mostro2
móstro2 (ant. mònstro) s. m. [lat. monstrum «prodigio, portento», dal tema di monere «avvisare, ammonire»]. – 1. a. Essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale [...] diventare un m.; spesso con uso iperb.: che m. di donna!; è un nanerottolo, un vero mostro. b. Con riferimento alle qualità morali, persona malvagia e crudele, che gode nel fare del male agli altri: vi riconosco ... o mostri Della terra. Al vostro ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. [...] genere prossimo e differenza specifica), è quella che individua una più vasta classe di enti (genere prossimo) entro la quale si trova la sottoclasse degli oggetti da definire, rilevando poi la o le restanti caratteristiche peculiari dell’oggetto che ...
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aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, [...] sapientemente gli a.; è un pittore e basta: senza aggettivi! In quanto si vuol determinare che un oggetto possiede una determinata qualità in maggiore o minor misura di un altro, o di tutti gli altri di una certa categoria, ovvero che un attributo è ...
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pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] solitamente la forma tronca par), si intende riferirsi alla persona stessa, senza confronto con altre ma in rapporto alla sua condizione, alle sue qualità: da un par suo c’è da aspettarsi di tutto (cioè, da uno come lui, da lui in quanto è ciò che è ...
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pessimo
pèssimo agg. [dal lat. pessĭmus, affine a peior «peggiore»]. – Superl. di cattivo, che si alterna nell’uso con la forma regolare cattivissimo, da cui si distingue per avere, in genere, accezione [...] squadra. Riferito a nomi di cosa, concreti o astratti, indica scarsa corrispondenza ai proprî fini e comunque mancanza di pregio o di qualità positive in genere: ha una p. vista; hai avuto una p. idea; ci hanno dato del p. cibo; la merce è veramente ...
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stima
s. f. [der. di stimare]. – 1. a. Valutazione del valore economico e monetario di un bene immobile o mobile (o anche, in rari casi, di un servizio): fare o far fare la s. di un fondo rustico, di [...] di una cosa o di una persona; è per lo più indeterminato e rappresentato da un avverbio o pronome di qualità (stimare molto, poco, più, ...; quanto lo stimi?, ecc.); altrimenti dipende, senza preposizione, dal verbo (stimare o valere): vale il doppio ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] anche l’occhio vuole la sua p., pretende di essere appagato (cioè: nel giudizio su cose o persone conta molto, oltre alle qualità intrinseche, anche l’aspetto esteriore). Per p. mia, per ciò che mi riguarda: per p. mia sono soddisfatto (o non faccio ...
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maturo
agg. [lat. matūrus]. – 1. Con riferimento al mondo vegetale e animale: a. In botanica, di organo che ha raggiunto la fase finale del suo sviluppo morfologico e fisiologico; in partic., di spore, [...] capaci di germinare. Nell’uso com. è riferito spec. ai frutti e ai semi utili all’uomo, quando nel loro sviluppo hanno raggiunto le qualità che li rendono tali (opposto ad acerbo): l’uva non è ancora m.; il grano è m.; quando la pera è m. convien che ...
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timbrico
tìmbrico agg. [der. di timbro] (pl. m. -ci). – Del timbro, come qualità di un suono: i valori t. o la qualità t. dei singoli strumenti; in usi estens. e fig.: il valore t. di una lirica, la [...] qualità t. di uno scrittore, il colore t. della pittura astratta, nel linguaggio della critica letteraria e artistica. ◆ Avv. timbricaménte, per quanto concerne il timbro, i valori timbrici. ...
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timbro
s. m. [dal fr. timbre «tamburo; campanello; bollo» (dal gr. tardo τύμβανον, variante di τύμπανον: v. timpano)]. – 1. a. Marchio di gomma (retto da un sostegno rigido) o di metallo che, inchiostrato [...] c’è, ma non si legge la data. 2. fig. a. In musica e in acustica, timbro (o metallo), una delle tre qualità del suono, e precisamente quella che permette di distinguere l’uno dall’altro due suoni pur identici per intensità e altezza, ma emessi da ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni e utilizzazioni.
Diritto
Q. totale...
QUALITÀ
Amerigo Cancellieri
La richiesta sempre maggiore di q. da parte dei consumatori e i progressi realizzati dai Paesi emergenti, specie quelli dell'Estremo Oriente, in termini di quantità e diversificazione delle tipologie dei prodotti,...