adeguabile
adeguàbile agg. [der. di adeguare]. – Che si può adeguare: sentimento non a. con le parole; prosa filosofica non mai a. a poesia (B. Croce). ...
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didascalico
didascàlico agg. [dal lat. tardo didascalĭcus, gr. διδασκαλικός; v. didascalia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo all’insegnamento: metodo d. (più com. didattico). 2. Che ha lo scopo d’insegnare [...] fino al Romanticismo, che univa all’esigenza espositiva l’intento di temperare con l’arte l’aridità degli insegnamenti; analogam., prosa d., poemetti d., letteratura d. (o di carattere d., d’intenti d.), e sim.; per estens., poeti, scrittori d ...
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riempitivo
agg. [der. di riempire]. – Che serve a riempire, a colmare un vuoto, una lacuna o una mancanza, o a completare: materiali r. o di riempimento, nelle costruzioni civili (v. riempimento, n. [...] ., il termine è talora usato in luogo di filler); e con connotazione in genere negativa: questo inciso è un puro r.; nella sua prosa sono frequenti i r.; in usi fig., non com., riferito a persona: temo che mi abbiano invitato per fare da riempitivo. ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando [...] e. fig. Del linguaggio e dello stile (anche nella pittura e scultura), vigoroso, efficace, e insieme rapido, incisivo, essenziale: una prosa n.; periodi spezzati, n.; un disegno n., dai contorni n.; di niuno scrittore prendeva più gusto che di Tacito ...
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limpido
lìmpido agg. [dal lat. limpĭdus, di origine incerta]. – 1. Nitido, trasparente, puro da componenti o elementi estranei che ne turbino la chiarezza: acqua, aria l.; un cielo l.; una notte l., [...] che vede e intende con chiarezza; provare una gioia l., pura e serena, non offuscata da alcun turbamento; anima l., schietta; prosa l., stile l., ragionamento l., dimostrazione l., chiari, non involuti; l. vena, di schietta ispirazione poetica. ◆ Avv ...
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pieghevole
pieghévole agg. e s. m. [der. di piegare]. – 1. agg. a. Che si può piegare, che si piega facilmente: materiale molto, poco p.; un metallo p.; un ramo p.; il p. giunco. Per estens., riferito [...] a l’ingannare accorto (T. Tasso); non com., versatile: un ingegno p.; letter., vario ed espressivo: uno stile p., una prosa pieghevole. 2. agg. Che si può ripiegare su sé stesso, in modo da occupare minore spazio, o essere trasportato più facilmente ...
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idiomatico
idiomàtico agg. [der. di idioma; cfr. gr. tardo ἰδιωματικός «particolare»] (pl. m. -ci). – 1. Proprio e particolare della lingua di una nazione, o del dialetto di una regione, o del linguaggio [...] di un singolo: modi i. italiani, francesi; espressioni i. romanesche; caratteri i. della prosa di uno scrittore. In partic., frasi i., le locuzioni e i costrutti peculiari di una lingua o di un dialetto; anche, i modi di dire espressivi frequenti nel ...
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repertorio
repertòrio s. m. [dal lat. tardo repertorium «lista, catalogo», der. di reperire «trovare»]. – 1. Registro, quaderno, volume in cui sono scritti o stampati dati ed elementi varî, nomi, notizie [...] teatrali che una compagnia teatrale, o un complesso musicale, di varietà, ecc., sono preparati a rappresentare: una compagnia di prosa che presenta un r. ricco, scarso, modesto; è un r. che ormai andrebbe rinnovato; riferito a singoli attori: il ...
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prologo
pròlogo s. m. [dal lat. prolŏgus, gr. πρόλογος, comp. di προ- «avanti» e λόγος «discorso»] (pl. -ghi). – 1. Nelle antiche tragedie e commedie greche e latine, monologo o dialogo che introduceva [...] moderno, breve premessa contenente l’esposizione dell’antefatto, per lo più in forma di monologo, che precede un’opera teatrale in prosa o in musica: i p. dei drammi di Schiller; il p. de ‘I Pagliacci’ di Leoncavallo. Anche, l’attore che recita ...
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dizione
dizióne s. f. [dal lat. dictio -onis, der. di dicĕre «dire»]. – 1. a. Maniera di pronunciare le parole: avere una d. corretta; attore con d. perfetta; prendere lezioni di dizione. b. Declamazione [...] di versi o di brani di prosa artistica davanti a un pubblico. c. In retorica, la scelta e la disposizione delle parole nel discorso: d. elegante, viziosa, difettosa. 2. Parola, locuzione, modo di dire: usare una d. erronea, impropria; è dunque ...
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Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. P. d’arte Nel linguaggio della critica letteraria, la p. tipica dei...
prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando questo termine di p., s'intendono nella...