saturo
sàturo agg. [dal lat. satur -ŭra -ŭrum «sazio, pieno», della stessa radice di satis «abbastanza»]. – 1. ant. o letter. Sazio: qual saturo augel che non si cali Ove il cibo mostrando altri l’invita [...] (T. Tasso). 2. Nel linguaggio scient. e tecn., detto della condizione in cui vengono a trovarsi una sostanza, un sistema materiale, un corpo, in relazione a una particolare grandezza che li caratterizza, ...
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insetare
(o insitare o ensetare) v. tr. [lat. volg. *insitare, der. di insĭtus, part. pass. di inserĕre «seminare in; innestare»], ant. e region. – Innestare: il castagno può essere insetato nel noce; [...] anche in senso fig.: è uno modo quasi d’insetare l’altrui natura sopra diversa radice (Dante); Là ’v’è Cristo ensetato, Tutto ’l vecchio ènne mozzato (Iacopone), dove è innestato, dove penetra Cristo, tutto si rinnova. ...
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insetazione
insetazióne s. f. [der. di insetare], ant. e region. – Innesto, in senso proprio e fig.: se da sua naturale radice uomo non ha questa sementa, ben la puote avere per via d’i. (Dante). ...
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primario
primàrio agg. e s. m. [dal lat. primarius; v. primaio, primiero]. – 1. agg. a. Che è primo in una successione, che in una graduatoria viene prima di altri: scuola p., la scuola elementare, e [...] a. In botanica: tessuti definitivi p., quelli che derivano da protomeristemi; struttura p. del fusto e della radice, quella dovuta all’attività di differenziamento dei protomeristemi; organi p., quelli con struttura primaria o priorità di formazione ...
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rabarbaro
rabàrbaro (ant. o pop. rabàrbero o reobàrbaro o reubàrbaro, ecc.) s. m. [esiti varî del lat. tardo reubarbărum, gr. ῥᾶ βάρβαρον, cioè rheum, o ῥῆον, «straniero»: il gr. ῥῆον, adattam. del nome [...] , coltivato come verdura in Alto Adige. Alcune specie (Rheum tanguticum, Rheum officinale, ecc.) forniscono col rizoma (detto comunem. radice di r.) tagliato a pezzi, spicchi o fette, una droga medicinale che ha odore, colore e sapore speciali, e ...
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pabulo
pàbulo s. m. [dal lat. pabŭlum (che aveva i sign. del n. 1), dalla stessa radice di pascĕre «pascere»]. – 1. letter. ant. Pascolo; cibo, alimento: incredibil cosa sarebbe che dalla Terra potesse [...] esserle somministrato [alla cometa] pabulo e nutrimento (Galilei). 2. In batteriologia (più spesso nella forma lat. scient. pabulum), materiale nutritizio, inteso peraltro con sign. estens., comprendendovi ...
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tensione
tensióne s. f. [dal lat. tensio -onis, der. di tendĕre «tendere», part. pass. tensus]. – 1. L’azione del tendere e lo stato di ciò che è teso: sottoporre un cavo a forte t.; regolare la t. della [...] ecc.; per una tensione alternata si dice t. di picco il massimo valore che assume la tensione, e t. efficace la radice quadrata del suo valore quadratico medio. Per il trasformatore di t., v. trasformatore; t. primaria, t. secondaria, le tensioni ai ...
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cheratoprotesi
cheratopròteṡi s. f. [comp. di cherato- e protesi]. – In clinica oculistica, intervento di impianto biologico nell’occhio di un frammento di tessuto non corneale, in genere un frammento [...] di radice dentaria dello stesso soggetto, recante, saldata in un apposito foro praticato nella dentina, una protesi di materiale acrilico. ...
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ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici [...] dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti neuritici delle cellule multipolari della retina; chiasmo o., l’incrocio, in prossimità della sella turcica, di parte delle fibre di ciascun nervo ottico con ...
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saussurea
〈sossù-〉 s. f. [lat. scient. Saussurea, dal nome del naturalista svizz. H.-B. de Saussure (1740-1799)]. – In botanica, genere di composite tubuliflore con alcune centinaia di specie, quasi [...] i 2000 m, in luoghi sassosi e rupestri; la specie Saussurea lappa (in ital. costo: v. costo2) del Kashmir fornisce la radice di costo, di odore gradevole per la presenza di un olio essenziale, utilizzata tra l’altro per preservare i tessuti di lana ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...