crudo
agg. e s. m. [lat. crūdus «sanguinolento, non cotto; immaturo; crudele», dalla stessa radice di cruor «sangue»]. – 1. agg. a. Non cotto o non cotto abbastanza: mangiare carne c.; questo pane è [...] , inumano, crudele: La morte fia men cruda Se questa spene porto A quel dubbioso passo (Petrarca); C. tiranno, iniquo e scellerato (Pulci); con la bocca c. larga feroce (D’Annunzio). b. Restìo, indocile: Per essere al dover le genti crude (Dante). 4 ...
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peduccio
pedùccio s. m. [dim. di piede]. – 1. Piccolo piede, piedino, detto esclusivam., nell’uso tosc., dello zampetto di alcuni animali (lepre, capretto, agnello, montone, ma soprattutto maiale): Runcisvalle [...] pareva un tegame Dove fussi ... Di capi e di peducci e d’altro ossame Un certo guazzabuglio ribollito (Pulci). 2. a. non com. Elemento d’appoggio o di sostegno di un mobile; piedino. b. In architettura, elemento murario, generalm. in pietra da taglio ...
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allitterazione
allitterazióne s. f. [dal lat. uman. allitteratio -onis, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Ripetizione, spontanea o ricercata (per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico), di un suono [...] . XVIII, 49-50), e più ancora la terzina Par. III, 121-123 già citata alla v. armonia come esempio di onomatopea; in Pulci, Morgante XXIII, 47, l’allitterazione dà luogo a un’intera ottava di bisticci: «La casa cosa parea bretta e brutta, Vinta dal ...
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macco1
macco1 s. m. [lat. tardo maccum, specie di focaccia] (pl. -chi). – 1. ant. a. Vivanda di fave sgusciate, cotte nell’acqua e ridotte in purea: dà pur broda e m. a l’uom ch’è grosso (Pulci). Per [...] estens., minestra stracotta, che ha assorbito il brodo. b. Poltiglia; anche in senso fig., spec. nella locuz. fare macco, fare strage: si diero A far m. d’agnelle e di torelli (V. Monti). 2. Roccia sedimentaria, ...
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sbardellato
agg. [der. di bardella, col pref. s- (nel sign. 4)], letter. – Propriam. privo di bardella, di basto, o non ancora domato con la bardella (v. la voce prec.); di qui i sign. fig. di sfrenato, [...] documentato negli autori: Rispose Gan: – Tu hai il capo pien di grilli, E fusti sempre pazzo e sbardellato (Pulci); ῾sbardellato’ vuol dir l’istesso che ῾immanis’ in significato di grande (Magalotti); risa sbardellate (C. Gozzi); stanzone ingombro ...
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ematofago
ematòfago agg. [comp. di emato- e -fago] (pl. m. -gi). – In biologia, di animale che si nutre di sangue, come le zanzare, le pulci, le cimici, le sanguisughe, ecc. ...
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mogliera
moglièra (ant. moglière) s. f. [lat. mulier muliĕris (pronunciato nel lat. tardo mulièris)]. – Moglie: ha tua sorella per mogliere, né mai n’ebbe alcuna dota (Boccaccio); Rinaldo gli dicea Che [...] la volea tor per sua mogliera (Pulci). È forma ant., che sopravvive tuttavia in qualche dialetto e si adopera anche comunem. in tono scherz. o spreg. ...
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fi'
fi’ s. m. – Troncamento poet. ant. di figlio: Per esser fi’ di Pietro Bernardone (Dante); Can, fi’ di can, tu te ne penterai! (Pulci). ...
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sbattezzare
sbatteżżare v. tr. [der. di battezzare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sbattéżżo, ecc.). – Costringere a rinnegare e abbandonare la fede cristiana: Rinaldo ... sbattezar vuol tutti i battezati [...] (Pulci); sbattezzatemi se ha mai detto due parole altro che in veneziano (Fogazzaro); abiurare la religione cristiana, passare a un’altra religione; meno com., cambiare nome (di battesimo). ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] il bene che mi fate, per l’aiuto che mi date, ecc.), e altre simili: Rendavi su nel Ciel per me buon merto ... Iddio (Pulci). Anticam. tale sign. era anche più frequente e più generico: se io vi guerisco, che m. me ne seguirà? (Boccaccio). 3. a. Nel ...
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PULCI (lat. scient. Aphaniptera o Siphonaptera; fr. puces; sp. pulgas; ted. Flöhe; ingl. fleas)
Athos Goidanich
Ordine di insetti olometaboli, atteri, ectoparassiti. Per i caratteri morfologici e biologici dell'ordine v. afanitteri.
Le 500...
Sifonatteri Ordine di Insetti (detti anche Afanitteri) piuttosto omogeneo, con poche affinità con gli altri ordini della classe; comprendente diverse famiglie con specie di piccole dimensioni, compresse, attere, note con il nome di pulci (➔...