acume
s. m. [dal lat. acumen -mĭnis, der. di acuĕre «aguzzare»]. – Acutezza, intensità: l’a. della vista; un disìo Mai non sentito di cotanto a. (Dante). In senso intellettuale, perspicacia, acutezza [...] di mente: uomo di molto a.; a. interpretativo; a. d’un ragionamento. ...
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contrario
contràrio agg. [dal lat. contrarius, propr. «che sta di fronte», der. di contra «contro»]. – 1. a. Opposto, contrastante: opinioni, qualità, idee c.; io sono di parere c.; questo atto sarebbe [...] il c. dell’altro. In filosofia, argomentazione dei c., argomentazione logica indicata anche con l’espressione parzialmente latina ragionamento «a contrario»: v. a contrario. 5. Locuzioni avv.: al c., per c., all’opposto, invece: credevo che sarebbe ...
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assimilare
v. tr. [dal lat. assimilare o assimulare «rendere simile», der. di simĭlis «simile»] (io assìmilo, ecc.). – 1. a. Rendere simile o considerare come simile: sono due fatti diversi che non si [...] a ingrassare. b. fig. Di cognizioni, idee, verità e sim., non riceverle passivamente nella memoria ma farle proprie col ragionamento e con l’elaborazione critica: è un ragazzo che studia molto ma assimila poco. ◆ Part. pass. assimilato, anche come ...
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assimilazione
assimilazióne s. f. [dal lat. assimilatio (o assimulatio) -onis, der. di assimilare «assimilare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di assimilare o di essere assimilato, cioè il rendere o il farsi [...] masse litoidi per opera di magmi che vengano a contatto con esse. 3. fig. a. Facoltà di far proprî, col ragionamento e col sentimento, concetti, nozioni, opinioni, o anche dottrine, linguaggi, tecniche, forme d’espressione altrui: a. di una teoria; a ...
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lievitare
v. tr. e intr. [der. di lievito2] (io lièvito, ecc.). – 1. tr., non com. Mischiare col lievito per produrre la fermentazione: l. la pasta per fare il pane, o anche l. il pane. 2. intr. (aus. [...] : il sentimento della rivolta lievitava nei giovani; spec. nel linguaggio letter.: una prosa che lievita liricamente; un ragionamento che a tratti lievita in fantasia. Nel linguaggio econ., riferito ai prezzi, tendere all’aumento, soprattutto in ...
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ricorrenza
ricorrènza s. f. [der. di ricorrere]. – 1. Il fatto di ricorrere, cioè il ritorno periodico di un avvenimento a determinati intervalli di tempo: r. cicliche; r. di un fatto, di un fenomeno; [...] nel linguaggio com. che in quello scient., sono detti ricorrenze (o r. femminili) i flussi mestruali. 3. In matematica e logica matematica, sinon. di induzione (completa), nelle locuz. definizione per r., dimostrazione o ragionamento per ricorrenza. ...
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istintivo
agg. e s. m. (f. -a) [der. di istinto]. – 1. agg. Che procede dall’istinto, o, in genere, che si esegue, almeno apparentemente, senza l’intervento della ragione e della riflessione: il neonato [...] per lo più sostantivato, che segue l’istinto, che agisce solitamente seguendo gli impulsi naturali e affettivi più che per ragionamento e con riflessione: è un i., una istintiva. ◆ Avv. istintivaménte, d’istinto, per impulso, o anche automaticamente ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): [...] Che presenta caratteri simili a quelli tradizionalmente riconosciuti al discorso di Cartesio, cioè chiarezza ed evidenza: un ragionamento c., un metodo di esposizione cartesiano. 2. Fautore, seguace, continuatore di Cartesio e delle sue dottrine: un ...
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tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] t.; in senso fig., essere fuori (di) t., essere stordito, intontito; meno com., uscire di t., perdere il filo del ragionamento: quell’importuna interruzione mi ha fatto uscire di tono; rispondere a tono, rispondere a proposito; meno com., venire in t ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...