sicosi
sicòṡi s. f. [dal gr. σύκωσις, der. di σῦκον «fico», per la forma delle pustole]. – Nel linguaggio medico, termine antico ma ancora in uso per indicare le affezioni suppurative diffuse dei follicoli [...] estirpare senza dolore il pelo, che mostra la radice circondata da un rivestimento purulento d’aspetto gelatinoso e allevatori di bestiame), caratterizzata da alterazioni del pelo, che viene invaso e, talvolta, amputato in prossimità della radice. ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., [...] l’interno e del libro verso l’esterno; costituisce perciò la zona di genesi e accrescimento dei tessuti, permettendo così alla radice e al fusto di aumentare in spessore. C. sugheroso è chiamato, per analogia, il fellogeno. 6. In anatomia, strato ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] e da una sequenza (limitata o illimitata) di cifre decimali; funzione r., funzione che assume solo valori reali; radice r. di un’equazione, ogni radice che sia un numero reale; ente r., in geometria, ente (retta, curva, superficie, varietà, ecc ...
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ampliare
amplïare v. tr. [dal lat. ampliare, der. di amplus «ampio» (piu esattamente, der. del compar. neutro amplius)] (io àmplio, ecc.). – Rendere più ampio, allargare: a. un edificio, una stanza, [...] ; a. le proprie conoscenze, la propria visione del mondo. ◆ Part. pass. amplïato, anche come agg., che è stato allargato, accresciuto: seconda edizione, notevolmente ampliata; in linguistica, radice ampliata, radice che ha subìto un ampliamento. ...
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anaciclo
s. m. [lat. scient. Anacyclus, forse comp. di an- priv. e del gr. κύκλος «cerchio», per essere alcune sue specie prive della cerchia di fiori ligulati]. – Genere di piante delle composite tubuliflore, [...] comprendente una decina di specie mediterranee, di cui due in Italia: Anacyclus pyrethrum, dell’Africa, fornisce la radice di «piretro romano», che viene usata come eupeptico e come antinevralgico; A. officinarum, coltivato soprattutto in Germania, ...
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serpentaria
serpentària s. f. [dal lat. serpentaria (herba), der. di serpens -entis «serpente»]. – Pianta della famiglia aristolochiacee (Aristolochia serpentaria), originaria del Nord America, così [...] d’origine ritenuta, senza validi motivi, medicamento contro il morso dei serpenti; il suo rizoma (radice di serpentaria, detto anche radice colubrina o viperina), breve e nodoso, fornisce principî attivi con azione eccitante in piccole dosi, emetica ...
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triarco
trïarco agg. [comp. di tri- e gr. ἀρχή «inizio», qui «fascio»] (pl. m. -chi). – In botanica, detto della radice il cui cilindro centrale contiene tre fasci legnosi e tre cribrosi (come, per es., [...] la radice del pisello). ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] , logaritmo, ecc.) per significare che l’operazione viene eseguita su quella espressione: il radicando è l’espressione che sta sotto il segno di radice. 2. In usi fig., più o meno connessi con il sign. fondamentale: a. Per esprimere dipendenza o ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...