capo s. m. [lat. caput]. - 1. (anat.) [parte del corpo umano unita al torace per mezzo del collo] ≈ Ⓖ (region.) capa, Ⓖ (scherz.) capocchia, Ⓖ (region.) capoccia, Ⓖ (region.) coccia, Ⓖ (fam., scherz.) [...] .) a due passi, (fam.) dietro l'angolo, vicino; fig., senza capo né coda [privo di logica: i tuoi ragionamenti sono senza c. né coda] ≈ balzano, illogico, insensato, sconclusionato, strambo, strampalato. ↔ coerente, logico. ▼ Perifr. prep.: in capo a ...
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capziosità /kaptsjosi'ta/ s. f. [der. di capzioso]. - [l'essere ingannevole: c. di un ragionamento] ≈ cavillosità, sofisticheria, sottigliezza, tortuosità. ↔ chiarezza, franchezza, limpidezza, schiettezza. ...
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evincere /e'vintʃere/ v. tr. [dal lat. evincĕre, propr. "vincere, superare"] (coniug. come vincere). - 1. (giur.) [ricuperare per mezzo d'un giudizio] ≈ rivendicare. 2. (lett., burocr.) [ottenere attraverso [...] delle prove, un ragionamento e sim.: la data si può e. dal timbro postale] ≈ arguire, dedurre, desumere, inferire, ricavare, trarre. ...
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fallacia /fa'l:atʃa/ s. f. [dal lat. fallacia] (pl. -cie). - 1. [proprietà di ciò che è ingannevole] ≈ falsità, ipocrisia, malafede, slealtà. ↔ bontà, franchezza, lealtà, sincerità, veridicità, verità. [...] 2. (filos.) [proprietà di un ragionamento viziato e scorretto] ≈ inattendibilità, inconsistenza, infondatezza. ↔ attendibilità, correttezza, fondatezza. ...
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falsità s. f. [dal lat. falsĭtas -atis]. - 1. a. [qualità di ciò che non corrisponde a verità: f. di una testimonianza, di una notizia] ≈ inattendibilità, inconsistenza, infondatezza. ↔ attendibilità, [...] , credibilità, fondatezza, veridicità. b. [qualità di ciò che non corrisponde al giusto: f. di un ragionamento] ≈ erroneità, improprietà, inesattezza, scorrettezza. ↔ correttezza, esattezza. c. [mancanza di sincerità: f. d'animo] ≈ affettazione ...
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sconclusionatezza /skonkluzjona'tets:a/ s. f. [der. di sconclusionato]. - [carattere di ciò che è sconclusionato: la s. di un ragionamento] ≈ incoerenza, incongruenza, scombinatezza, sconnessione. ↑ assurdità, [...] illogicità, insensatezza. ↔ coerenza, congruenza. ↑ assennatezza, logicità, sensatezza ...
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favella /fa'vɛl:a/ s. f. [der. di favellare], lett. - 1. a. [facoltà di parlare] ≈ linguaggio, parola. b. (estens., ant.) [espressione linguistica di un pensiero: la tua chiara f., Che mi fa sovvenir del [...] mondo antico (Dante)] ≈ discorso, ragionamento. 2. [sistema di suoni articolati usato da una comunità per comunicare] ≈ lingua, linguaggio, idioma, (ant.) sermone. ‖ parlata. ...
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sconnesso /sko'n:ɛs:o/ agg. [part. pass. di sconnettere]. - 1. [che è in cattive condizioni per mancanza di collegamento e di compattezza tra le varie parti: uno steccato, un tavolo s.] ≈ malridotto, (fam.) [...] . ‖ solido. 2. (fig.) [che manca di connessione logica e sintattica: fare dei discorsi s.; un ragionamento s.] ≈ disorganico, incoerente, (non com.) sconcatenato, (fam.) scucito, slegato. ↑ assurdo, illogico, insensato, sconclusionato. ↔ coerente ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...