rovescio
rovèscio (ant. rivèscio o rivèrscio) agg. e s. m. [lat. reversus] (pl. f. -sce). – 1. agg. Voltato dalla parte opposta a quella diritta, e, più genericam., voltato in modo contrario a quello [...] a r.; è così distratto che fa sempre a r. di quel che gli si dice. c. Da rovescio, dalla parte contraria a quella diritta, normale: si mise a guardare nel binocolo da r.; i vocaboli palindromi si possono leggere anche da r., da destra a sinistra ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] idee: va via la t., con tutta questa confusione; perdere la t., non essere più perfettamente padrone di sé e dei proprî atti: quella donna gli ha fatto perdere la t.; chi si lascia prendere dal panico perde facilmente la t.; il pericolo è grave, ma ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] , ecc. Il valore fondamentale della lettera è sempre stato quello della sibilante sorda 〈s〉, che in greco e latino era testi settentrionali (e in qualcuno toscano) dei sec. 13°-16°, e quella z per s sonora è regolare nei testi pisani e lucchesi dei ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] di san Silvestro (ossia, la notte di fine d’anno, fra il 31 dicembre e il 1° gennaio); la n. di san Bartolomeo, quella che precede il giorno dedicato a san Bartolomeo, tra il 23 e il 24 agosto, tristemente nota nella storia per l’orribile strage ...
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fossa1
fòssa1 s. f. [lat. fŏssa, der. di fodĕre «scavare»]. – 1. a. Scavatura del terreno, fatta lungo o attraverso i campi per lo scolo delle acque; con questo sign. è oggi più com. fosso. Anticam., [...] la calce spenta. c. Buca destinata alla sepoltura, e per estens. la sepoltura stessa, e quindi la morte: calare il morto nella f.; quella malattia lo portò alla f.; essere con un piede (o avere un piede) nella f., avere poco da vivere, per malattia o ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] e aperta e chiusa, o aperto e chiuso, s sorda e sonora, giacché la z è assai meno frequente. A differenza però di quelle, la distinzione tra due z vale per tutte le posizioni in cui si possono trovare i due fonemi; ha una base geografica più estesa ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] a cinghie o a ingranaggi). In base alla natura dell’energia fondamentale in gioco (che può essere quella motrice, quella prodotta o quella trasformata), le macchine sono anche distinte in: m. elettriche, a loro volta classificate come m. rotanti, che ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani [...] ); è capace di litigare per la vile m.; lavorare solo per la vile m., soltanto per il guadagno, senza passione o interesse per quello che si fa; pagare in m. sonante, in contanti. b. Nell’ippica, la somma di denaro messa in palio per una corsa: corsa ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] Così, per es., s. metrica è una retta su cui gli intervalli tra le graduazioni 0, 1, 2, ... sono uguali a un medesimo segmento u, quelle tra 1, 1,1, 1,2, ... a u/10, ecc. Più in generale, s. funzionale della funzione f(x), scala che si ottiene su una ...
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pioggia
piòggia s. f. [lat. pop. *plŏia (per il class. plŭvia), der. di plŏvĕre, forma tarda per il class. plŭĕre: v. piovere] (pl. -ge). – 1. a. In meteorologia, precipitazione atmosferica allo stato [...] e usurai: «Sovra tutto ’l sabbion, d’un cader lento, Piovean di foco dilatate falde» (Inf. XIV, 28-29); p. d’oro, quella in cui secondo il mito si tramutò Giove per raggiungere Danae (cfr. anche, con allusione allo stesso fatto: quel nuvol d’oro Che ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...
. È quella parte dell'ingegneria che studia l'applicazione dei principî dell'aerodinamica. (v.).
Principî fondamentali della dinamica del volo.
a) Moto uniforme rettilineo. - Le forze in giuoco sono: il peso P applicato al baricentro, la reazione...