sindrome
sìndrome s. f. [dal greco συνδρομή «concorso, affluenza», comp. di σύν «con, insieme» e tema di δρόμος «corsa» ]. – 1. Nel linguaggio medico, termine che, di per sé stesso, ossia senza ulteriori [...] che narrava le catastrofiche conseguenze della fusione di un reattore nucleare) si deve invece la locuz. sindrome cinese, passata a significare la psicosi collettiva che può essere originata dall’improvviso timore di una rovinosa esplosione nucleare. ...
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mentale1
mentale1 agg. [dal lat. tardo mentalis, der. di mens mentis «mente»]. – 1. Della mente, relativo alla mente: le facoltà m. (integrità, vigore, indebolimento delle facoltà m.; scherz., essere [...] allucinazioni, una modificazione di stato, stabile ma non irreversibile, dei sistemi di neurotrasmissione del cervello in talune psicosi), o un grave trauma di natura affettiva aggiunto a una generica predisposizione. b. Età m., nella psicologia ...
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abulia
abulìa s. f. [dal gr. ἀβουλία, comp. di ἀ- priv. e tema di βούλομαι «volere»]. – Mancanza o insufficienza di volontà nel prendere una decisione o eseguire un’azione, che si manifesta in alcune [...] sindromi nevrotiche e in alcune psicosi. Nel linguaggio corrente, inerzia della volontà, indolenza apatica: vincere l’a., scuotersi dall’abulia. ...
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-osi
-òṡi [dal gr. -ωσις]. – Suffisso (tonico, solo in poche parole atono o di pronuncia oscillante) di numerosi sostantivi, derivati dal greco o formati modernamente, indicanti in genere condizione, [...] , ecc.), ora indica condizione, lesione, manifestazione morbosa, con usi molto ampî (amaurosi, calcolosi, fibrosi, nevrosi, psicosi, sclerosi, trombosi, ecc.), ora designa più particolarm. malattie a carattere degenerativo (e si contrappone spesso in ...
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bunkerizzazione
s. f. La volontà di isolarsi, di rinchiudersi in un luogo protetto e inaccessibile. ◆ anche il televisore, da strumento collettivo e familiare, comincia a diventare individuale: ciascuno [...] della paura (guerre, attentati, catastrofi, violenza quotidiana) che produce uno «stato d’assedio» permanente - ed ecco le psicosi collettive, la voglia di rinchiudersi in se stessi (la «bunkerizzazione»). (Lelio Demichelis, Stampa, 24 luglio 2004 ...
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figlicidio
s. m. Uccisione di un figlio o di più figli da parte di un genitore o di entrambi. ◆ Il figlicidio colpisce prevalentemente i bambini nell'infanzia o nella preadolescenza (il 56,7% delle vittime [...] la famiglia. Ma ci sono anche i casi dove non c'è una motivazione razionale: i figlicidi legati a una psicosi acuta, come la schizofrenia. [Massimo Picozzi, criminologo e psichiatra] (Stefano Rizzato, Stampa.it, 10 marzo 2014, Italia).
Già attestato ...
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copincollare
v. tr. Nell’uso del computer, creare la copia di un testo o di dati e riprodurli in un’altra collocazione, usando la funzione di copia e incolla. ♦ La tesi non deve essere un collage di [...] accusatorio. (Michele Smargiassi, Repubblica, 9 settembre 2012, p. 12, Politica interna) • È una bufala che rasenta la psicosi sociale, travisando e copincollando tra loro affermazioni e documenti di origine diversa, arrivando a sostenere l’esistenza ...
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vocale
s. m. Registrazione vocale, eseguita e trasmessa tramite servizi di messaggeria istantanea, che è riproducibile e archiviabile nel dispositivo ricevente; messaggio vocale. ♦ È sempre lui che, [...] qualche ora dopo lo scoppio della psicosi, ha scritto uno status che mescola ancora di più le carte: "ciao ragazzi, volevamo dirvi che se anche voi volete essere Liberato al prossimo concerto, basta mandare un vocale al numero in sovrimpressione in ...
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comorbidita
comorbidità s. f. In medicina, la presenza contemporanea nello stesso soggetto di due o più malattie; comorbilità. ♦ Il farmaco tende a ridurre quelle vette estreme di produttività frenetica, [...] della malinconia intese come condizioni patologiche. Non dobbiamo dimenticare che la particolare correlazione esistente tra la psicosi maniaco depressiva e comorbidità con disturbo ossessivo-compulsivo, panico (ed epilessia) con la produttività sul ...
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Termine che designa la malattia mentale propriamente detta; spesso è usato con un aggettivo che ne specifica la natura, l’eziologia o l’elemento dominante: per es., p. sintomatica, p. luetica, p. maniaco-depressiva ecc.
Dal punto di vista psichiatrico...
psicosi
Malattia mentale severa che comporta un’alterazione grave del contatto con la realtà. Si ha un sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esperienza, ricordi e vita vissuta, emozioni e concetti che...