esponibile
esponìbile agg. [der. di esporre]. – Che si può esporre, cioè manifestare, dichiarare: un concetto e. in poche parole; più raram. con gli altri sign. di esporre. Nella logica formale, detto [...] di proposizione apparentemente semplice per la sua forma, ma che in realtà è composta e si può chiarire attraverso l’analisi (per es. la proposizione esclusiva, comparativa, ecc.). ...
Leggi Tutto
totalizzante
totaliżżante agg. [dal fr. totalisant, part. pres. di totaliser «totalizzare»]. – Che considera o coinvolge tutto un insieme di persone o di cose, o anche una sola persona, un solo oggetto [...] : un giudizio t., un impegno sociale t., un’adesione t., un’interpretazione t.; in partic., in logica, proposizione t., proposizione di carattere universale che fonda la propria verità su una precedente osservazione di tutti gli elementi o gli ...
Leggi Tutto
ricevere
ricévere v. tr. [lat. recĭpĕre, comp. di re- e capĕre «prendere»]. – 1. Prendere ciò che viene dato (oppure consegnato, mandato, recapitato, somministrato, trasmesso) o che si porge da sé; è [...] , in espressioni in cui tuttavia assume maggiore evidenza il concetto della passività: nella proposizione attiva il soggetto fa l’azione, nella proposizione passiva la riceve (o subisce); r. una cortesia; r. liete accoglienze; r. soddisfazione ...
Leggi Tutto
perche
perché avv. e cong. [comp. di per e che1 o che2]. – Grammaticalmente, oltre alle funzioni di avverbio interrogativo e di congiunzione, che sono le più frequenti, può avere quella di pronome relativo [...] semantico, esprime per lo più rapporti causali o finali; nell’uso ant. ebbe anche valore concessivo. 1. Come avv., in proposizioni interrogative dirette o indirette, serve a chiedere la causa, il motivo per cui si verifica o non si verifica un dato ...
Leggi Tutto
conversione
conversióne s. f. [dal lat. conversio -onis, der. di convertĕre «convertire»]. – 1. Rivolgimento, movimento di un corpo nello spazio intorno a un altro corpo; in partic., movimento di rivoluzione [...] , oppure dal codice di un certo calcolatore a quello di un altro). l. Nella logica, operazione con cui da una proposizione se ne ricava un’altra la quale, presentando invertito l’ordine dei termini (soggetto e predicato) risulti equivalente: c ...
Leggi Tutto
convertire
v. tr. [dal lat. convertĕre «rivolgere, piegare, convertire», comp. di con- e vertĕre «volgere»] (io convèrto, ecc.; nel pass. rem., accanto alle forme regolari, si hanno anche, dall’ant. [...] per passare dalla rotta vera alla rotta della bussola; nella logica, c. i due termini di una proposizione, invertirli in modo da ottenere un’altra proposizione. b. intr. pron. Trasformarsi, mutare forma o natura: l’acqua si converte in ghiaccio, in ...
Leggi Tutto
comparativo
agg. [dal lat. comparativus]. – 1. Che stabilisce una comparazione o è fondato sulla comparazione: studio c. delle religioni, di due lingue; ricerche c.; promozione per merito c., disposta [...] quanto si dipinge»; «hai risposto meglio di come pensavo»; «abbiamo meno tempo di quanto ci occorrerebbe»; soltanto nelle proposizioni introdotte da piuttosto che si ha il verbo all’infinito: «farei di tutto piuttosto che perdere quest’occasione ...
Leggi Tutto
meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] minoranza; in tale caso (e anche quando specifica un verbo) vi è, espresso o sottinteso, un secondo termine di paragone o una proposizione comparativa: il mio disegno è m. originale del tuo; oggi fa m. caldo di ieri; stanotte ho dormito m. bene del ...
Leggi Tutto
dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende [...] , catena di deduzioni che riconducono la validità di una proposizione a quella di una proposizione già riconosciuta per vera, pervenendo necessariamente a un sistema di proposizioni primitive (termini o definizioni, e assiomi), non riducibili ...
Leggi Tutto
semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] definita la tangente alla curva; numero periodico s. (in contrapp. a misto, v. periodico2, n. 2 b); proposizione s., in contrapp. a composta, v. proposizione, n. 2; regola del tre s. (in contrapp. a composto, v. tre); combinazioni e disposizioni s ...
Leggi Tutto
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...
PROPOSIZIONE (o frase; fr. proposition, phrase; sp. proposición; ted. Satz; ingl. proposition)
Giacomo Devoto
Realizzazione linguistica di un giudizio, che contiene almeno un predicato (v.), di solito riferito a un soggetto, e non necessariamente...