scansionare
v. tr. Sottoporre immagini o testi a scansione mediante uno scanner. ◆ I ricercatori, in sostanza, hanno scansionato il capolavoro da entrambi i lati per ottenere dati 3D ad alta risoluzione [...] di imaging più innovative hanno gettato nuova luce sulla storia e sullo stato di conservazione cento persone con cui si è comunicato di più e mostra quanto strettamente sono collegate all'utente e quanto sono interconnesse l'una con l'altra ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] di luogo in cui non si sentono più le voci che si era soliti sentirvi: le m. stanze; Nel m. orto solingo (Carducci). Con usi traslati, poet.: I0 venni in loco d’ogne luce muto (Dante), privo d’ogni luce la lettera h in quanto priva di suono proprio (v ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] diversa da sé, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui che cada sotto i sensi dell’uomo: la luce permette di distinguere i varî o.; non conosco l’uso di questo o.; in partic. (spec. con ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della [...] buona o in cattiva luce), mostrando pregi (o difetti). 4. Altre locuz. speciali (riferibili al sign. 2 b): a. letter. In vista, a quanto si può vedere e giudicare dall’aspetto, dall’espressione del viso o anche dall’atteggiamento di tutta la persona ...
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negativa
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. negativo; il sign. 2 ricalca l’ingl. negative e il fr. négative]. – 1. a. L’atto del negare, soprattutto nelle locuz. mettersi, stare, tenersi, mantenersi [...] impressionata e avendo subìto il processo di sviluppo, presenta immagini con i valori tonali invertiti rispetto al soggetto, in quanto l’annerimento dell’emulsione sensibile è proporzionale all’intensità della luce che la impressiona, cosicché alle ...
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radiotelescopio
radiotelescòpio s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e telescopio]. – In radioastronomia, strumento usato per raccogliere e registrare i segnali emessi da radiosorgenti stellari e costituito [...] più grande è il diametro dell’antenna e quanto più piccola è la lunghezza d’onda che si vuole ricevere (poiché le lunghezze d’onda delle radioonde sono molto maggiori di quelle della luce visibile, per avere un potere risolutivo comparabile con ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] spiegare di più. Per significare grande quantità o più che sufficienza: ce n’è quanto vuoi, quanta ne volete, quanti se ne 9) e da altri antichi scrittori; pianta che vuole molta luce; colture che vogliono terreno umido; ogni frutto vuole la sua ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] di persona superba o prepotente. b. Determinato da un agg., indica una parte della Terra: già per la nuova lucequantità, moltissimo: ho un m. di guai, di fastidî; hai detto un m. di sciocchezze; gli fece un m. di complimenti; ti voglio un m. di ...
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ridire
v. tr. [comp. di ri- e dire] (coniug. come dire). – 1. Dire di nuovo, ripetere: poiché non aveva sentito, gli ridissi la frase a voce più alta; non r. più una cosa simile!; me la ridici la poesia?; [...] ridir com’i’ v’intrai (Dante); non che ornar di canto, e chi può tutte Ridir l’opre de’ Numi? (Foscolo); non ti so r. quante feste mi hanno fatto; esprimere: E se come ella parla, e come luce, Ridir potessi (Petrarca). c. Recitare: letta una volta la ...
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tesoro
teṡòro s. m. [dal lat. thesaurus, gr. ϑησαυρός]. – 1. a. Ingente quantitàdi monete e oggetti preziosi (metalli e pietre preziose, gemme, gioielli, ecc.), spec. se accumulati e conservati con [...] , in quanto sia grandemente amata: La luce in che rideva il mio t. (Dante, riferendosi al trisavolo Cacciaguida); nell’uso fam. è frequente come vocativo affettuoso: ciao, t.!; come stai, t.?; dimmi, t.; t. mio!, ecc. d. Fare tesoro di qualche cosa ...
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di Aldo Ferrari
Rispetto agli scenari di crisi e destrutturazione dell’odierno sistema internazionale la Russia e lo spazio eurasiatico sembrano essere almeno potenzialmente in controtendenza. La ricomposizione dello spazio post-sovietico in...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...