sofisticheria
sofisticherìa s. f. [der. di sofistico]. – Qualità o difetto di ciò che o di chi è sofistico, troppo cavilloso, sottile o pedante: un ragionamento di una s. sconcertante; l’inopportuna [...] s. dell’ispettore ha indisposto tutti gli impiegati. Con valore concr., ragionamento sofistico, complicato: le sue s. non convincono nessuno; per estens., qualsiasi atto o atteggiamento, anche di natura morale e spirituale, determinato da minuziosità ...
Leggi Tutto
geometrico
geomètrico agg. [dal lat. geometrĭcus, gr. γεωμετρικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Della geometria, relativo alla geometria: figura g.; problema, calcolo, metodo g.; media g.; strumenti g.; disegno [...] poi, è applicato principalmente nella decorazione della ceramica. 2. fig. Rigorosamente esatto e preciso: un lavoro g.; un ragionamento g.; esporre una teoria con g. evidenza; anche riferito alle facoltà intellettuali dell’uomo, per indicare rigore ...
Leggi Tutto
articolato1
articolato1 agg. [part. pass. di articolare2; il sign. 3 era già noto al lat. articulatus]. – 1. a. Che ha possibilità di articolarsi, che ha libero il movimento, detto degli arti del corpo. [...] elementi si snodano liberamente, con scioltezza e movimento, o le cui parti si succedono in modo organico e razionale: prosa, ragionamento, periodo bene (male) articolati; immagini bene a. (di una poesia); scene di un dramma male articolate, ecc. 3 ...
Leggi Tutto
a contrario
‹a kontràrio› locuz. lat. («[movendo] dal contrario»). – Nella logica, ragionamento a c., argomentazione dialettica di tipo analogico che consiste nel ricavare da ipotesi contrarie conseguenze [...] contrarie. Si contrappone al ragionamento a pari. ...
Leggi Tutto
seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] la sua relazione; il pubblico ha seguito distrattamente gli ultimi interventi degli oratori; non so se hai seguito il mio ragionamento; assol.: mi segui?; mi seguite?; è inutile che io continui a parlare, se nessuno mi segue, se nessuno mi presta ...
Leggi Tutto
filare3
filare3 v. tr. e intr. [dal lat. tardo fīlare «ridurre in fili», der. di filum «filo»]. – 1. tr. Ridurre in filo fibre tessili o altro, con operazioni opportune (per le fibre tessili, v. filatura): [...] vuoi buscare; fila!, vattene!; f. all’inglese, allontanarsi inosservato. c. fig. Del discorso o del ragionamento, svolgersi con ordine e coerenza, senza intoppi: è un ragionamento che fila, che non fila. ◆ Part. pres. filante, anche come agg. e s. m ...
Leggi Tutto
inconsistente
inconsistènte agg. [comp. di in-2 e consistente]. – 1. a. Privo di consistenza: materia, sostanza i.; ombre i., senza corpo. Più spesso in senso fig., privo di solidità e fondamento, che [...] i., poverissimo di concetti, vuoto. b. In matematica e, in genere, nel linguaggio scient., che non regge al ragionamento e alla prova sperimentale (affermazione i., teorema i., ecc.), e anche (per influenza dell’ingl. inconsistent), contraddittorio ...
Leggi Tutto
logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio [...] ; a questo punto, non sarebbe l. ritirarsi. Per il soggetto l. in grammatica, v. soggetto. c. Riferito a persona, che ragiona con logica, in modo conforme alla ragione e anche al buon senso: un uomo l., una mente l.; non sei l. se parli così; a voler ...
Leggi Tutto
induttivo
agg. [dal lat. tardo inductivus, der. di inducĕre «indurre», part. pass. inductus; nel sign. 2, dal fr. inductif]. – 1. Che concerne l’induzione, nel sign. filosofico del termine: procedimento [...] induttiva sia lecitamente trascurabile. 3. ant. Che tende a indurre, cioè a sospingere, a persuadere: argomentazioni i., ragionamenti i.; anche seguito da compl.: esempî i. a un sano, o a un disonesto, comportamento morale, alla rilassatezza ...
Leggi Tutto
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento [...] metodo categorico-d., se parte da proposizioni assunte come vere, metodo ipotetico-d., se parte da proposizioni semplicemente supposte); ragionamento, giudizio d.; scienze d., quelle (per es., la matematica) che si basano sul metodo analitico e sulla ...
Leggi Tutto
Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...