siero
sièro s. m. [lat. sĕrum «parte acquosa del latte»]. – 1. La parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione. In partic.: a. S. del latte, la parte del latte che residua dopo [...] ), per l’alimentazione di suini; il lattosio contenuto nel siero può essere usato come substrato carbonioso per la produzione di proteine per via fermentativa. b. S. del sangue, la parte non corpuscolata del sangue che si separa da questo dopo la ...
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antiangiogenesi
(anti-angiogenesi), agg. inv. Che previene e cura l’angiogenesi, la formazione e l’alimentazione di vasi sanguigni neoplastici a partire dai tessuti circostanti. ◆ Oggi un malato viene [...] della sera, 2 giugno 1998, Corriere Salute, p. 29) • «Gli oncologi stanno stilando il catalogo dei geni attivi e non attivi nei vari tumori, cioè delle proteine espresse e non espresse. La nuova conoscenza fa intravvedere una terapia diretta a queste ...
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mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. [...] queste sono costituite da un doppio strato molecolare di fosfolipidi formante una matrice fluida viscosa in cui sono immerse proteine di tipo diverso (che in parte sporgono dalle superfici interna ed esterna della membrana): la fluidità della matrice ...
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plasma1
plasma1 s. m. [dal lat. plasma -ătis, gr. πλάσμα -ατος «cosa plasmata, forma», der. del tema di πλάσσω «modellare, plasmare»] (pl. -i). – 1. In ematologia, la parte liquida del sangue (circa [...] rossi, globuli bianchi e piastrine), di color giallo chiaro, costituita da una soluzione acquosa di proteine, glicosio, lipidi, sali minerali, proteine ad azione enzimatica e ormonale, immunoglobuline, e quantità minime di altre sostanze organiche e ...
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coniugato
agg. [part. pass. di coniugare]. – 1. Unito in matrimonio, sposato, spec. come indicazione di stato civile: celibe o c.?; c. con prole; anche sost., non com., i c., le coniugate. 2. In cristallografia, [...] , separati l’uno dall’altro da un legame semplice, come per es. nel butadiene e nell’isoprene. b. Proteine c., proteine che contengono, oltre agli aminoacidi, gruppi di natura diversa (sono tali i cromoprotidi, i nucleoprotidi, i glicoprotidi). c ...
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proteasi
proteaṡi s. f. [der. di prote(ina), col suff. -asi]. – In biochimica, termine generico usato in passato per indicare ogni enzima del gruppo delle idrolasi che eserciti un’azione demolitrice [...] agendo sui legami peptidici; era denominato proteinasi o peptidasi a seconda che avesse come substrato, rispettivam., le intere proteine o i polipeptidi. Si preferisce attualmente, con uguale sign., il termine peptidasi, comprendente a sua volta due ...
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proteide
protèide s. m. [der. di prote(ina)]. – In biochimica, termine generico usato talora per indicare le proteine coniugate, cioè le proteine risultanti dall’unione di una proteina semplice e di [...] un gruppo (detto prostetico) non proteico; sono proteidi le cromo-, le nucleo-, le glico- e le lipoproteine ...
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enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze [...] attivi su certi composti e non su altri). Pur esistendo enzimi costituiti da proteine semplici (per es., la ribonucleasi), moltissimi sono quelli formati da proteine coniugate, in cui la parte non proteica è detta gruppo prostetico quando è ...
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flexitariano
s. m. Chi predilige seguire un modello di alimentazione di tipo vegetariano, senza rinunciare ad alimentarsi sporadicamente di proteine animali. ◆ E ora spopolano i flexitariani. Si tratta [...] secondo il “Rapporto Italia 2012” Eurispes, che però non considera i cosiddetti “flexitariani” ovvero coloro che consumano proteine animali solo sporadicamente, i vegetariani flessibili in aumento nel nostro paese e soprattutto negli Stati Uniti, con ...
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moringa
s. f. Pianta tropicale, appartenente alla famiglia delle moringacee, apprezzata per le proprietà alimentari delle foglie, ricche di vitamine, proteine, minerali, e, ridotta in polvere, impiegata [...] ", ha detto Fidel. "I suoi effetti sul sistema digestivo sono molto buoni, come con tutte le piante, oltre alle sue elevate qualità di proteine, ma non si dovrebbero superare i 30 grammi al giorno. So che alcuni ne consumano più in forma di tè, o in ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano in tutte le cellule e costituiscono il...
proteine SNARE
Famiglia di proteine che, nel neurone, è implicata nei meccanismi di trasporto e di rilascio delle vescicole sinaptiche. Sono state identificate da James E. Rothman nel 1994 e denominate SNARE (Soluble N-ethylmaleimide sensitive...