quota
quòta s. f. [dal lat. quota (pars) «quanta (parte)», femm. di quotus: v. quoto]. – 1. La parte di una somma globale di denaro dovuta da ciascuno dei partecipanti a un’attività, o a un diritto, [...] numero di giri consentito; q. normale al banco, la quota di un motore in aria tipo, le cui condizioni corrispondono a quelle delle prove al banco per le quali il motore, a piena ammissione, sviluppa la potenza normale; q. normale in volo, detta ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] ’uso ant., con sign. generico, modo di operare: natura lo suo corso prende Dal divino ’ntelletto e da sua arte; E ... l’arte vostra quella, quanto pote, Segue, come ’l maestro fa ’l discente; Sì che vostr’arte a Dio quasi è nepote (Dante). 2. a. Nell ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] latino l’allungò, e si ebbe la forma ancora oggi in uso: R. La forma della minuscola dell’alfabeto stampato è quella della r corsiva e semionciale; da essa è poi derivata la variante, di più rapida esecuzione, comunemente usata nella scrittura a ...
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stellato1
stellato1 agg. e s. m. [dal lat. stellatus, part. pass. di stellare «ornare di stelle»; in alcune accezioni, der. di stella «stella1»]. – 1. agg. a. Pieno di stelle: una notte s., senza nubi, [...] Stati Uniti stessi); in araldica, pezza s., scudo s., seminati di stelle. 2. agg. Che ha forma di stella, o simile a quella di una stella: ricami s.; disposizione s. di alberi, di aiuole; opera di fortificazione s.; poligono s. (v. poligono, n. 1 a ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] universale (per es.: «nessun uomo è immortale»), sia particolare (per es.: «c’è qualche uomo che non è giusto»); argomento n., quello che si fonda non sulla prova diretta della verità che si vuole dimostrare, ma sulla negazione di ciò che è ad essa ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] ; luogo s., genericam., chiesa, santuario; con altro senso, luoghi s., quelli della Palestina, la quale è perciò detta anche terra s. (v. terra condotta contro la Santa Sede, fra l’estate del 1375 e quella del 1378. 6. Come agg., in usi estens.: a. ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario [...] da un apice in basso che precede la sillaba interessata. Composto s. (o terziario), composto di secondo (o terzo) grado, cioè quello di cui un componente è già una parola composta: per es., l’ital. reimmettere, disimpegnare (nel senso di ritirare un ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] norma è una coltura di rinnovo, come il grano. Oppure, di cosa che viene dopo un’altra analoga e dello stesso nome: s. colazione, quella del mezzogiorno, cioè il pranzo; s. portata o s. piatto (o assol., il s., come s. m.; v. oltre, al n. 5 c), con ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] infatti in età classica la sola lettera V, per indicare sia il valore vocalico della u dell’ital. uno (in lat. VNVS) sia quello semiconsonantico della u dell’ital. quale (in lat. QVALIS); quando, nel 2° sec. a. C., il suono della V tra vocali o in ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] la città). Per la locuz. fuori sede (o fuorisede), con riferimento a studenti o lavoratori che studiano o lavorano in località diverse da quella di residenza, v. fuorisede. 3. Usi estens. e fig.: a. Luogo dove si fa o si svolge qualche cosa; solo in ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...
. È quella parte dell'ingegneria che studia l'applicazione dei principî dell'aerodinamica. (v.).
Principî fondamentali della dinamica del volo.
a) Moto uniforme rettilineo. - Le forze in giuoco sono: il peso P applicato al baricentro, la reazione...