clastogeno
clastògeno agg. [comp. del gr. κλαστός «rotto» e -geno]. – In biologia, detto di sostanze chimiche o radiazioni che causano rotture o anomalie ai cromosomi. ...
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betaterapia
betaterapìa (o betoterapìa) s. f. [comp. di (raggi) beta e terapia]. – In medicina, metodo di radiumterapia basato sull’utilizzazione delle radiazioni beta; si distingue una b. superficiale, [...] per mezzo di placche, che trova impiego in malattie cutanee (lupus vulgaris, lesioni precancerose, epiteliomi iniziali, angiomi piani), e una b. interstiziale, realizzata per mezzo di tubi introdotti direttamente ...
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fascia
fàscia s. f. [lat. fascia] (pl. -sce). – 1. a. Striscia di tela o di altra stoffa compatta e resistente che serve ad avvolgere, stringere e ornare; in partic., quella che, nell’abbigliamento o [...] differenziate; un comunicato pubblicitario mandato in onda nella f. oraria di maggior ascolto. 10. Nella fisica dello spazio, fasce di radiazione o di Van Allen (dal nome del fisico amer. J. A. Van Allen che le ha scoperte), due regioni di forma ...
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tallio
tàllio s. m. [lat. scient. Thallium, der. del gr. ϑαλλός «germoglio», con allusione alla zona verde dello spettro, nella quale produce una linea]. – Elemento chimico di simbolo Tl, numero atomico [...] in verde (segnalazioni, fuochi d’artificio), come insetticidi, topicidi, e nella fabbricazione di cellule fotoelettriche per radiazioni infrarosse. Come i suoi composti, si accumula nell’organismo umano, provocando avvelenamenti che si manifestano in ...
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inganno
s. m. [der. di ingannare]. – 1. a. L’atto, il modo di ingannare, i mezzi o le parole con cui s’inganna: usare l’i., servirsi dell’i., ricorrere a un i.; convincere con l’i.; carpire con l’i. [...] sottoposta ad attacco: è costituito da più dispositivi (lanciati con razzi e muniti di paracadute) capaci di emettere radiazioni elettromagnetiche uguali a quelle dei varî apparati di bordo, e spesso associati ai chaff per aumentare le probabilità ...
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pulito
agg. [part. pass. di pulire]. – 1. Privo di ogni sorta di sudiciume, di sporcizia: strada, piazza p.; camera, stanza, p.; tenere p. il pavimento, la casa, l’appartamento; biancheria p., lenzuola [...] dell’ingl. clean bombs), le bombe nucleari i cui effetti mortali sono dovuti soltanto al loro scoppio, e non anche alle radiazioni che si producono dopo l’esplosione. 5. ant. Polito (nel sign. 4), cioè garbato, gentile, di modi signorili e raffinati ...
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brodo
bròdo s. m. [dall’ant. alto ted. *brod (cfr. ingl. broth), da cui anche broda]. – 1. Alimento liquido che si ottiene facendo bollire nell’acqua carne o vegetali con l’aggiunta di sale, aromi, spezie: [...] della Terra primitiva, ricche di composti organici formatisi spontaneamente per effetto di fattori naturali (radiazioni ultraviolette, scariche elettriche atmosferiche, gas vulcanici, ecc.), dalle quali alcuni studiosi ritengono essersi originati ...
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quantistico
quantìstico agg. [der. di quanto2] (pl. m. -ci). – 1. In fisica, che concerne i quanti, la teoria dei quanti (sinon., in alcuni usi, di quantico): teoria q.; effetti q.; meccanica q., formulazione [...] (laser, maser, diodi tunnel, ecc.) e i relativi fenomeni, che comportano interazioni fra materia e radiazioni elettromagnetiche; elettrodinamica q., la teoria quantistica delle interazioni elettromagnetiche: può essere considerata un caso particolare ...
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ultravioletto Termine riferito alla radiazione elettromagnetica avente frequenza maggiore di quella massima delle radiazioni visibili, pari a 7,5∙1014 Hz, corrispondente al colore violetto.
Fisica
Con luce u. si indica l’irraggiamento u., per...
Radiazione elettromagnetica di elevatissima frequenza (maggiore di circa 3‧1018 Hz, e quindi lunghezza d’onda inferiore a 10−10 m), i cui fotoni hanno energie maggiori di circa 10 keV. I raggi γ possono essere emessi da nuclei radioattivi,...