valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] più di me? d. Avere forza ed efficacia legale o logica: non è la parola, è la firma che vale; le tue sono ragioni che non valgono proprio; vale qualcosa questa dichiarazione?; la colpa è sua, né vale affermare che ha agito in buona fede (le locuz. né ...
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zeppo1
zéppo1 agg. [der. (propr., part. pass. senza suffisso) di zeppare]. – Completamente pieno, in modo tale che le cose o le persone contenute stanno strette e pigiate: un paniere z. di ciliegie; [...] casa z. di gente; in usi estens. e fig.: un compito z. di errori, una pagina a stampa z. di refusi; un ragionamento z. di contraddizioni. Com. la locuz. superlativa pieno z., pienissimo: sono pieno z. (di cibo); quest’autobus è sempre pieno z.; una ...
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ridicolezza
ridicolézza s. f. [der. di ridicolo]. – 1. L’essere ridicolo o, concr., la cosa ridicola (è meno spreg. e meno com. che ridicolaggine): r. di un ragionamento, di una situazione; ma che r. [...] son queste! 2. estens. Cosa di poco valore, insignificante, soprattutto in frasi di modestia, offrendo un regalo o facendo un favore: non è il caso di ringraziare per questa ridicolezza ...
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ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai [...] andata a consigliarsi dal notaio e che il notaio l’aveva dovuta r. per un’ora (Pavese); credeva di avermi ragionato (Fenoglio). 3. ant. Computare, calcolare e, riferito a monete, valutare, in costruzione per lo più trans.; anche, pensare, tener conto ...
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controintuitivo
agg. [comp. di contro- e intuitivo]. – Che non rispecchia i procedimenti e i meccanismi logici di un’intuizione: un ragionamento, uno schema controintuitivo. ...
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ragionatoreragionatóre s. m. (f. -trice) [der. di ragionare]. – Chi ha la capacità di condurre un ragionamento o una serie di ragionamenti, un discorso, una discussione con logica serrata e convincente: [...] è un buon r., un forte, robusto, profondo, sottile ragionatore. ...
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spontaneo
spontàneo agg. [dal lat. tardo spontaneus, der. dell’avv. sponte (v.)]. – 1. a. Detto di atto, gesto, comportamento fatto per libera scelta e decisione di chi lo compie, senza imposizione né [...] e manifestazioni psichiche e affettive, che insorge e si determina in modo naturale, autonomo e immediato, non studiato o mediato dal ragionamento: un moto s. dell’animo; avere una reazione s., un impeto s. di collera; la sua commozione era s.; lo ...
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rinvenire1
rinvenire1 v. tr. [der. del lat. invenire «trovare»] (coniug. come venire). – 1. Ritrovare, trovare: il poveretto fu rinvenuto cadavere su un lato della strada; la lettera fu rinvenuta per [...] nella caverna si rinvennero tracce di un insediamento preistorico. Talvolta di fatti o elementi che si ritrovano col ragionamento: un criterio distintivo può rinvenirsi nel fatto che ... 2. intr. pron., raro. Raccapezzarsi: in questo imbroglio non mi ...
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assurdita
assurdità s. f. [dal lat. tardo absurdĭtas -atis]. – L’essere assurdo, qualità di ciò che è assurdo: a. di un giudizio, di un ragionamento, di una supposizione, di una speranza, di una proposta; [...] non vede l’a. del suo comportamento. Anche, cosa assurda, giudizio, affermazione assurda: è un’a. agire così; dire delle assurdità ...
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filante
agg. e s. m. [part. pres. di filare3]. – 1. agg. Che forma fili, filamenti, o che si svolge come un filo. In partic.: a. Stella f., sinon., meno com., di stella cadente; per analogia, striscia [...] favorevoli, consente di raggiungere una forte andatura. Anche in usi fig.: una vettura dalla linea f. e sportiva; di discorso o ragionamento, che si svolge con ordine e sciolto. 3. s. m. Malattia del vino bianco, dovuta a una specie batterica che ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...