premessa
preméssa s. f. [dal lat. mediev. praemissa (sententia) «proposizione messa avanti», part. pass. femm. di praemittĕre «premettere»]. – 1. In un ragionamento filosofico, logico o matematico, ogni [...] a un evento, concorrendo anche a determinarlo: ci sono tutte le p. di una crisi di governo; mancano a tutt’oggi le p. di una ripresa dell’economia nazionale. 4. In grammatica, la protasi, cioè la proposizione condizionante di un periodo ipotetico. ...
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epesegetico
epeṡegètico agg. [der. di epesegesi] (pl. m. -ci). – Esplicativo, dichiarativo; si dice in partic., in stilistica, di una proposizione che si aggiunge a un’altra come sviluppo esplicativo [...] di un concetto già chiaramente enunciato; per es. la seconda proposizione nel periodo «Raccontami il fatto, come s’è svolto». In grammatica latina, genitivo e. o dichiarativo o anche appositivo, quello che specifica con una determinazione particolare ...
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no
‹nò› avv. [lat. nōn] (radd. sint.). – 1. Parola olofrastica equivalente a una proposizione negativa. a. Si usa soprattutto in risposte (con valore contrario al sì): «Sei stato alla posta?» «No, ci [...] se no fa come ti pare; se mi piace, lo compro, se no, no (o anche: altrimenti no); e, con ellissi della proposizione che dovrebbe seguire, per esprimere timore, minaccia, ecc.: speriamo che il tempo cambi, se no ...; non mi venire più davanti, se no ...
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significanza
s. f. [der. di significare; nel sign. 2, dall’ingl. significance]. – 1. ant. a. Significato. b. Segno, indizio: alcun segnale che gl’iddii avessero mandato in s. della salute di Biancofiore [...] ; il termine è usato soprattutto (nell’ambito dell’empirismo logico) nella locuz. criterio di s. empirica, inteso come criterio in base al quale una proposizione ha significato solo se sono indicate le procedure per verificarla: in questo senso le ...
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reciproco
recìproco agg. [dal lat. reciprŏcus «che va e viene, che fluisce e rifluisce», comp. di *recus «che sta indietro» e *procus «che sta innanzi»] (pl. m. -ci). – 1. Che sussiste in modo analogo [...] r., equazione algebrica che, con ogni radice, ammette la sua inversa. b. Nella logica formale, proposizione r. (o assol., come s. f., reciproca), proposizione ricavata da un’altra per conversione. c. In grammatica, verbi riflessivi r. (o anche verbi ...
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anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale [...] o prece eucaristica). 2. Figura retorica che consiste nel ripetere, in principio di verso o di proposizione, una o più parole con cui ha inizio il verso o la proposizione precedente. Esempî: è lui che ha fatto il danno, è lui che deve riparare; Per ...
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postulato1
postulato1 s. m. [dal lat. postulatum «ciò che è richiesto; richiesta», der. di postulare «postulare»]. – Proposizione che, senza essere evidente né dimostrata, si assume – o si richiede all’interlocutore [...] accogliere, accettare, ammettere, respingere un postulato. Nella logica tradizionale il termine ha sign. diverso da assioma, che indica una proposizione evidente di per sé; nelle logiche moderne i due termini sono considerati sinonimi e indicano le ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale [...] a induzione, il termine è anche definito (impropriamente, per taluno) come il ragionamento che giunge a proposizioni particolari partendo da proposizioni generali. b. In logica matematica, l’operazione (detta anche derivazione o dimostrazione) con la ...
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parentetico
parentètico agg. [der. di parentesi] (pl. m. -ci). – Che è tra parentesi, o che costituisce una parentesi, un inciso: espressione p.; proposizione p., lo stesso che proposizione incidentale [...] (v. incidentale). ◆ Avv. parenteticaménte, come inciso, fra parentesi: aggiungere parenteticamente un’osservazione ...
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ab absurdo
locuz. lat. (propr. «dall’assurdo»). – Argomentazione ab a.: nella logica classica, argomentazione volta a dimostrare la verità di una proposizione, attraverso gli assurdi che deriverebbero [...] ammettendo la proposizione contraria. La locuz. ital. equivalente è per assurdo, usata anche per dimostrazioni matematiche o con valore più generale (dimostrare, ragionare, argomentare, e dimostrazione, ragionamento, argomentazione per assurdo). ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...
PROPOSIZIONE (o frase; fr. proposition, phrase; sp. proposición; ted. Satz; ingl. proposition)
Giacomo Devoto
Realizzazione linguistica di un giudizio, che contiene almeno un predicato (v.), di solito riferito a un soggetto, e non necessariamente...