articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] e sim. Si omette in molte locuz. del tipo aver fame, aver sete, perder tempo, non aprir bocca, ecc., in proverbî e sentenze (per es., carta canta e villan dorme), e con alcuni nomi di parentela preceduti immediatamente dall’agg. possessivo: mio ...
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Bacco
(gr. Βάκχος, lat. Bacchus). – Nella mitologia classica, nome del Dio del vino, chiamato più spesso dai Greci Dioniso. In espressioni letter., oggi scherz., indica il vino, spec. come vizio del [...] bere: uomo dedito, devoto a B., amico di B.; gli effetti di B., l’ubriachezza. Proverbî: B., tabacco e Venere riducon l’uomo in cenere; quando B. trionfa, il pensier fugge. Entra inoltre in esclamazioni fam. eufemistiche, esprimenti meraviglia o ...
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ogni
ógni (ant. ógne) agg. indef. m. e f. [lat. ŏmnis]. – 1. a. Ciascun elemento particolare di un insieme di cose, di persone, di oggetti: o. studente; o. donna; o. libro; calzature di o. tipo. Precede [...] gente d’o. età e categoria sociale; o. impresa ha le sue difficoltà; ha tentato con o. mezzo; con questo senso è frequente in proverbî: o. legno ha il suo tarlo; ogni rosa ha le sue spine; o. medaglia (oppure o. diritto) ha il suo rovescio. In altri ...
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rabbia
ràbbia s. f. [lat. tardo rabia, lat. class. rabies]. – 1. a. Malattia infettiva, detta anche, ma inesattamente, idrofobia, provocata da un virus neurotropo (rhabdovirus) che determina un’encefalopatia [...] sua flemma; stai zitto, che mi fai proprio rabbia!); ho r. di non essere riuscito a spuntarla; che r.!; sento una r. addosso! Proverbî: chi tutto vuole, di r. muore; uccello in gabbia non canta per amor, canta per rabbia. 3. non com. Avidità inquieta ...
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spianamento
spianaménto s. m. [der. di spianare]. – 1. L’azione, l’operazione, il lavoro di spianare: lo s. del terreno porterà via molto tempo. In partic.: a. In elettrotecnica, sinon. di livellamento [...] . 2. ant. Dichiarazione, spiegazione, commento d’un testo; sign., questo, noto soprattutto nella variante ant. splanamento, che compare nel titolo della raccolta di proverbî in versi alessandrini (prima metà del sec. 13°) Splanamento de li ...
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strozzare
v. tr. [der. di strozza] (io stròzzo, ecc.). – 1. a. Uccidere comprimendo fortemente con le mani (più raram. con altri mezzi) le vie respiratorie superiori, e soprattutto la laringe, fino a [...] inghiottito una ciliegia intera che per poco lo strozzava; anche come intr. pron.: mangia lentamente, se no ti strozzi; proverbî: chi mangia solo si strozza; quello che non strozza ingrassa. c. fig. Prestare denaro a usura, imporre patti iugulatorî ...
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ellissi
s. f. [dal lat. ellipsis, gr. ἔλλειψις «mancanza, omissione», der. di ἐλλείπω «omettere»]. – Omissione, nella frase, di qualche parola che quindi resta sottintesa; è soprattutto frequente in [...] proverbî e sentenze (per es., A buon intenditor [bastano] poche parole). ...
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mallevadore
mallevadóre (raro mallevatóre) s. m. (f. -drice) [der. di mallevare]. – Colui che garantisce l’adempimento di una obbligazione assunta da un’altra persona; garante: entrare, essere, stare, [...] farsi mallevadore; proverbî (non più in uso): chi del suo vuol esser signore, non entri m.; chi entra m. entra pagatore. In usi estens. e fig.: rendersi m. delle buone intenzioni altrui, darle come sicure. In partic., nelle biblioteche, colui che si ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] e con sventatezza, senza pensare a ciò che si fa. Tornare con le pive nel s., tornare a mani vuote, rimanere delusi, scornati. Proverbî: s. vuoto non sta ritto, senza mangiare non si può lavorare; non dire quattro se non l’hai nel s. (v. quattro ...
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moglie
móglie s. f. [lat. mŭlier (-iĕris), voce di etimo sconosciuto che indicava genericam. la donna (diversa da uxor che indicava invece la donna sposata)]. – Coniuge di sesso femminile, donna congiunta [...] : chiedere in m. o per m. una ragazza; ha preso in m. una straniera; ha per m. una donna molto intelligente. Proverbî e frasi proverbiali: mogli e buoi dei paesi tuoi, frase con cui si consiglia di mantenersi saggiamente legati al proprio ambiente ...
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(ebr. Mishlē) Libro dell’Antico Testamento, primo tra i libri didattici, appartenente più precisamente alla poesia gnomica (➔ gnome). La sua composizione avvenne secondo alcuni autori progressivamente, per l’aggiungersi dei nuovi nuclei a quello...
Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme delle sue articolazioni, lo studio dei...