allato
(o a lato) avv., letter. – Di fianco, accanto, vicino: stare, collocare, mettersi allato. Più frequente nella prep. comp. allato a, o con pronome dativo: gli hanno messo allato un custode; stammi [...] allato; E fa ragion ch’io ti sia sempre allato (Dante); era il luogo ... allato alla camera nella quale giaceva la donna (Boccaccio); ant., a paragone, in confronto: a lato a quel ch’i’dico (Petrarca); ...
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allelo-
allèlo- [dal gr. ἀλλήλων «reciproco», pronome reciproco senza nominativo, der. di ἄλλος «altro»]. – Primo elemento di composti greci o formati modernamente dal greco (come allelomorfo, ecc.), [...] nei quali indica alternanza o reciprocità ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] -astronomico medievale, p. mobile, o p. cielo mobile, v. mobile1, n. 2 c; in grammatica, p. persona, del verbo, del pronome, v. persona, n. 6 a; in astronomia, p. quarto, la fase della Luna corrispondente alla prima quadratura, cioè all’età di circa ...
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negazione
negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di [...] espressione (la n. del verbo si ha con l’aggiunta di un avverbio negativo), sia, concretamente, ogni parola (avverbio, congiunzione, pronome), locuzione avverbiale o prefisso che nega l’essere o un modo di essere di una cosa (per es., in italiano: no ...
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ascrivere
ascrìvere v. tr. [dal lat. adscribĕre, comp. di ad- e scribĕre «scrivere»] (coniug. come scrivere). – 1. non com. Annoverare, inserire in un gruppo, in una serie e sim.: a. fra i soci; a. qualcuno [...] coro L’ascriveste de’ vati (Parini). 2. Attribuire: a. a merito, a lode, a biasimo a qualcuno o di qualcuno (con pronome pers.: devo ascriverti a lode, o più comunem. devo ascrivere a tua lode); non so a quale causa a. questo improvviso cambiamento ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] di queste cose!; di quelle parole, a me! 6. a. Serve spesso a legare una preposizione col sostantivo o pronome dipendente, formando locuzioni prepositive che indicano rapporti di tempo, o posizione, movimento (anche fig.): prima di cena, fuori di ...
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pro-1
pro-1 〈prò〉 [dal lat. pro-]. – Prefisso verbale e nominale di molte parole derivate dal latino o formate modernamente, con varia funzione e diversi sign.: 1. In verbi (generalmente provenienti [...] , pro praetore, pro legato, ecc., divenuti poi proconsul, propraetor, prolegatus, ecc.). Analogo sign. ha il prefisso in pronome (lat. pronomen). 4. Sul modello inglese, si sono formati anche in italiano alcuni agg. (come protedesco, probritannico ...
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moglie
móglie s. f. [lat. mŭlier (-iĕris), voce di etimo sconosciuto che indicava genericam. la donna (diversa da uxor che indicava invece la donna sposata)]. – Coniuge di sesso femminile, donna congiunta [...] c’è un riferimento diretto o indiretto al marito: mia m., tua m. (tosc. con l’art. la mia m.; ant. o merid. col pronome enclitico mógliema, móglieta, e ant. mógliama, mógliata). Non si usa come vocativo se non preceduto da un agg. o seguito da un ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] che è di norma costituito da un aggettivo (la neve è bianca), o da un sostantivo (Carlo è un amico), ma può anche essere un pronome (non so chi egli sia), un verbo all’infinito (questo non è vivere), ecc. La copula non esprime da sé alcun giudizio ma ...
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scapolare3
scapolare3 v. intr. e tr. [lat. pop. *excapulare «liberarsi dal cappio», der. di capŭlus «cappio» col pref. ex-] (io scàpolo, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Riuscire a scampare da un [...] da una bocciatura; stavamo per urtare contro uno scoglio, ma per fortuna abbiamo scapolato. Comunem. si usa con il pronome indeterminato la (cfr. l’uso analogo di scampare): per questa volta l’abbiamo scapolata, o l’abbiamo scapolata bella, più ...
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Parte variabile del discorso che la tradizione grammaticale classica interpretava e definiva come la categoria che ha la funzione di sostituire il nome, ma che in effetti assolve la più vasta funzione d’indicare, senza nominarli, esseri e cose,...