udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o [...] ), dalla quale il pubblico viene escluso su decisione del giudice che la dirige, motivata da ragionidi sicurezza dello stato, di ordine pubblico o di buon costume; u. istruttoria, nel processo civile, l’udienza nella quale si raccolgono le prove ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] contundente. In procedura penale, c. del reato, l’oggetto con cui è stato commesso il reato, o che è servito come mezzo per commetterlo, o che ’immobile venduto e quindi non in ragionedi un tanto per ogni unità di misura, ma in una somma complessiva ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] delle serie di un determinato disegno e stile. d. In filatelia, l’insieme di francobolli di un’emissione, in ragionedi un esemplare operato particolarmente nei titoli (titoli distato, azioni, obbligazioni) a scopo di controllo, e ricorre quando il ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] b. rinunziare; credo b. che tu faccia valere le tue ragioni. Contrapposto ad altri agg. sostantivati, si usa, con lo buono; in ognuno di noi c’è il buono e il cattivo. 2. estens. a. Ciò che è di utilità, di vantaggio: la sua venuta è stata un b. per ...
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infelice
agg. [dal lat. infelix -icis, propr. «infecondo», comp. di in-2 e felix (v. felice)]. – 1. a. In senso soggettivo, di persona che non si sente felice, che ha lo spirito profondamente rattristato, [...] per natura di uno stato abituale di insoddisfazione, di irrequietezza, che la rende incapace di cogliere e ragione è motivo di dispiacere, di insoddisfazione, di malessere (anche collettivo): esito, risultato i.; le i. condizioni dell’economia di ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] : staremo a v. a chi daranno ragione; non mi piace di stare a v., senza far niente. Con altro sign. l’esclam. sta a vedere che ...!, di un fatto che non sembra ammissibile: state a v. che la giustizia di Dio avrà riguardo a quattro pietre (Manzoni ...
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sezione
sezióne s. f. [dal lat. sectio -onis «taglio» (der. di sectus, part. pass. di secare «tagliare»), attraverso il fr. section, di cui, in alcune accezioni più recenti (per es. in quella di «reparto, [...] sezione normale). b. In matematica, s. aurea di un segmento, parte del segmento, detta anche media ragione, che è media proporzionale fra l’intero segmento di un ufficio giudiziario: s. civile, s. penale, s. giurisdizionale del Consiglio distato; ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] partic. per indicare l’esposizione individuale o collegiale, orale o scritta, con cui s’informa chi diragione intorno allo statodi una questione, ai risultati di una perizia, ai lavori compiuti da una commissione, da un organo; nel caso in cui una ...
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fondativo
agg. Che rappresenta la fondazione di qualcosa; che ne costituisce il fondamento, la base. ◆ L’esodo, la frattura culturale, col suo «morire per rinascere», è un tratto fondamentale del cristianesimo. [...] negli eventi del ’92-’94 ha le radici fondative della sua ragionedi esistenza politica. Senza la memoria di quella matrice non potrebbe essere legittimato a governare! Non si tratta di negoziare un nuovo patto con il Cavaliere. Si deve prendere atto ...
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trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, [...] , a fargli visita, nella sua abitazione o altrove: sono andato (o sono stato) a trovarlo in casa sua, in ufficio, in albergo, all’ospedale; vieni lo scherzo di pessimo gusto; seguito da prop. oggettiva: trovo che hai ragione; non trovi di esagerare?; ...
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Espressione entrata nell’uso intorno alla metà del sec. 16°, per designare l’interesse dello Stato assunto come ragione o criterio di valutazione e azione politica. Le basi della ragione di Stato si trovano nelle idee di N. Machiavelli,...
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni,...