sdegnare
v. tr. [lat. *disdignare (v. disdegnare)] (io sdégno, ecc.; v. degnare). – 1. Respingere, rifiutare o evitare cose o persone perché ritenute spregevoli, o contrarie alle proprie idee, o comunque [...] , Sì che remo non vuol, né altro velo Che l’ali sue (Dante, a proposito dell’angelo nocchiero delle anime del purgatorio); anche seguito da un infinito retto dalla prep. di: fa tanto il superbo, ma non sdegna di ricorrere alle raccomandazioni quando ...
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invidioso
invidióso agg. [dal lat. invidiosus]. – 1. a. Che prova invidia verso una persona o verso un oggetto particolare, o che soffre abitualmente di invidia, che ne ha cioè il difetto: è i. di te, [...] spesso sostantivato: gli i. si rodevano il fegato vedendolo avere sempre più successo; Dante pone gli i. nel 2° girone del purgatorio. b. estens. Che rivela invidia, che nasce da un sentimento di malanimo: parole i., pensieri i.; gli lanciava sguardi ...
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martirio
martìrio (ant. o poet. martìre, martìro) s. m. [dal lat. tardo martyrium, gr. μαρτύριον, propr. «testimonianza»; v. màrtire]. – 1. In senso stretto, la morte violenta o le sofferenze subìte [...] Battisti. 2. estens. Sofferenza, patimento grave, e spec. i tormenti a cui sono condannate le anime dell’inferno o del purgatorio: Francesca, i tuoi martìri A lagrimar mi fanno tristo e pio (Dante); o con riferimento alle pene d’amore: quel giorno ...
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sorpriso
– Variante ant. e rara di sorpreso, derivata, come priso (v.), dalla poesia siciliana: Ché non si converria, l’occhio sorpriso D’alcuna nebbia, andar dinanzi al primo Ministro, ch’è di quei [...] di paradiso (Dante), non sarebbe cioè conveniente presentarsi davanti all’angelo portiere del purgatorio con l’occhio ancora offuscato dalla nebbia infernale; E dentro al petto sorpriso dal sonno Li spirite’ d’amor posar non ponno (Poliziano). ...
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beato
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. beatus, propr. part. pass. di beare]. – 1. Che gode o si suppone e si spera che goda la visione di Dio in paradiso: le anime b.; gli angeli b.; E vederai color che [...] son contenti Nel foco [cioè le anime del purgatorio], perché speran di venire Quando che sia a le b. genti (Dante); i b. apostoli; per estens., parlando di defunti: la b. memoria di ... (seguito dal nome o da una qualifica della persona). È frequente ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] anteriore: Sì vid’io muovere a venir la testa Di quella mandra fortunata (Dante), i primi di quel gruppo di spiriti del Purgatorio; la t. della colonna in marcia; la t. del corteo. Comuni soprattutto le locuz. in t., alla t., avanti a tutti: andare ...
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superbo
supèrbo agg. [dal lat. superbus, der. di super «sopra»]. – 1. a. Che ha in sé e dimostra superbia (è il più com. e pop. degli agg. sinonimi o di sign. affine, come altero e altezzoso, orgoglioso, [...] spirto in Dio tanto superbo (Dante); sostantivato: umiliare un s., i s.; la pena, il girone dei s. nel Purgatorio dantesco. Con riguardo al solo comportamento esteriore (cui può anche non corrispondere un sentimento di vera superbia): sedeva s. in ...
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galeotto1
galeòtto1 (ant. galeòto) s. m. [der. di galèa]. – 1. Chi remava nelle galee o in altre navi; anticam., anche con il sign. di nocchiero: Allor che ben conobbe il galeotto (Dante), l’angelo nocchiero [...] che guidava le anime al purgatorio. Più comunem., chi era condannato a prestare servizio come rematore sulle galee, incatenato al banco. 2. Condannato alla galera, nel sign. oggi in uso della parola; e per estens., furfante, brigante, persona di ...
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serrame
s. m. [der. di serrare], letter. – Dispositivo per chiudere porte e finestre e, più raram., mobili, casse e altri oggetti: chiedi Umilemente che ’l s. scioglia (Dante), della porta del Purgatorio; [...] perché quella città in su tutti i canti delle vie ha catene che la tengono sbarrata, avevano ... davanti uno che con una mazza ferrata rompea i s. di quelle, acciocché i cavagli potessero passare (Machiavelli); ...
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parete
paréte s. f. (ant. m.) [lat. volg. pares -ètis, per il class. paries -iĕtis]. – 1. a. Nelle costruzioni, elemento verticale, piano o curvo, di un edificio, con prevalente funzione di separare [...] (Dante), tra i due fianchi dello stretto sentiero tagliato nel monte, che forma il passaggio da un girone all’altro del Purgatorio. 2. estens. a. La materia che limita un oggetto cavo, e che in genere lo costituisce, considerata nel suo spessore o ...
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Nell’uso comune cristiano, uno dei tre regni dell’oltretomba, insieme all’inferno e al paradiso; nella teologia cattolica, la condizione di coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio, non sono ancora perfettamente purificati e devono...
Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' omai al purgatorio giunto) risulta, nel...