messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] o senza art.), il signore: madonna, ecco messer che torna (Boccaccio); Poi che costui si vide qua il messere (Pulci); anche, il padrone, soprattutto nelle frasi essere o fare il messere, spadroneggiare; esser messere e madonna, esser padrone assoluto ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] , e non del numero e della buona voglia dei commensali (Manzoni). 7. ant. a. Specie, qualità: Quivi vivande è di molte ragioni (Pulci). Rimane nella locuz. pop. tosc. d’ogni r., d’ogni specie, d’ogni genere: animali d’ogni r.; ha dovuto sopportare ...
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scaccomatto
s. m. – Grafia unita per il più com. scacco matto (v. matto2), lo scacco imparabile che pone termine alla partita nel gioco degli scacchi. In senso fig., lo stesso, ma più forte, che scacco [...] inteso come sconfitta, insuccesso, mortificazione: ti darò scaccomatto Colla pedona in mezzo lo scacchiere (Pulci); come esclam., scaccomatto!, per sottolineare l’insuccesso o la sconfitta di qualcuno. ...
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mangiare2
mangiare2 v. tr. [dal fr. ant. mangier, che è il lat. manducare «mangiare»] (io màngio, ecc.). – 1. Ingerire, immettere nell’organismo alimenti solidi e semisolidi (per i liquidi si usa il [...] , pentirsi amaramente di cosa fatta (più com. mordersi). b. Di insetti, morsicare, rodere, rosicchiare: se lo mangiano le pulci; il tarlo mangia il legno. c. Di agenti esterni, rodere, consumare: una serratura tutta mangiata dalla ruggine. In partic ...
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valoroso
valoróso agg. [der. di valore]. – 1. a. Di persona, che ha e dimostra grande valore e coraggio, sia in azioni belliche sia in altre circostanze: un v. capitano; un valorosissimo combattente; [...] dei Mille; le v. gesta dei nostri alpini; un v. salvataggio; Meravigliossi il gran re saracino Dell’atto fiero e v. e bello (Pulci). 2. letter. a. Che eccelle per qualità d’animo e di mente; valente, di grande animo: Spirto gentil, che quelle membra ...
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incogliere
incògliere (ant. e poet. incòrre) v. tr. e intr. [comp. di in-1 e cogliere] (coniug. come cogliere), letter. – 1. tr., non com. Cogliere di sorpresa: le guardie lo incolsero mentre rubava. [...] male a qualcuno, capitare male, a proposito di fatti che abbiano cattivo esito, che portino conseguenze dannose: volle tentare l’impresa, ma mal gliene incolse; I0 ho disposto in viso di vederti, Se non che mal te ne potrebbe incorre (Pulci). ...
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ridonare
v. tr. [dal lat. redonare, comp. di re- e donare «donare»] (io ridóno, ecc.). – 1. Donare di nuovo; quindi, in genere, rendere, restituire, ridare: quest’aria mi ha ridonato la salute, le forze; [...] gli ridonò il coraggio; le tue parole mi ridonano fiducia; r. la pace, la libertà alla patria. 2. Donare a propria volta, donare ad altri ciò che è stato donato a noi: La tua corona e ’l regno l’accettiamo, E come nostro a te lo ridoniamo (Pulci). ...
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scultare
v. tr. [der. di sculto], ant. – Scolpire: E perché il mondo ancor possi ritrarlo [Carlo Magno], Il popol ... nel sepulcro suo fece scultarlo (Pulci). ...
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ciacco
s. m. e agg. [prob. voce onomatopeica] (pl. -chi), ant. – 1. s. m. Porco, maiale: vile, Degno di star col c. nel porcile! (Pulci); or siedi, E scaccia dal palagio i cani e i ciacchi (Pindemonte). [...] Che da ciacco in questo sign. venga anche il nome (soprannome quindi) del personaggio condannato da Dante tra i golosi, nel canto VI dell’Inferno (Voi cittadini mi chiamaste Ciacco ...), è ipotesi accolta ...
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ponderoso
ponderóso agg. [dal lat. ponderosus, der. di pondus -dĕris «peso»], letter. – 1. Di gran peso, pesante: Portava un baston duro e p. (Pulci); una vasta Sollevò in alto ponderosa pietra (Pindemonte). [...] 2. Più spesso fig., di cosa che costituisce o richiede gran fatica, grande impegno: lavoro, incarico p.; attendere a un’opera p.; Ma chi pensasse il p. tema E l’omero mortal che se ne carca, Nol biasmerebbe ...
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PULCI (lat. scient. Aphaniptera o Siphonaptera; fr. puces; sp. pulgas; ted. Flöhe; ingl. fleas)
Athos Goidanich
Ordine di insetti olometaboli, atteri, ectoparassiti. Per i caratteri morfologici e biologici dell'ordine v. afanitteri.
Le 500...
Sifonatteri Ordine di Insetti (detti anche Afanitteri) piuttosto omogeneo, con poche affinità con gli altri ordini della classe; comprendente diverse famiglie con specie di piccole dimensioni, compresse, attere, note con il nome di pulci (➔...