lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] un testo manoscritto, quando vi siano incertezze o varianti di lezione: verso di dubbia l.; la mia l. non concorda con quella di altre edizioni; questa mi sembra la l. migliore. e. Il fatto di leggere ad alta voce, per informare altri del contenuto ...
Leggi Tutto
membrana
s. f. [dal lat. membrana, der. di membrum «membro»; propr. «pelle che copre le membra»]. – 1. Formazione macroscopica, varia per origine, struttura e funzione, caratterizzata dalla prevalenza [...] zoologia, m. alare, altro nome del patagio; m. interdigitale, quella che unisce le dita anteriori dell’arto posteriore di molte specie di . In partic.: a. In citologia, m. biologica, quella formata da un sottile strato bimolecolare lipidico (da 50 a ...
Leggi Tutto
prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] , di entrare, di uscire; ant., tentare: con un piè solo aveano da venire gli altri pastori, e far prova di levarlo da quella fossa e porvisi lui (Sannazzaro). Ant., essere in p. di, essere in procinto: L’alma ... in p. stassi D’abandonarmi (Bembo). 4 ...
Leggi Tutto
radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] orchidee epifite. Con riguardo all’utilizzazione: r. commestibili, usate per l’alimentazione umana (carota, ecc.); r. da foraggio, quelle, come la barbabietola, che servono da foraggio. Scherz., mettere le r. al sole, di una pianta, sradicarla dal ...
Leggi Tutto
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] il p. gradino di una scala; la p. fila di poltrone; gli alunni del p. banco; i libri del p. scaffale (ordinariamente s’intende quello più basso); combattere in p. linea (v. linea, n. 3 c); il p. giorno del mese, dell’anno; la p. notte (di nozze), v ...
Leggi Tutto
piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] che il livello o la qualità, non soltanto di cose ma anche di persone, non sono elevati; e così in frasi quali: bisogna contentarsi di quello che offre la p.; la p. non offre di meglio, o di più, e sim.); fam. e scherz., rovinare la p. a qualcuno ...
Leggi Tutto
polarizzazione
polariżżazióne s. f. [der. di polarizzare]. – 1. Nel linguaggio scient., in partic. in fisica, ogni processo in seguito al quale si manifesta una concentrazione di effetti, forze, ecc., [...] di rifrazione del materiale (ragion per cui la luce riflessa, per es., dall’acqua è, almeno parzialmente, polarizzata); p. per diffusione, quella che si verifica allorché la luce investe un mezzo diffusore (per es. l’aria), e ne viene diffusa con un ...
Leggi Tutto
levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] ; elevare, innalzare: l. il pensiero a Dio, l. in alto la mente; e con altro traslato: Levommi il mio penser in parte ov’era Quella ch’io cerco, e non ritrovo in terra (Petrarca); esaltare: Voi mi levate sì, ch’i’ son più ch’io (Dante). In partic.: l ...
Leggi Tutto
vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, [...] di silicati di metalli alcalini, alcalino-terrosi e di altri metalli, nel quale è talora presente l’anidride borica, raramente quella fosforica. Si ottiene fondendo a temperatura fra 1300 e 1500 °C, in forni a crogiuolo (per piccole quantità) o ...
Leggi Tutto
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] questo stesso sign., il più com. e fam. dire). i. Con valore più ampio (in cui il concetto dell’opinare si unisce a quello del desiderare): ognuno la vuole a suo modo, chi la vuol cruda e chi la vuol cotta, frasi di uso com. per significare disparità ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...
. È quella parte dell'ingegneria che studia l'applicazione dei principî dell'aerodinamica. (v.).
Principî fondamentali della dinamica del volo.
a) Moto uniforme rettilineo. - Le forze in giuoco sono: il peso P applicato al baricentro, la reazione...