interpunzione
interpunzióne s. f. [dal lat. interpunctio -onis; v. interpungere]. – 1. L’operazione, il modo, il sistema di separare (sinon. punteggiatura), in un testo scritto, i periodi, i membri di [...] periodo, i varî elementi della proposizione con opportuni segni convenzionali, i cosiddetti segni d’i. (punto o punto fermo, virgola, punto e virgola, due punti, punto esclamativo, punto interrogativo e, per estens., le virgolette, la lineetta e le ...
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temere
temére v. tr. e intr. [lat. timēre] (io témo, ecc.). – 1. tr. a. Aspettarsi, con timore, che avvenga, o sia avvenuta, cosa considerata un danno, un pericolo, o comunque un fatto spiacevole: temo [...] d. Sempre con il sign. di «aver timore», costruito con la cong. che e un verbo generalm. al congiuntivo (quando la proposizione principale e quella secondaria hanno soggetti diversi): temo che tutto vada a finire male; si teme che sopravvenga qualche ...
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convertibile
convertìbile agg. [dal lat. tardo convertibĭlis]. – Che si può convertire, cioè trasformare, mutare: l’energia elettrica è c. in energia meccanica; biglietto di banca c., cambiabile dalla [...] a chiusa e viceversa mediante il ribaltamento del tetto apribile o l’applicazione di una capote. Nella logica formale, proposizione c. in un’altra, quella dalla quale è possibile ricavare un’altra che, presentando invertito l’ordine dei termini ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] si legge «a sta a b come c sta a d». 2. Avv. interrogativo. Significa «in qual modo?» ed è usato in proposizioni dirette o indirette: come ti chiami?; come sta tuo padre?; come fai a sopportarlo?; come si permette di parlarmi in questo modo?; voglio ...
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pronunciato
(o pronunziato) agg. e s. m. [part. pass. di pronunciare (o pronunziare)]. – 1. agg. a. Prominente, ben rilevato, che ha un notevole sviluppo, detto spec. di parti del corpo: zigomi p.; ha [...] Sentenza, giudizio (in senso giur.): il p. del giudice, del tribunale; i p. della Cassazione. Meno com., proposizione, enunciato: i p. della scienza; discorso, fabbricato sopra ipotesi falsissime e sopra un pronunziato del medesimo Copernico (Galilei ...
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coordinata
s. f. [part. pass. femm. di coordinare]. – Ciascuno degli enti geometrici e matematici (lunghezze, angoli e sim.) atti a individuare un punto su una linea, nel piano o nello spazio; anche, [...] ., le c. culturali di un movimento, di una teoria, e sim., i presupposti culturali da cui ha origine o in cui trova la sua collocazione; estens., perdere le c., perdere l’orientamento. 5. In sintassi, proposizione coordinata (v. coordinato, n. 1 b). ...
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coordinazione
coordinazióne s. f. [dal lat. tardo coordinatio -onis, der. di ordo -dĭnis «ordine», col pref. co-1]. – 1. a. L’azione, l’opera di coordinare, l’essere coordinato: c. dei mezzi per il conseguimento [...] (per es., due specie di uno stesso genere). 2. In grammatica, collocazione su uno stesso piano di più elementi nella proposizione o di più proposizioni nel periodo (per es.: «il padre e il figlio partirono», oppure «egli andò a casa e tornò poco dopo ...
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porre
pórre (ant. pónere) v. tr. [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, pósero [...] tesi e sim.: Democrito che ’l mondo a caso pone (Dante). Più in partic., nel linguaggio filosofico, stabilire una proposizione, una tesi, come punto di partenza di una dimostrazione, o, con altro senso, attribuire realtà esistenziale a un oggetto: p ...
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litispendenza
litispendènza s. f. [dal lat. tardo litispendentia, astratto corrispondente alla locuz. lis pendens «causa pendente»]. – In diritto, situazione processuale caratterizzata dalla proposizione [...] della stessa domanda in due distinti processi. In tale caso la legge, volendo evitare che si abbiano due pronunce sulla stessa domanda, dispone che, se i processi sono stati promossi davanti allo stesso ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...
PROPOSIZIONE (o frase; fr. proposition, phrase; sp. proposición; ted. Satz; ingl. proposition)
Giacomo Devoto
Realizzazione linguistica di un giudizio, che contiene almeno un predicato (v.), di solito riferito a un soggetto, e non necessariamente...