genziogenina
s. f. [comp. di genzia(na) e -geno, con il suff. -ina]. – Composto organico, prodotto di idrolisi della genziopicrina, che si forma per invecchiamento della radice di genziana. ...
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esculento
esculènto agg. [dal lat. esculentus, che è dalla radice es- (alternante con ed-) di edĕre «mangiare»], letter. – Commestibile, edule, detto di piante, meno com. di animali. ...
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putre
agg. [dal lat. puter o putris, della stessa radice di putere (v. putire) e di pus]. – Putrido, infetto, malsano, fracido: terra, acqua p., le p. paludi; fig., tediosamente monotono (cfr. stagnante): [...] Beata [è la nostra vita] allor che ne’ perigli avvolta, Se stessa obblia, né delle putri e lente Ore il danno misura (Leopardi) ...
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femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col [...] simbolo ♀ l’individuo che produce solo gameti femminili (o macrogameti o uova o ovocellule); negli organismi unicellulari, quello che si trasforma in un macrogamete. In partic., con riferimento alla specie ...
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grumoso1
grumóso1 agg. [der. di grumo]. – 1. Formato di grumi, o pieno di grumi: concrezione g.; latte g.; una crema grumosa. 2. In botanica, detto in passato della radice ingrossata e fusiforme, come [...] quella del favagello ...
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esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] una regola o di un principio enunciato teoricamente; l’animo di quel ch’ode, non posa Né ferma fede per essempro ch’aia La sua radice incognita e ascosa (Dante). b. Frase che, in testi scolastici, in manuali di traduzione e sim., si cita a conforto e ...
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consolida1
consòlida1 s. f. [dal lat. tardo consolĭda]. – Nome delle varie specie di boraginacee appartenenti al genere sinfito, che comprende una decina di specie dell’Europa e dell’Asia; c. maggiore [...] (lat. scient. Symphytum officinale), grande erba perenne, comune nei luoghi umidi, con fiori giallognoli o violacei e radice contenente, oltre a una sostanza colorante usata dai conciatori di pelli, varî altri principî, per cui è usata nella cura di ...
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porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma [...] attrezzato con impianti fissi e mobili (dighe, moli, banchine, calate, bacini, darsene, magazzini, mezzi d’imbarco e scarico delle merci, cantieri, ecc.), dove le navi possono accedere con ogni tempo ...
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navone
navóne s. m. [der. del lat. napus, che aveva lo stesso sign.]. – Erba delle crocifere (Brassica napus, cv. napobrassica), con radice carnosa e allungata, di aspetto simile alle rape, di color [...] bianco, rosso o giallo, coltivata per foraggio e anche per l’alimentazione dell’uomo ...
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scornatore
scornatóre s. m. [der. di scornare]. – Apparecchio usato per la scornatura dei bovini da latte, generalm. costituito da un ferro di forma opportuna, reso rovente per mezzo di corrente elettrica, [...] che si applica alla radice delle corna dell’animale, con effetto recidente e cauterizzante. ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...