scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] scola Delle celesti cose (Manzoni). Anche, ma poco com., di fatti o circostanze che sono o dovrebbero essere di ammaestramento: quello che ti è successo ti serva di scuola. In senso deteriore, luogo o ambiente dove si acquisiscono per imitazione modi ...
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fresco1
frésco1 agg. e s. m. [dal germ. frisk] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Di clima, aria, acqua, ecc., che, per la temperatura alquanto bassa, danno al corpo la sensazione di un freddo moderato e per [...] luogo all’aperto o di ambiente che, per essere ventilato, ombreggiato o poco esposto al sole, ha temperatura meno calda di quella circostante e dà perciò un senso di refrigerio: è la stanza più f. della casa; un f. boschetto; Fresco, ombroso, fiorito ...
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interno
intèrno agg. e s. m. [dal lat. internus, der. di inter «entro, tra»]. – 1. agg. a. Di dentro, che è dentro: le parti i. del corpo umano; tasche i., d’una giacca, d’un soprabito, ecc.; scala i., [...] che sono disposti più o meno simmetricamente in posizione laterale rispetto a un corpo o a un asse centrale, si dice interno quello che si trova nella posizione di dentro, cioè meno esposta: l’angolo i. dell’occhio; la parte i. del piede (nel calcio ...
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divertire
(ant. divèrtere) v. tr. [dal lat. divertĕre, propr. «volgere altrove», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»] (io divèrto, ecc., ant. io divertisco, tu divertisci, ecc.). – 1. letter. Volgere [...] Rodrigo, che voleva sempre più d. la disputa dai due primi contendenti (Manzoni); egli si studiò allora di d. il discorso da quella faccenda (I. Nievo); d. le forze nemiche, nel linguaggio milit., richiamarle con un movimento in un punto diverso da ...
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lineare1
lineare1 agg. [dal lat. linearis]. – 1. Inerente a una linea (per lo più retta), che procede secondo una retta, o che si sviluppa prevalentemente nel senso della lunghezza: misure l., le misure [...] tra l’elongazione dell’indice e il valore della grandezza applicata. In contrapposizione, sono dette equazioni e funzioni non l. quelle in cui almeno una delle variabili indipendenti compare elevata a un grado diverso dal primo; e fenomeno non l. un ...
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cassa
s. f. [lat. capsa, voce di etimo incerto (la connessione con capĕre «prendere» è da ritenersi paretimologica) che indicava in genere le scatole o cassette per conservare vestiti, profumi, oggetti [...] trasporto; una c. di vestiti, che contiene vestiti; la c. delle munizioni, destinata a contenerle; c. da morto (o soltanto cassa), quella in cui viene chiuso il cadavere. Per meton., quanta roba può esser contenuta in una cassa: ho venduto due c. di ...
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solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi [...] articolo, al sost. o al pron. pers.): il monoteismo afferma l’esistenza di un solo Dio (o di un Dio solo); ha un figlio s., ha quella figlia s.; è il s. amico che ho; non c’è altro pane, è rimasto questo s.; stanza con una s. finestra; mi rimane una ...
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popolazione
popolazióne (ant. populazióne) s. f. [dal lat. tardo populatio -onis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. L’insieme delle persone viventi in un dato territorio, considerate nel loro complesso [...] e nell’estensione numerica: la p. della Terra o p. mondiale; p. rurale, urbana; la p. delle campagne e quella delle città; la p. di un comune, di una regione, di uno stato; registro della p., nei comuni; movimento della p., il suo variare numerico ( ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] ). In locuz. particolari che si riferiscono alle varie forme dell’operare umano: porre mano (mettere m.) a un lavoro, iniziarlo: quella mattina, io andava mettendo mano ora a una cosa, ora a un’altra (Manzoni); e con l’indicazione degli strumenti di ...
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selvatico
selvàtico (tosc. e region. salvàtico) agg. [lat. silvatĭcus (lat. volg. salvatĭcus), der. di silva «selva»] (pl. m. -ci, ant. o dial. -chi). – 1. a. Di pianta, che nasce spontaneamente e cresce [...] invece, solitario, abbandonato, deserto: s’avenne in un luogo molto salvatico della città: dove veduta una gran grotta, in quella per istarvi quella notte si mise (Boccaccio). 2. a. Di animale, che vive in libertà (contrapp. a domestico): il cervo è ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...
. È quella parte dell'ingegneria che studia l'applicazione dei principî dell'aerodinamica. (v.).
Principî fondamentali della dinamica del volo.
a) Moto uniforme rettilineo. - Le forze in giuoco sono: il peso P applicato al baricentro, la reazione...