sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] gruppo di nozioni, per averle apprese con lo studio, con l’applicazionepunto) più del diavolo, sapere dove il diavolo tiene la coda, dare prova di grande astuzia; saperla lunga, essere furbo, o anche sapere più di quanto si ha intenzione di ...
Leggi Tutto
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] di uno stato di una piena libertà di scambî, spec. commerciali, senza esclusione di uno o d’altro paese (si tratta dell’applicazione ., ingresso, passaggio: tutta morta Fia nostra conoscenza da quel punto Che del futuro fia chiusa la p. (Dante), dopo ...
Leggi Tutto
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] , il termine è stato ridefinito come corrispondenza, trasformazione, applicazionedi un insieme in un altro, cioè l’operazione che un dato istante nell’intorno di un determinato punto; in termodinamica, f. di stato, di un sistema, variabile che ...
Leggi Tutto
punto di applicazione
punto di applicazione in geometria e in fisica, punto al quale si applica una grandezza vettoriale. Definita per esempio una forza (grandezza vettoriale caratterizzata da intensità, direzione e verso), essa può essere...