alcuna non doma, tempo alcuno non consuma (Machiavelli). Fare f. a qualcuno ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] ; fammi, fatemi il s. piacere (di andarvene, di non seccarmi, di lasciarmi in pace, ecc.). Con funzione prevalentemente rafforzativa: di s. ragione, con piena ragione, giustamente e, per estens., in quantità, in abbondanza: picchiare qualcuno di s ...
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cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, [...] , cioè al giudizio realistico delle cose: farsi guidare dal c. più che dalla ragione (o dalla ragione più che dal c.); il c. ha le sue ragioni che la ragione non conosce (traduz. di una celebre frase di Pascal). 4. Per analogia, il centro, il mezzo ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] , indicato di solito con le frasi latine non causa pro causa e post hoc ergo propter hoc: consiste nell’affermare, senza sufficiente ragione, che una cosa è causa di un’altra (come quando si afferma che un fatto è causa di un altro soltanto perché lo ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo quindi di ditta; nel codice civile anche...
razionalità Facoltà propria degli esseri dotati di ragione.
Economia
La r. è una caratteristica dell’homo oeconomicus. Nella teoria economica tradizionale e moderna si distinguono due approcci alla r.: il primo definisce la scelta razionale...