ineccepibile
ineccepìbile agg. [comp. di in-2 e eccepibile]. – Non eccepibile; a cui non si può opporre alcun appunto, obiezione, censura: una persona assolutamente i., irreprensibile; il suo contegno [...] è stato i.; ragionamento i., rigorosamente logico. ◆ Avv. ineccepibilménte, in modo ineccepibile: si comporta ineccepibilmente in ogni circostanza. ...
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circolare1
circolare1 agg. e s. f. [dal lat. tardo circularis, der. di circŭlus «cerchio»]. – 1. agg. a. Avente forma o proprietà affini a quelle del cerchio o della circonferenza; rappresentabile per [...] . 2. agg. a. estens. Di movimento con cui si torna al punto di partenza: viaggio circolare. b. fig. In logica, ragionamento c., lo stesso (ma meno com.) che circolo vizioso. 3. agg. Che ha, o che consente, larga libertà di circolazione: assegno ...
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durata
s. f. [der. di durare]. – 1. Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno: la d. dell’eclissi; la d. della traiettoria di un proiettile; [...] come una successione di istanti identici, tradotto cioè in rappresentanzioni di natura spaziale per le necessità del ragionamento e della comunicazione. Per influsso della filosofia bergsoniana, il termine durata è passato a designare nella critica ...
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circolo
cìrcolo (letter. ant. cìrculo) s. m. [dal lat. circŭlus, dim. di circus «circonferenza»]. – 1. In geometria, e nell’uso corrente, sinon. meno com. di circonferenza (e quindi anche di cerchio, [...] il primo per la sua dimostrazione); è generalmente considerato all’origine dei paradossi. In senso più generico, nel linguaggio com., ragionamento in cui le conseguenze coincidono con le premesse, o anche azione, modo di procedere in cui il punto d ...
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sostanzialita
sostanzialità (ant. sustanzialità) s. f. [dal lat. tardo, eccles., substantialĭtas -atis, der. di substantialis «sostanziale»]. – L’essere sostanziale, fondamentale: la s. di una questione, [...] per ogn’altro rispetto più presto cerimonia che sostanzialità (Guicciardini). Nella filosofia di Kant, paralogismo della s., ragionamento che dall’io penso, quale unità formale e condizione dell’esperienza, deduce fallacemente la sua natura di anima ...
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perspicuita
perspicuità s. f. [dal lat. perspicuĭtas -atis, der. di perspicuus «perspicuo»], letter. – L’esser perspicuo, soprattutto in senso fig., chiarezza, trasparenza: p. di stile; la p. di un ragionamento, [...] di un’argomentazione; un vocabolario pregevole per la p. delle definizioni ...
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concludente
concludènte agg. [part. pres. di concludere]. – Di discorso, ragionamento o sim., che ha efficacia probativa, convincente: ha portato delle ragioni c.; questo è un argomento c.; o che ha [...] nesso logico, sostanza, senso comune: fa sempre dei discorsi poco concludenti. Di persona, che riesce a concludere, a condurre a termine i suoi lavori, le imprese in cui si cimenta: è un uomo davvero concludente. ...
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analitica
analìtica s. f. [dall’agg. analitico, attrav. il titolo di due opere di logica di Aristotele, ᾿Αναλυτικὰ πρότερα «Analitici primi» e ᾿Αναλυτικὰ ὕστερα «Analitici secondi»]. – Nella filosofia [...] aristotelica, la ricerca delle forme elementari del ragionamento e della dimostrazione. Nella filosofia kantiana, a. trascendentale, parte della logica trascendentale che studia la funzione dell’intelletto, in quanto organo dei concetti e dei giudizî ...
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concludere
conclùdere (meno com. conchiùdere) v. tr. [dal lat. concludĕre, comp. di con- e cludĕre per claudĕre «chiudere»] (pass. rem. io concluṡi o conchiuṡi, tu concludésti o conchiudésti, ecc.; part. [...] provvedimenti; Qui la donzella il suo parlar conchiuse (Ariosto). b. Terminare traendo le conseguenze logiche di ragionamenti o affermazioni precedenti: l’avvocato concluse l’arringa chiedendo la piena assoluzione dell’imputato. Frequente in usi ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...