ingegnoso
ingegnóso (ant. ingenióso) agg. [dal lat. ingeniosus]. – 1. Ben fornito d’ingegno; pronto, abile nel trovare i mezzi più adatti a risolvere difficoltà anche tecniche, a trovare espedienti, [...] letteraria, o dello stile, che abbonda di accorgimenti stilistici, di sottigliezze concettuali, di artifici retorici: prosa, poesia i.; riferito alle espressioni stesse, ai concetti, sottile, artificioso, elaborato con sottile ma fredda immaginazione ...
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leccato
agg. [part. pass. di leccare]. – 1. Fatto, rifinito con eccessiva cura formale, affettatamente lisciato, detto di stile, discorso, lavoro d’arte: una prosa l.; una pittura troppo leccata; anche [...] riferito allo scrittore, all’oratore, all’artista: un parlatore forbito e l.; prosatore l.; essendo ... nel comporre le sue cose molto leccato (Vasari). 2. Che ha modi ricercati o è vestito con eleganza ...
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leccatura
s. f. [der. di leccare]. – L’atto singolo o prolungato del leccare. Più spesso fig., rifinitura accurata e minuziosa di uno scritto, di un’opera d’arte: una prosa semplice, immediata, senza [...] orpelli né leccature; o bassa e ignobile adulazione, atto di servilismo interessato: il posto che occupa se l’è guadagnato a furia di leccature. ◆ Dim. leccaturina ...
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mimo1
mimo1 s. m. [dal lat. mimus, gr. μῖμος dal tema di μιμέομαι «imitare, rappresentare imitando»]. – 1. a. Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della [...] vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci e Romani: i m. di Sofrone, di Senarco, di Publilio Siro. b. Nel teatro moderno, spettacolo teatrale nato in Francia nei primi decennî del Novecento, ...
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letterariese
s. m. Il linguaggio tipico dei testi letterari. ◆ [Tullio] De Mauro segnala intanto un punto: «Mi pare che i dati raccolti dicano chiaramente che non esiste più, nella nostra prosa, una [...] lingua letteraria strutturata, un “letterariese”. Ciascun autore adopera con grande libertà tutti i mezzi espressivi che il parlato che ci circonda gli mette a disposizione e che gli servono. È, detto ...
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incantatamente
avv. In modo incantato; per estens., in virtù di un prodigio o sortilegio. ◆ Passai di corsa nelle altre sale (tutte con una finestra azzurra e vuota), che erano in fila; e vedevo sempre [...] con la natura, perfino violento e talvolta invece incantatamente abbandonato, è nucleo indimenticato nella Calda vita. (Raffaele Manica, La prosa nascosta: narrazioni del Novecento italiano, Avagliano, 2002, p. 30).
Derivato dall'agg. incantato. ...
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traduttese
s. m. (iron.) Il modo di tradurre e la lingua usata dai traduttori che cercano di imitare lo stile dell'opera originale, specialmente se narrativa, a costo di banalizzazioni e semplificazioni; [...] , Hoepli, 2004, p. 95) • [tit.] Ora si scrive in «traduttese» / Semplificazione sintattica, banalità lessicali, punteggiatura dispersa: la prosa degli autori italiani assomiglia sempre più a quella degli stranieri nella versione in cui li legge il ...
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perplimere
v. tr. In usi colloquiali o scherzosi, anche assoluti, rendere perplesso || v. intr. pron. Essere, diventare perplesso. ♦ Lo sceicco del terrore [Osama bin Laden] è stato invece sepolto «secondo [...] Biffi, nel sito dell’Accademia della Crusca, ricordava nel 2002 che «L’impiego del verbo perplimere è dovuto alla prosa creativa del comico Corrado Guzzanti, che lo ha lanciato nei primissimi anni Novanta, nella trasmissione televisiva “Avanzi”. La ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, [...] ma colpevolmente ignorata dai dizionari; la locuzione si legge in un suo grido agl’italiani, tipicissimo esempio di prosa risorgimentale: “Li 22 Febbraio spuntava dentro Parigi la primavera dei popoli, la redenzione evangelica si compieva tre giorni ...
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Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. P. d’arte Nel linguaggio della critica letteraria, la p. tipica dei...
prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando questo termine di p., s'intendono nella...