scaricare
(poet. scarcare) v. tr. [der. di caricare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scàrico, tu scàrichi, ecc.). – 1. a. Togliere o far scendere un peso, un carico dal mezzo di trasporto su cui è caricato, [...] . 2. a. Vibrare colpi con forza: gli scaricò addosso un sacco di pugni, di bastonate; Comincia il gran battaglio a scaricare (Pulci). b. Far partire il proiettile da un’arma caricata: s. la balestra; con riferimento ad armi da fuoco, far partire il ...
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rickettsiosi
〈rikketsi̯ò∫i〉 s. f. [der. di rickettsia]. – 1. In medicina, nome generico di malattie infettive a diffusione epidemica o endemica in diversi paesi (tifo petecchiale, febbre Q, ecc.) prodotte [...] da varie specie di rickettsie, trasmesse all’uomo per lo più da insetti ematofagi (acari, pidocchi, pulci, zecche), clinicamente caratterizzate da una sintomatologia consistente soprattutto in disturbi nervosi e cardiovascolari, eruzioni cutanee, ...
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francioso
francióṡo agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. ant. françois, mod. français: v. francese], ant. – Francese: gente ... f. (Ariosto); come sost.: sendo restata la città di Savona in potestà de’ F. (Machiavelli); [...] anche nel senso di lingua francese: Con Ulivieri in francioso motteggia (Pulci). Oggi solo in tono scherzoso o spregiativo. ...
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licenziare
v. tr. [dal lat. mediev. licentiare, der. del lat. licentia: v. licenza] (io licènzio, ecc.). – 1. Anticam., dare licenza, in senso generico, cioè permettere, concedere di fare qualche cosa; [...] con ottimi voti. 5. ant. a. Esentare, esonerare, dispensare: Il saracin promisse licenziare Del tributo quel re liberamente (Pulci). b. L. denaro, una somma, ordinarne con mandato il pagamento. L. una merce, spedirla. L. monete, approvarne lo ...
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trabacca
s. f. [der. del lat. mediev. trabum «tenda» (di origine germ.), con influenza di baracca; altri suppone una derivazione dall’arabo ṭabaqa «tettoia, tavolato»], letter. – Baracca, tenda, padiglione [...] steccati (Boccaccio); E un su ’n poggio le pagane schiere Di Manfredon cominciono a vedere, Padiglioni e trabacche e pennoncelli (Pulci); offerì loro intanto una t. ove si alloggiava la guardia della porta (D’Azeglio). Con sign. più generico, palco o ...
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traballare
v. intr. [der. di ballare, col pref. tra- indicante movimento] (aus. avere). – Barcollare, vacillare, non stare bene in equilibrio, ondeggiando da una parte o dall’altra. Può essere riferito [...] gambe: veniva avanti traballando, come se fosse ubriaco; appiccògli una nespola acerba, Tanto che tutto pel colpo traballa (Pulci); a quest’ultima parola fatale uscìtale dalla bocca, essa traballò come sotto una bastonata (Morante); a mobili che non ...
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scarmigliare
v. tr. [lat. tardo excarminiare, der. di carminare «cardare», v. carminare1] (io scarmìglio, ecc.). – 1. Scompigliare, arruffare i capelli: il vento mi ha tutta scarmigliata; anche come [...] corsa, scarmigliarsi al vento. 2. intr. pron., ant. Azzuffarsi, lottare corpo a corpo: Rinaldo si scarmiglia col lione (Pulci). ◆ Part. pass. scarmigliato, anche come agg., scompigliato, arruffato, detto dei capelli; per estens., di persona che ha i ...
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intemerata
s. f. [dall’inizio di un’antica lunga orazione a Maria Vergine: O intemerata ... (v. intemerato)]. – Discorso lungo o noioso, tiritera, filastrocca: E del tributo e d’ogni cosa disse, E replicò [...] tutta la intemerata (Pulci). Più com., oggi, fare una i. a qualcuno, fargli un violento rimprovero, una sgridata, un lungo discorso d’ammonimento, di minaccia: I suoi subordinati ascoltavano questa i. con sguardo contrito, e il colonnello dovette ...
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scuffiare
v. intr. e tr. [prob. voce di origine onomatopeica; per il sign. 3, cfr. scuffia, n. 2] (io scùffio, ecc.), non com. – 1. intr. (aus. avere) Espirare rumorosamente l’aria attraverso le narici, [...] sott’acqua e, per estens., a chi ha mangiato troppo in fretta e avidamente: E scuffian, che parean dell’acqua usciti (Pulci). 2. tr. Mangiare con avidità, ingordamente; quasi sempre assol. o con la particella pron.: è uno che scuffia volentieri; si è ...
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frappare
v. tr. [der. di frappa]. – 1. ant. o region. a. Rifinire un abito o altro con frappe: un braghetton frappato (Tassoni). b. Con uso assol., rappresentare il fogliame in pittura o nell’intarsio. [...] c. Per estens., ant., tagliuzzare, e fig., scherz., segnare di molte ferite: Rinaldo gli ha frappata la persona (Pulci). 2. fig., ant. a. Ingannare. b. Cianciare. ◆ Part. pass. frappato, anche come s. m. (v. la voce). ...
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PULCI (lat. scient. Aphaniptera o Siphonaptera; fr. puces; sp. pulgas; ted. Flöhe; ingl. fleas)
Athos Goidanich
Ordine di insetti olometaboli, atteri, ectoparassiti. Per i caratteri morfologici e biologici dell'ordine v. afanitteri.
Le 500...
Sifonatteri Ordine di Insetti (detti anche Afanitteri) piuttosto omogeneo, con poche affinità con gli altri ordini della classe; comprendente diverse famiglie con specie di piccole dimensioni, compresse, attere, note con il nome di pulci (➔...