scacciare
v. tr. [der. di cacciare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io scàccio, ecc.). – 1. a. Costringere (in genere con modi perentorî o minacciosi, o ricorrendo a mezzi idonei) persone o animali ad andarsene [...] le crudeli stelle (Petrarca); o far passare: muoversi per s. il sonno; un buon bicchiere scaccia la malinconia; frequente in proverbî: un male, o un diavolo, scaccia l’altro, chiodo scaccia chiodo, un dolore o una preoccupazione più grave fanno ...
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casa
s. f. [lat. casa, propr. «casa rustica»]. – 1. Costruzione eretta dall’uomo per propria abitazione; più propriam., il complesso di ambienti, costruiti in muratura, legno, pannelli prefabbricati [...] sono a c. mia; fam., a c. mia, secondo il mio uso, secondo il mio modo di vedere: questa, a c. mia, si chiama maleducazione. Proverbî: casa mia, casa mia, per piccina che tu sia (opp. bella o brutta che tu sia), tu mi sembri una badìa; ne sa più un ...
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pentirsi
(ant. pentérsi) v. intr. pron. [lat. paenitēre (o poenitēre)] (io mi pènto, ecc.). – 1. Provare dolore e rimorso del male commesso, accompagnati da un senso di intima condanna per l’azione o [...] non ha voluto studiare, e ora se ne pente; comincia a piovere, mi pento di non aver preso l’ombrello; in proverbî: è meglio pentirsi una volta che non pentirsi mai; bisogna pensarci avanti per non pentirsi poi; e in esclamazioni di minaccia: te ...
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pentola
péntola s. f. [der. di un lat. pop. *pinta, part. pass. femm. di pĭngĕre, per il class. picta; propr. «(vaso) dipinto, verniciato»]. – 1. Recipiente da cucina, di forma cilindrica e con due manici, [...] dotato di due valvole (una di lavoro e una di sicurezza) che mantengono entro limiti stabiliti la pressione del vapore nel recipiente. Proverbî: il diavolo insegna a fare le p. ma non i coperchi, le cattive azioni presto o tardi si vengono a scoprire ...
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cascare
v. intr. [lat. *casicare, der. di cadĕre «cadere»] (io casco, tu caschi, ecc.; aus. essere). – Lo stesso che cadere, ma più familiare e più espressivo, e perciò usato spec. in alcune locuz. e [...] l’altrui ritegno a fare qualche cosa); nemmeno se cascasse il mondo, a nessun patto; qui casca l’asino!, qui sta la vera difficoltà. Proverbî: l’asino, dov’è cascato una volta, non ci casca più; quando la pera è matura, casca da sé (opp., convien che ...
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pera
péra s. f. [lat. pĭrum (plur. pĭra)]. – 1. a. Il frutto del pero, pomo di forma caratteristica, più o meno allungata (definita genericam. piriforme, e con più precisione, nelle sue varietà, cidoniforme, [...] preparare il sidro: sbucciare, mangiare una p.; p. cotte, al forno o lessate, un tempo anche vendute da venditori ambulanti. Proverbî e locuz. proverbiali: al contadino non far sapere quant’è buono il cacio con le p. (con varianti region.); quando la ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] l’opera, le opere dell’u.; gli uomini che popolano la terra sono più di cinque miliardi. Con valore generico in aforismi e proverbî: gli uomini sono ingrati; uomo avvisato è mezzo salvato; i monti stanno fermi e gli uomini camminano; il peccare è da ...
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bocca
bócca s. f. [lat. bŭcca «guancia, gota», poi «bocca»]. – 1. Cavità rivestita di mucosa, che nell’uomo e negli animali costituisce la parte iniziale del canale alimentare e, nei vertebrati, anche [...] : in b. al lupo!); per b., per via orale: prendere per b. una medicina; animale di b. dura, che sente poco l’azione del morso. Proverbî: a caval donato non si guarda in b., non è bene criticare ciò che si riceve in regalo; finché l’uomo ha dente in b ...
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aoristo
s. m. [dal gr. ἀόριστος «indeterminato», comp. di ἀ- priv. e tema di ὀρίζω «determinare»]. – Categoria verbale propria dell’indoeuropeo, conservata soprattutto in antico indiano e greco; indica [...] latino e al passato remoto dell’italiano), concepita come momentanea e puntuale; a. gnomico, solitamente usato in sentenze, proverbî o comparazioni. In greco, in rapporto alla formazione: a. atematico (o fortissimo o radicale), a. tematico (o forte ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] lunghe (Boccaccio), ci sarà qualcuno che dirà ...; E disïar vedeste sanza frutto Tai che sarebbe loro disio quetato (Dante). In parecchi proverbî, tal ... che, c’è qualcuno che ..., il quale (poi) ...: tal piglia leoni in assenza, che teme un topo in ...
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(ebr. Mishlē) Libro dell’Antico Testamento, primo tra i libri didattici, appartenente più precisamente alla poesia gnomica (➔ gnome). La sua composizione avvenne secondo alcuni autori progressivamente, per l’aggiungersi dei nuovi nuclei a quello...
Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme delle sue articolazioni, lo studio dei...