dentro
déntro avv. e prep. [lat. de ĭntro]. – 1. avv. Nella parte interna, interiormente (contr. di fuori): aspettami d.; stare, rimanere d.; guardare d.; entrare d.; vieni d.!; con ellissi del verbo: [...] (Machiavelli). 2. Come prep., si unisce al complemento direttamente o mediante la prep. a, più raram. di (ma sempre con di davanti a pronome personale), talora in: d. casa, d. il (al) baule, d. la città, d. le (alle) mura; il male non è fuori ma d ...
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accanto
(ant. a canto) avv. e prep. – Vicino, di fianco, di lato: aveva a. i suoi figlioli; io abito qui a.; A canto agli scudi, rasente agli elmetti, Udiron le frecce fischiando volar (Manzoni); O tu [...] la fiorita Collina tosca, e ti sta il padre a canto (Carducci). Con funzione prepositiva è sempre seguito da a o preceduto da pronome dativo: ero seduto a. a lui; a. al negozio, a. alla finestra; sta’ a. a me (o stammi accanto); gli è sempre accanto ...
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troppo
tròppo avv., agg. e s. m. [ant. adattamento del fr. trop, voce di origine germanica che significò dapprima «molto, quantità»; cfr. truppa]. – 1. avv. a. In misura eccessiva, più del giusto o di [...] sign. di molto, numeroso (senza idea di eccesso): sono troppi quelli che vorrebbero guadagnare altrettanto! 3. Come s. m., o pronome neutro (al sing.), quantità, misura soverchia di qualche cosa: hai speso t.; hai ancora t. da imparare; mi pare di ...
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es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera [...] dell’Es sono, tra l’altro, l’assenza di strutturazione e organizzazione, e l’obbedienza esclusiva al principio del piacere. ◆ Per esprimere lo stesso concetto, gli anglosassoni hanno adottato il pronome latino id mentre i francesi adoperano le ça. ...
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ipotattico
ipotàttico agg. [dal gr. ὑποτακτικός, der. di ὑπόταξις «ipotassi», secondo l’agg. τακτικός «che ordina»] (pl. m. -ci). – 1. Nella terminologia dei grammatici greci, che subordina, subordinante: [...] articolo i. (gr. ὑποτακτικὸν ἄρϑρον), il pronome relativo; congiunzioni i. (ὑποτακτικοὶ σύνδεσμοι), le congiunzioni subordinative. 2. Di costrutto sintattico ordinato secondo il principio della ipotassi, cioè secondo subordinazione grammaticale di ...
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impersonale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici) impersonalis, comp. di in-2 e personalis «personale»]. – 1. In grammatica, verbi i., quelli che sono adoperati soltanto nella terza forma del sing. e [...] (anche se questo si possa facilmente ricavare dal contesto della frase), e il verbo si trova nella 3a pers. sing. preceduta dal pronome indefinito si (come nelle frasi si dice, si credette, s’è fatto tardi, non si può mai sapere, ecc.), oppure il ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un [...] commerciale. 2. In grammatica, parte invariabile del discorso, costituita da una parola accessoria che, premessa a un nome, a un pronome o a una espressione nominale, serve a precisarne la funzione sintattica: p. proprie (di, a, da, in, con, per, su ...
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tu
pron. pers. sing. m. e f. [lat. tu] (radd. sint.). – 1. È il pronome di 2a persona, usato nel rivolgere il discorso ad altra persona (o cosa personificata), in tutti i casi in cui non sia adoperato [...] il voi o il lei: tu forse lo sapevi; sei tu che devi decidere; pensaci tu. Si adopera solo come soggetto; nel resto della declinazione ha la forma tonica te (v. te1) per il compl. oggetto e per i compl. ...
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nullo
agg. e pron. [dal lat. nullus «nessuno», comp. della negazione ne e ullus «alcuno»]. – 1. agg. a. letter. Nessuno: N. bel salutar tra noi si tacque (Dante); e poi che nullo Vivente aspetto gli [...] a un risultato di parità; in senso proprio: colpo, salto, servizio, tiro n., battuta n., non validi. 2. letter. Con funzione di pronome, nessuno, nessuna persona: a n. è noto (Dante); colui ... Che da tutti servito a nullo serve (Parini); ant. e raro ...
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innanzi
(ant. inanzi) avv. e prep. [lat. in antea: v. anzi], letter. – 1. Avv. di luogo, sinon. meno pop. di avanti, con cui ha comuni molti usi; indica la direzione di fronte al soggetto (in contrapp. [...] e scalza ... che aver tutte queste cose (Boccaccio). 3. Come prep., unito di solito con la prep. a (o preceduto da pronome dativo), con valore spaziale o, meno com., temporale: ho sempre i. agli occhi quello spettacolo; sì come molti innanzi a noi ...
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Parte variabile del discorso che la tradizione grammaticale classica interpretava e definiva come la categoria che ha la funzione di sostituire il nome, ma che in effetti assolve la più vasta funzione d’indicare, senza nominarli, esseri e cose,...