invertire
(ant. invèrtere) v. tr. [dal lat. invertĕre, comp. di in-1 e vertĕre «volgere»] (io invèrto, ecc., meno com. invertisco, invertisci, ecc.; pass. rem. invertìi, letter. raro invèrsi, ecc.). [...] disposizione contraria a quella di prima: i. l’ordine delle schiere; i. le parole di una frase o i. una proposizione (anche spostando solo alcuni elementi in modo da ottenere una costruzione diversa da quella usuale e più semplice). In matematica: i ...
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corollario
corollàrio s. m. [dal lat. corollarium, der. di corōlla, dim. di corōna «corona»]. – 1. Nell’antica Roma, gratifica che si dava agli attori oltre la retribuzione normale, consistente di solito [...] in piccole corone d’oro o d’argento. 2. Nella logica, proposizione che si deduce da una verità già dimostrata: da quanto detto si può dedurre questo c.; Darotti un c. ancor per grazia (Dante). 3. In matematica, teorema che si deduce come diretta e ...
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posteriore
posterióre agg. [dal lat. posterior -oris, compar. di postĕrus (v. postero)]. – 1. Che sta dietro, che segue o viene dopo nello spazio: la parte p. della nave; la tasca p. dei pantaloni; la [...] ó, u〉. 2. Che viene dopo nel tempo: gli avvenimenti p.; gli scritti p.; l’azione è p. rispetto a quella della proposizione reggente; in partic., che si riferisce a un tempo successivo, quindi più recente: narrazioni p.; anni p.; il codice è p. di un ...
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udire2
udire2 v. tr. [lat. audire] (indic. pres. òdo, òdi, òde, udiamo, udite, òdono; in tutta la coniugazione del verbo, la vocale tematica è o quando su di essa cade l’accento, u fuori d’accento; fut. [...] per non udenti. ◆ Part. pass. udito, sempre con funzione verbale, anche quando non è unito all’ausiliare, sia in costruzioni assolute: udito ciò, tutti si rallegrarono; sia con valore di proposizione relativa: il racconto udito, le parole udite. ...
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tesi
tèṡi s. f. [dal lat. thesis, gr. ϑέσις (propr. «posizione, cosa che viene posta»), der. del tema di τίϑημι «porre, collocare»]. – 1. a. Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, [...] a un problema di critica letteraria o artistica, che si enuncia e si discute per dimostrarne la verità contro altre proposizioni contrarie: le 95 t. di Lutero, da lui affisse alla porta della chiesa d’Ognissanti di Wittenberg; enunciare, formulare ...
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ripetere
ripètere (ant. repètere) v. tr. [dal lat. repetĕre, comp. di re- e petĕre «chiedere; avviarsi verso»]. – 1. a. Nel linguaggio giur., richiedere in giudizio una cosa cui si ritiene di avere diritto: [...] di qui; gliel’avevo già detto ieri e oggi gliel’ho ripetuto; giova ripeterlo (locuz. usata spesso come proposizione incidentale: comunque, giova ripeterlo, noi decliniamo ogni responsabilità; cfr. anche l’adagio latino repetita iuvant); ho già capito ...
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correlativo
agg. [dal lat. mediev. correlativus, comp. di con- e relativus «relativo»]. – 1. Che è in correlazione, che ha relazione reciproca, detto di due o più cose di cui una richiede e rende necessaria [...] , sono così qualificati gli aggettivi, pronomi, avverbî, congiunzioni che si richiamano a vicenda e introducono proposizioni o membri di proposizione coordinati: tale ... quale, chi ... chi, l’uno ... l’altro, così... come, sia che... sia che ...
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testabile
testàbile agg. [der. di testare1 nel sign. 1 e di testare2 nel sign. 2, sul modello dell’ingl. testable]. – 1. In diritto civile, che può costituire oggetto di testamento (sinon. di disponibile): [...] quota testabile. 2. Nella filosofia della scienza e nella metodologia contemporanee, che può essere sottoposto a verifica sperimentale: proposizione, enunciato testabile. ...
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testabilita
testabilità s. f. [der. di testabile, nel sign. filos. sul modello dell’ingl. testability]. – Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere testabile: t. di una quota ereditaria, [...] in diritto civile; t. di un enunciato, di una proposizione, in filosofia della scienza e in metodologia. ...
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aforisma
(o aforismo) s. m. [dal lat. tardo aphorismus, gr. ἀϕορισμός «distinzione, definizione», der. di ἀϕορίζω «delimitare»] (pl. -i). – Proposizione che riassume in brevi e sentenziose parole il [...] risultato di precedenti osservazioni o che, più genericam., afferma una verità, una regola o una massima di vita pratica: gli a. della scuola medica salernitana; gli a. di R. Montecuccoli sull’arte della ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...
PROPOSIZIONE (o frase; fr. proposition, phrase; sp. proposición; ted. Satz; ingl. proposition)
Giacomo Devoto
Realizzazione linguistica di un giudizio, che contiene almeno un predicato (v.), di solito riferito a un soggetto, e non necessariamente...