iracondo
iracóndo (ant. iracundo) agg. [dal lat. iracundus, der. di irasci «adirarsi»]. – Di persona, che ha inclinazione naturale ad adirarsi, a infiammarsi d’ira (sinon. quindi di irascibile, che accenna [...] e bizzarro più che altro (Boccaccio). Spesso sostantivato: nella «Divina Commedia» gli i. sono puniti nel cerchio V dell’Inferno e nel girone III del Purgatorio. Estens., non com., mosso da ira, che esprime ira: parole, grida i.; sguardi iracondi. ...
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ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva [...] di galantuomo» e simili. Un’ironia è il verso dantesco: «Vieni a veder la gente quanto s’ama!», nel canto VI del Purgatorio (v. 115), e nello stesso canto tutta l’apostrofe a Firenze: «Fiorenza mia, ben puoi esser contenta Di questa digression che ...
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Lete
Lète (letter. ant. Letè) s. m. [gr. Λήϑη (da λήϑη «oblio»), lat. Lethe]. – 1. Nella mitologia greca, fonte o fiume della dimenticanza, a cui dovevano abbeverarsi le anime dell’oltretomba destinate [...] figura allegorica, spesso ricordata dai poeti antichi come sorella della Morte e del Sonno e figlia della Discordia. Nel Purgatorio dantesco, fiume le cui acque danno alle anime l’oblio dei peccati trascorsi. 2. fig., poet. Oblio, dimenticanza: Vinto ...
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dismalare
v. tr. [der. di male2, col pref. dis-1], poet. ant. – Sanare da un male fisico o morale: Lo monte che salendo altrui dismala (Dante), il Purgatorio che libera dalle tracce del peccato. ...
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poggio
pòggio s. m. [lat. pŏdium «podio» (v. podio), passato al nuovo sign. in età medievale]. – 1. Elevazione del terreno, di altezza inferiore alla collina e, in genere, di forme tondeggianti e con [...] via (Carducci). Con valore più generico: incontr’al poggio Ch ’nverso ’l ciel più alto si dislaga (Dante), la montagna del purgatorio. 2. estens. a. non com. Altura o rialzo artificiale, di sassi, rena e sim. b. Nell’industria del marmo, il posto ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, [...] di Dio; atto eroico di c., nella teologia cattolica, l’offerta spontanea fatta dal fedele a Dio, in suffragio delle anime del Purgatorio, di tutte le sue opere satisfattorie in vita e di tutti i suffragi ch’egli può avere dopo la morte. 2. a. Più ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] s. m. a. Persona vivente: Morti li morti e i vivi parean vivi (Dante), nelle figurazioni del primo girone del Purgatorio; toglieano i vivi All’etere maligno ed alle fere I miserandi avanzi (Foscolo); nel linguaggio corrente è com. soltanto (sempre ...
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secondare1
secondare1 v. tr. [dal lat. secundare «favorire», der. di secundus nel senso di «propizio, benevolo»: v. secondo1] (io secóndo, ecc.). – 1. ant. Seguire, venire dopo, tenere dietro: Poca favilla [...] con uso assol., venire come secondo: Tremaci quando alcuna anima monda Sentesi ... e tal grido seconda (Dante), il monte del Purgatorio trema quando un’anima se ne libera, e il movimento è accompagnato da un tale grido; più genericam., venire dopo ...
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antipode
antìpode (o antìpodo) agg. e s. m. [dal lat. antipŏdes pl., gr. ἀντίποδες, comp. di ἀντί «contro» e πούς ποδός «piede»]. – 1. Come s. m. pl., antipodi: a. Secondo gli antichi Greci, abitanti [...] . 2. Come agg., non com., che si trova in un punto della terra diametralmente opposto: Dante immagina la montagna del Purgatorio antipode a Gerusalemme. 3. In botanica, cellule a., gruppo di tre cellule che si formano nel sacco embrionale delle ...
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intercessione
intercessióne s. f. [dal lat. intercessio -onis]. – 1. L’opera di chi intercede a favore di altri: fu graziato, o fu liberato, per l’i. di un alto personaggio; non avrei ottenuto nulla [...] ., nella teologia cattolica, l’intervento di una creatura (Cristo come uomo, la Vergine, gli angeli e i beati, le anime del purgatorio e uomini viventi) presso Dio a favore di altra creatura (ma non dei beati né dei dannati, perché il loro stato non ...
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Nell’uso comune cristiano, uno dei tre regni dell’oltretomba, insieme all’inferno e al paradiso; nella teologia cattolica, la condizione di coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio, non sono ancora perfettamente purificati e devono...
Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' omai al purgatorio giunto) risulta, nel...