primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] : un fascista, un futurista della p. ora. 3. a. In una graduatoria, detto di ciò che è al posto più alto per qualità, pregio, importanza: carrozza, cabina di p. classe, in treni e navi; onorificenza di p. classe; albergo di p. categoria; stella di p ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] ha sempre avuto idee sue p.; ha un metodo tutto p. per riuscire; sostantivato, nella frase avere di proprio, avere come qualità particolare e caratteristica: ha questo di p., che non perde mai la pazienza. Nel diritto penale, reato p., in contrapp. a ...
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superlativo
agg. [dal lat. tardo superlativus, der. di superferre «portare in alto», part. pass. superlatus]. – 1. Altissimo, sommo, eminente: tutte queste qualità egli le possiede in grado s.; è di [...] frac di taglio s. (Palazzeschi). 2. a. In grammatica, grado s., o semplicem. superlativo (s. m.), categoria grammaticale mediante la quale si esprime la gradualità di un aggettivo qualitativo, di un avverbio (o anche, ma raram., di un sostantivo, con ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] e italiane (queste, dei regni di Napoli e di Sicilia e del ducato di Milano). 3. Premesso a sostantivi che esprimono qualità, e a taluni agg. sostantivati, ha in genere funzione rafforzativa: un grand’imbroglione, un gran giocatore, un gran ladro, un ...
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stoffa
stòffa s. f. [dal fr. ant. estoffe, voce di origine franca]. – 1. Qualsiasi tipo di tessuto usato per confezionare capi di biancheria e di abbigliamento, o per tappezzeria: per un taglio d’abito [...] di s.; ho portato la s. al sarto per farmi fare un vestito; la s. del sofà è ormai vecchia e logora; una s. di buona qualità, di qualità scadente; stoffa di lana, di cotone, di fibre sintetiche; negozio di stoffe; commerciare in stoffe. 2. fig. a ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] n. guardinga e astuta; è un purosangue difficile da montare, perché ha una n. focosa e bizzarra. d. Riferito a cosa, qualità o complesso di qualità che essa ha naturalmente: la n. del ferro, dell’argento; l’oro è duttile per sua n.; e più genericam ...
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quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, [...] di ciò che è divisibile in elementi e quindi misurabile, è la 3a categoria (dopo la sostanza e la qualità); nel sistema deduttivo kantiano delle categorie la quantità è una delle quattro categorie principali; nel pensiero contemporaneo la quantità ...
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conoscere
conóscere (ant. cognóscere) v. tr. [lat. cognoscĕre, comp. di co- e (g)noscĕre «conoscere»] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). – Nel [...] i varî gradi della conoscenza, dall’iniziale percezione dell’esistenza di una cosa alla cognizione piena del suo essere, dei suoi modi e qualità. 1. Essere in grado d’intendere; per lo più con uso assol.: il bambino è già in età di c.; è entrato in ...
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mediocre
mediòcre agg. [dal lat. mediocris, der. di medius «medio»]. – 1. a. In origine, sinon. di medio, riferito a cosa che per grandezza, quantità o qualità è nel mezzo fra i due estremi: fu il nostro [...] profitto e la preparazione di un alunno, equivale a un voto di poco inferiore alla sufficienza. b. Sostantivato, di persona che non ha qualità per poter emergere: è un m.; più spesso al plur.: i genî e i m.; la folla dei m. nel campo delle lettere ...
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purezza
purézza s. f. [der. di puro]. – 1. a. Qualità di una sostanza che sia pura, che non contenga cioè elementi estranei: p. d’un minerale, d’un cristallo, d’una gemma; la p. di un diamante. In chimica, [...] . spettrale, n. 2 a. 2. In senso fig.: a. Genuinità, nel senso di non essere commisto a elementi diversi per natura, origine, caratteri, qualità, ecc.: p. di un vino, di un sapore, di un colore. b. Da un punto di vista zoologico, p. di una razza, con ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni e utilizzazioni.
Diritto
Q. totale...
QUALITÀ
Amerigo Cancellieri
La richiesta sempre maggiore di q. da parte dei consumatori e i progressi realizzati dai Paesi emergenti, specie quelli dell'Estremo Oriente, in termini di quantità e diversificazione delle tipologie dei prodotti,...