ultravioletto
ultraviolétto agg. [comp. di ultra- e violetto]. – Di radiazione elettromagnetica avente lunghezza d’onda compresa tra quella minima della radiazione visibile (400 nm, corrispondente al [...] u., locuzione estens. per indicare irraggiamento ultravioletto, per es. da parte di una lampada a raggi ultravioletti (non si tratta propriamente diluce, in quanto tali raggi sono invisibili). In astrofisica, astronomia u. (o UV), quella che ha per ...
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arco
s. m. [lat. arcus -us] (pl. archi; ant. anche le àrcora). – 1. Arma usata fin dai tempi antichissimi per caccia e guerra, formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda, [...] costituisce una tra le più intense sorgenti diluce e di calore e ha, per tali caratteristiche, colmo del nostro a. è ne li trentacinque, tanto quanto questa etade ha di salita tanto dee avere di scesa (Dante); già inchina del mio viver l’a. ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono [...] reazioni di fusione nucleare (nucleosintesi), con la conseguente produzione di una enorme quantitàdi energia, Centauri, la più vicina dopo il Sole, si trova a 4,2 anni luce) che le separa da noi, ci appaiono come punti luminosi (a occhio nudo ...
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strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e [...] e quelli a percussione, ai quali ultimi sono anche ascritti talora, sia pure impropriamente, l’organo e l’armonium, in quanto dotati di tastiera su cui fanno pressione le dita del suonatore); s. a fiato, distinti in legni (flauti e ottavino, oboe e ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] ci si fece n. in un baleno. In modi di dire popolari: ci corre quanto dal giorno alla n., per significare che tra due del sole ma da altri fenomeni naturali, e in genere mancanza diluce e di visibilità: Stendon le nubi un tenebroso velo ... E la n ...
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presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» [...] deputati p. alla seduta; non so niente diquanto è stato deciso, in quanto non ero p. alla riunione; o chi fare un’eccezione; E dentro a la p. margarita Luce la lucedi Romeo (Dante); che è sotto gli occhi di chi parla, ascolta o legge: la p. edizione ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] inizio dell’800, con la scoperta del carattere ondulatorio della luce, lo spazio è ipotizzato come interamente occupato da un etere esterna, tanto dei singoli edifici, quantodi complessi di fabbricati, assume quindi particolare importanza nell ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la [...] , il rapporto tra il flusso luminoso, ossia la quantitàdiluce (riferita a una sorgente convenzionale) irraggiata da una sorgente nell’unità di tempo, e il corrispondente flusso di energia; fattore di v., sempre per una radiazione monocromatica, il ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, [...] , ecc., e una certa quantitàdi rottami di vetro, che accelerano il processo di fusione. Alla fusione segue l fotocromatici sono quelli capaci di variare il coefficiente di trasmissione in funzione dell’intensità della luce, usati per occhiali, ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] speranza di vincerne in maggiore quantità, i di luci; più spesso al plur.: giochi diluce, riflessi mobili che la luce eccita in un corpo col movimento di questo o della sorgente luminosa; anche, l’effetto di chiaroscuro che l’alternarsi della luce ...
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di Aldo Ferrari
Rispetto agli scenari di crisi e destrutturazione dell’odierno sistema internazionale la Russia e lo spazio eurasiatico sembrano essere almeno potenzialmente in controtendenza. La ricomposizione dello spazio post-sovietico in...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...