principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] dottrina, di una scienza o di una disciplina, di un particolare sistema, o che, più semplicemente, sta alla base di un ragionamento, di una convinzione: una teoria filosofica fondata su saldi p.; i p. basilari della dottrina cristiana; il dogma è un ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] ultima via (d’uscita, di scampo, di salvezza); non avere altra via; scegliere una via di mezzo. Col sign. di ragionamento, in quanto mezzo per giungere alla verità: per diverse vie arrivarono alla stessa conclusione; ma la cosa può provarsi anche per ...
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tortuoso
tortüóso agg. [dal lat. tortuosus, der. di tortus -us «avvolgimento»]. – 1. a. Che non segue la linea retta, ma si piega in più punti, presentando curve o gomiti, riferito a cose che hanno normalmente [...] va diritto allo scopo, ma agisce copertamente e slealmente: una politica t.; un modo di procedere subdolo e t.; un ragionamento, un discorso t., contorto. 2. In araldica, attributo di un albero con tronco incurvato e sinuoso. ◆ Avv. tortuosaménte, in ...
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privo
agg. [dal lat. privus, propr. «che sta da sé»]. – Che manca di qualche cosa che dovrebbe avere, o che precedentemente aveva, intendendosi in genere di cosa necessaria, utile, gradevole, appropriata [...] di sue notizie; un uomo p. di personalità, di principî morali; è uno strozzino assolutamente p. di scrupoli; il tuo è un ragionamento p. di senso; sono dicerie p. di fondamento; in partic., p. di sensi, svenuto (cadde a terra p. di sensi). Frequente ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] persona. c. Volontà, gradimento, o anche capriccio, nelle locuz. a mio, tuo, suo m., ecc. (per ellissi da m. di vedere, di pensare, di ragionare, e sim.), come pare a me, a te, a lui, ecc.: lasciami fare a m. mio; vuol fare tutto a m. suo; non puoi ...
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ricapitolare
v. tr. [dal lat. tardo recapitulare, der. di capitŭlum «capitolo»] (io ricapìtolo, ecc.). – Riassumere in breve, per sommi capi; ridire, riscrivere, o ripensare, i punti essenziali di quanto [...] si è già esposto o trattato: ricapitoliamo il ragionamento, le norme, la lezione, ecc.; ricapitolando, gli argomenti fondamentali sono questi ...; ricapitolava dentro di sé le istruzioni ricevute. ...
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viziare
v. tr. [dal lat. vitiare] (io vìzio, ecc.). – 1. a. Indurre volontariamente o involontariamente qualcuno, con metodi educativi troppo indulgenti o permissivi, a cattive abitudini, a comportamenti [...] vizia lo svolgimento del problema; l’eccessiva pedanteria vizia questa ricerca; una evidente contraddizione vizia tutto il ragionamento; in diritto, rendere non valido, nullo; infirmare: basta una piccola omissione formale per v. un’obbligazione; un ...
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tela1
téla1 s. f. [lat. tēla, dal tema di texĕre «tessere»]. – 1. Uno dei tre tipi fondamentali di armatura tessile, nel quale ciascun filo d’ordito passa alternativamente sopra e sotto le successive [...] mie domande; Poi con gran subbio e con mirabil fuso Vidi tela sottil ordir Crisippo (Petrarca), condurre un sottile, acuto ragionamento. Con sign. affine, sempre nell’uso ant., sarebbe gran t., sarebbe lunga t. (a dire, a riferire, a raccontare tutto ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello [...] , errore ortografico o grammaticale; l’affettazione è v. dello stile; la petizione di principio è un v. del ragionamento. d. In diritto, vizî della sentenza, errori contenuti nella sentenza, che possono essere fatti valere con l’esercizio dei ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...