ombra /'ombra/ s. f. [lat. umbra]. - 1. a. [diminuzione o assenza della luminosità dovuta a un corpo opaco esposto tra la sorgente diluce e un oggetto o una zona: avere una parte del viso in o.] ≈ buio, [...] di nascosto, di soppiatto, in segreto, nascostamente, segretamente. ↔ alla luce del sole, apertamente, scopertamente. b. (estens.) [al plur., assenza di . [piccolissima quantitàdi qualcosa] ≈ granello, pizzico. □ senza ombra di dubbio ≈ assolutamente ...
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fioco /'fjɔko/ agg. [lat. flaccus, prob. incrociato con roco] (pl. m. -chi). - 1. a. [di voce poco intensa: un f. lamento] ≈ debole, fievole, flebile, sommesso. ↔ argentino, cristallino, forte. ↑ assordante. [...] b. [diluce poco intensa: un f. chiarore] ≈ debole, scarso, soffuso, tenue. ↔ forte. ↑ accecante. 2. (fig., lett.) [non sufficiente: oh quanto è corto il dire e come f. Al mio concetto! (Dante)] ≈ inadatto, insufficiente. ...
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sole /'sole/ s. m. [lat. sōl sōlis]. - 1. (astron.) a. (con iniziale maiusc.)[la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra: il giro della Terra intorno [...] corpo celeste di forma sferica dotato diluce propria, spec. quando si consideri come il centro di un sistema planetario: nell'universo ci sono infiniti altri s.] ≈ stella. 2. (estens.) a. [l'insieme delle radiazioni solari, in quanto arrivano con ...
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mettere /'met:ere/ [lat. mittere "mandare", nel lat. tardo "mettere"] (pass. rem. misi, mettésti, part. pass. mésso). - ■ v. tr. 1. a. [far sì che qualcosa occupi una determinata posizione o un determinato [...] . (fam.) [con riferimento a generi in vendita, indicare un prezzo: quanto mi mette al metro questa tela?] ≈ chiedere (per), (fam.) fare (di). ↑ esaltare, glorificare. ↔ denigrare, mettere in cattiva luce, parlare male (di). □ mettere in cattiva luce ...
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giorno /'dʒorno/ s. m. [lat. tardo diurnum (tempus), dall'agg. diurnus "giornaliero", der. di dies "giorno"]. - 1. a. [spazio di 24 ore compreso tra una mezzanotte e l'altra: mese di ventotto g.; l'ultimo [...] g.] ≈ a breve, a giorni, prossimamente, quanto prima. b. [periodo di 24 ore, con inizio variabile o indeterminato: insetti . ↔ coperto, ricoperto, rivestito. c. (poet.) [astro diurno e sua luce: sorge il g.; Ma vedi già come dichina il g. (Dante)] ≈ ...
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dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] (a qualcuno) ≈ aiutare (ø), dare una mano. □ dare alla luce [far venire al mondo] ≈ mettere al mondo, partorire. □ dare alla di stipendio, per es., d. è sostituto fam. di pagare, corrispondere: quanto ti danno al mese? Se si tratta di un compito, di ...
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galla s. f. [lat. galla]. - 1. (bot.) [rigonfiamento delle piante causato da parassiti animali o vegetali] ≈ cecidio. ⇓ fitocecidio, zoocecidio. ● Espressioni: stare (o reggersi o rimanere o tenersi) a [...] liquido] ≈ e ↔ [→ GALLEGGIARE]. 2. (fig.) [fare quanto basta per fare fronte agli impegni, riuscire a salvarsi da una far parlare di sé: dopo tanti anni la verità torna a g.] ≈ riaffiorare, riapparire, ricomparire, riemergere, ritornare alla luce. □ ...
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vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] vedersela brutta (o nera). □ vedere la luce 1. [di persona, uscire dal grembo materno] ≈ nascere, venire alla luce (o al mondo). ↔ (eufem.) andare e sim.: ma, vedi, non vorrei offenderti con quanto sto per dirti. È frequente anche la forma vediamo, ...
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scarso agg. [lat. tardo excarpsus, dal lat. class. excerptum, "tirato fuori, diminuito"]. - 1. a. [inadeguato, inferiore a quanto sarebbe necessario o conveniente: il raccolto è stato s.; vitto, stipendio [...] . ↔ abbondante, (lett.) copioso, cospicuo, (lett.) dovizioso. ↓ sufficiente. b. [diluce, non sufficiente a illuminare] ≈ debole, fioco. ↔ forte. ↑ abbagliante, accecante. c. [al plur., quantità limitata: un film che ha avuto s. spettatori] ≈ pochi ...
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forte¹ /'fɔrte/ [lat. fortis]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha prestanza fisica] ≈ aitante, forzuto, gagliardo, prestante, robusto, vigoroso. ‖ maschio, muscoloso. ↔ debole, fiacco, fragile, gracile. [...] ), (fam.) di brutto, molto, (fam.) sul serio. 6. (ant.) [in modo oscuro: però che f. parli - f. dico quanto a la novitade intendendo un suono molto acuto. Passando alle sensazioni visive, una luce forte si dirà intensa o vivida. Se troppo forte, sarà ...
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di Aldo Ferrari
Rispetto agli scenari di crisi e destrutturazione dell’odierno sistema internazionale la Russia e lo spazio eurasiatico sembrano essere almeno potenzialmente in controtendenza. La ricomposizione dello spazio post-sovietico in...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...