rocco
ròcco s. m. [dal persiano rōkh, propr. «cammello con una torre munita di arcieri»] (pl. -chi). – 1. ant. Nome con cui s’indicò la torre del gioco degli scacchi; ne resta ricordo in arrocco, mentre [...] è ancora in uso nella terminologia scacchistica inglese (Rook). 2. In araldica, r. di scacchiere, figura che rappresenta una torre del gioco degli scacchi, con la parte superiore a due punte divaricate simile alle estremità di una croce ancorata. 3. ...
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raffreddamento
raffreddaménto s. m. [der. di raffreddare]. – 1. a. Il fatto di raffreddare, di raffreddarsi, per diminuzione della temperatura di un corpo: il r. dell’acqua, di un gas, della stufa, della [...] di mantenere la temperatura entro limiti accettabili per la resistenza dei materiali e la viscosità dei lubrificanti. Torre di r., apparecchiatura dove si compie il raffreddamento dell’acqua usata come fluido refrigerante negli impianti industriali ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] . e fig. a. Di una montagna, la parte più bassa, i piedi: a le radici Del gran monte Gargano (Caro); meno com., le r. di una torre, di un castello, ecc., le fondamenta. b. In anatomia (e a volte anche nell’uso comune), il termine può indicare sia la ...
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robustezza
robustézza s. f. [der. di robusto]. – 1. L’essere robusto, la qualità di chi o di ciò che è robusto: r. del corpo, delle braccia, della voce; uomo, donna di gran r.; r. di un cavallo, di una [...] , di una torre, ecc.; r. di una costruzione, la capacità di resistere bene, senza deformarsi né rompersi, a sollecitazioni; in usi fig.: un vino di notevole r.; in partic., riferito a facoltà intellettuali e spirituali: r. d’ingegno; r. morale; r. di ...
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rialzare
v. tr. e intr. [comp. di ri- e alzare] (io rïalzo, ecc.). – 1. tr. a. Alzare di nuovo: rialza le carte, le hai alzate male; abbassò il finestrino, ma dopo poco lo rialzò perché faceva troppo [...] dall’inerzia, da uno stato di prostrazione. b. Con valore intens., alzare ancora di più: r. una casa di un piano; r. un muro, una torre; far crescere, aumentare ulteriormente: il sole ha un po’ rialzato la temperatura; soprattutto con riferimento ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] deriva dal titolo del romanzo dello scrittore austriaco R. Musil Der Mensch ohne Eigenschaften (1930-32 d). c. Nel gioco degli scacchi, la differenza di valore tra una torre e un pezzo leggero (cavallo o alfiere): guadagnare (o perdere o sacrificare) ...
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rombico
rómbico agg. [der. di rombo1] (pl. m. -ci). – 1. Di rombo, che ha forma geometrica di rombo, o è composto di elementi a forma di rombo: figura r.; specchio r.; una torre a pianta r.; dodecaedro [...] . di rombododecaedro. 2. Con accezioni specifiche: a. In radiotecnica, antenna r., tipo di antenna direttiva (più precisamente unidirezionale), ad ampio campo di frequenza, che si ottiene disponendo secondo un rombo quattro antenne a onde progressive ...
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rombo1
rómbo1 s. m. [lat. rhŏmbus, dal gr. ῥόμβος «trottola», der. di ῥέμβω «girare»]. – 1. Assicella di legno attaccata a una cordicella, che roteata nell’aria produce un suono caratteristico: aveva [...] Furioso (VIII, 14): Imagini abbruciar, suggelli tòrre, E nodi e rombi e turbini disciorre. 2 frasi invece di parole. Esempî:
(letterale) (sillabico)
O DO
F R A
E R I C A MI MI CA
F R A G O L A
O R I G I N A L E DO MI NA TO RE
...
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ricollegare
v. tr. [comp. di ri- e collegare] (io ricollégo, tu ricolléghi, ecc.). – 1. Collegare di nuovo: r. due centri isolati dalla neve; nel rifl.: la torre di controllo non riesce a ricollegarsi [...] Mettere in relazione, stabilire o riconoscere un legame tra più fatti: come puoi r. due fatti così indipendenti fra loro?; un’improvvisa intuizione lo condusse a r. le parole udite con ciò che successivamente era accaduto. Nel rifl., richiamarsi: mi ...
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ruberia
ruberìa s. f. [der. di rubare]. – 1. L’azione, il fatto di rubare, spec. con l’astuzia o con l’inganno, o come frode e peculato, e in modo continuato: vendere il pesce surgelato per fresco è [...] una vera r.; non si riesce più a reprimere le r. degli amministratori. 2. ant. Rapina, estorsione attuata con la violenza: questa sarebbe r. e non furto, ciò è tôrre per forza (Novellino). ...
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Nome d’arte del cantante e attore Giovanni Calone (n. Napoli 1951). Debuttò nel 1966 con L’amore è una cosa meravigliosa; nel 1969 vinse il Cantagiro con Rose rosse e nel 1970 trionfò a Canzonissima con Vent’anni, ripetendo il successo due anni...
Saggista, critico cinematografico, teatrale e letterario (n. Gubbio 1937). Lavorò negli anni Cinquanta e Sessanta in campo pedagogico e sociale collaborando a importanti esperienze, come quella di D. Dolci in Sicilia, e occupandosi del fenomeno...