radiochimica
radiochìmica s. f. [comp. di radio- (nel sign. a) e chimica]. – La parte della chimica che studia le questioni connesse con le reazioni e le radiazioni nucleari; suoi settori principali [...] sono la chimica dei radioelementi, che si occupa delle proprietà dei radioelementi e della loro separazione e purificazione, e la chimica nucleare, che si occupa della identificazione per via chimica dei prodotti delle reazioni nucleari, e anche, più ...
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snello
snèllo agg. [dal germ. *snell, cfr. il ted. schnell «rapido, svelto»]. – 1. a. Veloce, rapido: Corda non pinse mai da sé saetta Che sì corresse via per l’aere snella (Dante). b. Agile, svelto, [...] e snellétto, noto quest’ultimo per il verso di Dante (Purg. II, 41) in cui si parla dell’angelo nocchiero che accompagna gli spiriti alla purificazione: e quei sen venne a riva Con un vasello snelletto e leggero, Tanto che l’acqua nulla ’nghiottiva. ...
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allofanato
s. m. [der. di allofan(ico), col suff. -ato]. – In chimica organica: 1. Nome generico degli esteri dell’acido allofanico, sostanze per lo più cristalline, usate come agenti per la precipitazione [...] e la purificazione degli olî essenziali. 2. Sale metallico dell’acido allofanico. ...
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aspersione
aspersióne s. f. [dal lat. aspersio -onis, der. di aspergĕre «aspergere»]. – Atto dell’aspergere, soprattutto come rito di purificazione di persone e di cose, in uso in quasi tutte le religioni [...] oltre che nella liturgia cattolica: a. di (o con) acqua lustrale, di (o con) acqua benedetta ...
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palingenesi
palingèneṡi s. f. [dal lat. tardo palingenesĭa, gr. παλιγγενεσία, comp. di πάλιν «di nuovo» e γένεσις «generazione», rifatti secondo genesi]. – 1. Nel pensiero antico, termine con cui sono [...] l’orfismo, il pitagorismo e certe forme di platonismo hanno inteso la palingenesi come un processo di progressiva purificazione e liberazione dell’anima attraverso successive incarnazioni; il tema (connesso alla concezione dell’«eterno ritorno») è ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] chiesa ad entrare in santo (Machiavelli); analogam., mettere in santo, di sacerdote che, con la benedizione, compie tale rito di purificazione. 8. agg. a. In botanica e in agraria: erba santa, lo stesso che erba amara o balsamite; legno santo, nome ...
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issopo
issòpo (o iśòpo) s. m. [dal lat. hyssopum o hysopum o hyssopus, gr. ὕσ(σ)ωπον o ὕσ(σ)ωπος, voce di origine semitica, cfr. ebr. ēzōb]. – 1. Pianta di identificazione incerta, menzionata varie volte [...] nell’Antico Testamento (e una volta anche nel Nuovo), connessa con riti di purificazione; la parola è soprattutto nota per il versetto 9 del salmo 50: Asperges [nella Vulgata Asparges] me hysopo, et mundabor («mi aspergerai con l’issopo e sarò ...
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mondamento
mondaménto s. m. [der. di mondare], non com. – L’atto e l’effetto del mondare; raro in senso proprio (per cui si usa quasi esclusivam. mondatura o monda), è adoperato talvolta nel senso fig. [...] di purificazione spirituale: il m. dell’anima dal peccato. ...
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mondazione
mondazióne s. f. [dal lat. tardo mundatio -onis], ant. – Il mondare o il mondarsi, soprattutto nel senso fig. di purificazione, liberazione dal peccato. ...
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mondizia
mondìzia (ant. mundìzia) s. f. [dal lat. munditia, der. di mundus «mondo, pulito»], letter. o ant. – Mondezza, nel senso fig. di purezza: m. di cuore; De la mondizia sol voler fa prova (Dante), [...] la libera volontà di salire al cielo è la sola prova che l’anima del purgatorio ha compiuto la sua purificazione. Anche (nell’uso ant.), lindura, eleganza. ...
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Atto rituale per cui persone o cose in stato di impurità si rendono degne di entrare o rientrare a contatto con il sacro. In particolare, nella liturgia cattolica, l’atto con cui si riportano all’uso comune oggetti che sono stati a contatto...
PURIFICAZIONE
Uberto Pestalozza
. Il concetto di purificazione è nella mentalità dei primitivi un concetto, se non essenzialmente e assolutamente, almeno prevalentemente esteriore. Ma appunto perché il peccato è concepito come qualcosa di...