doppia
dóppia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. doppio]. – 1. Antica moneta d’oro del valore di due scudi, coniata in Italia fin dal sec. 16°. 2. Gemma contraffatta, costituita da due pezzi di pietra [...] vera o falsa (pietra sintetica, vetro), della stessa qualità o di qualità diversa, o anche da un pezzo di pietra vera e uno di falsa, tenuti insieme da sostanza adesiva. 3. In astronomia, lo stesso che stella doppia (v. stella1). ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] processi di astrazione, situazioni che si presentano in diverse discipline (algebra, topologia, teoria degli insiemi, ecc.). 2. Partizione nella quale si comprendono individui o cose di una medesima natura o di un medesimo genere: appartenere a una c ...
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monte
mónte s. m. [lat. mons mōntis]. – 1. a. Nome generico dei rilievi della crosta terrestre, distinti dalle colline per la maggior altezza (e per l’età geologica, che è almeno terziaria), collegati [...] con un proprio nome (m. della Luna, m. di Giove, m. di Saturno, ecc.), e che starebbero a indicare particolari qualità, esagerate o pervertite se le sporgenze sono troppo accentuate, mancanti se queste sono appena accennate o assenti. 4. In anatomia ...
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basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un [...] Camera dei Comuni (contrapposta alla Camera alta o dei Lords). c. Inferiore per qualità o per altre considerazioni: b. macelleria, frattaglie, carni di qualità deteriore, per lo più di animali abbattuti per necessità; b. chirurgia, quella esercitata ...
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finezza
finézza s. f. [der. di fine1]. – 1. Qualità di ciò che è fine, in senso proprio e fig. In partic.: a. Sottigliezza di spessore, di diametro: f. di un filo, di un capello; grado di f. della macinazione, [...] , sagacia: f. di udito; f. di gusto, d’ingegno; uomini singolari per f. d’intelletto (Leopardi). c. Ottima qualità, fattura pregevole: f. di una stoffa, di un gioiello. d. Accuratezza, delicatezza, precisione nel condurre un lavoro: dipinto, ricamo ...
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sopraffino
(tosc. sopraffine) agg. [comp. di sopra- e dell’agg. fino (o fine)]. – 1. Molto raffinato, finissimo, di ottima qualità: zucchero, burro s., o di qualità sopraffina. 2. In senso fig., eccellente, [...] pregevole, straordinario: ha un udito s.; è un intenditore di vini veramente sopraffino; anche in tono scherz. o iron.: un ladro, un truffatore s.; ha dimostrato una crudeltà sopraffina ...
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scelta
scélta s. f. [der. di scelto, part. pass. di scegliere]. – 1. a. Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne [...] eran la scelta e ’l fior d’ogni guerriero (Ariosto). 3. Nella teoria degli insiemi, assioma della sc., assioma secondo il quale, data una famiglia di insiemi (diversi dall’insieme vuoto e a due a due privi di elementi in comune), è possibile ottenere ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] una ragazza forte, Irene, questa volta non sarà da meno (Bozzati); con sign. analogo, anche mostrarsi da m.; iron., in rapporto a qualità non lodevoli: non è certo da m. dei suoi degni compagni. b. Fare a m. di qualcuno o di qualche cosa, privarsene ...
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bonta
bontà (ant. bontade, bonità, bonitade, bonitate, e altre var.) s. f. [lat. bonĭtas -atis, der. di bonus «buono»]. – 1. a. L’essere buono; carattere di chi è d’animo buono e gentile, e particolarm. [...] che si definisce buono: b. del clima, mitezza; b. d’un rimedio, efficacia; la b. di una merce, di un tessuto, la buona qualità; la b. di un motore si giudica dal suo rendimento; di cibi, buon sapore, squisitezza e sim.: senti la b. di queste mele; e ...
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intrinseco
intrìnseco (ant. intrìnsico) agg. [dal lat. intrinsĕcus, avv., «all’interno», comp. di *intrim (affine a intra «dentro») e sĕcus (v. estrinseco)] (pl. m. -ci, ant. o volg. -chi). – 1. Che [...] alla costituzione interna dell’essere (la causa materiale e la causa formale); denominazioni i., o interne, quelle che dipendono dalle qualità essenziali di una sostanza. c. In fisica, detto di grandezze o proprietà relative a un certo sistema le ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni e utilizzazioni.
Diritto
Q. totale...
QUALITÀ
Amerigo Cancellieri
La richiesta sempre maggiore di q. da parte dei consumatori e i progressi realizzati dai Paesi emergenti, specie quelli dell'Estremo Oriente, in termini di quantità e diversificazione delle tipologie dei prodotti,...