verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome [...] personale (v. di me) e spesso anche dimostrativo (v. di quello...). 1. a. In determinazioni di luogo, indica la direzione alla quale è rivolto il moto: andare v. il fiume, incamminarsi v. casa, tornare ...
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chi1
chi1 pron. [lat. qui e quis], invar. (radd. sint.). – 1. Pron. relativo. Può essere masch. e, più raramente, femm., e significa «colui che, colei che»: chi entra per ultimo, chiuda la porta; prov. [...] (Fra Giordano). Per la funzione che compie, chi racchiude in sé due elementi: un pronome dimostrativo (colui o colei) e un pronome relativo (il quale, la quale); appartiene perciò contemporaneamente a due proposizioni, nelle quali può avere ...
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contro
cóntro prep., avv. e s. m. [lat. cŏntra]. – 1. prep. Si unisce al sostantivo o al pronome direttamente (c. il nemico, c. tutti), o, meno spesso, con la prep. a (c. al nemico); ha sempre la prep. [...] di davanti a pronome personale (c. di me, c. di lui). Quando il pron. personale è nella forma atona, c. viene posposto al verbo, conservando tuttavia la sua natura di preposizione: mi venne c., tutti gli sono c. (cioè: venne contro di me, tutti sono ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] voci). L’italiano, come le altre lingue romanze moderne, non conserva il caso come alterazione formale del nome (soltanto nel pronome personale si può distinguere ancora un nominativo: io, egli; un accusativo: me, lui; un dativo: mi, gli); nell’uso ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] casa, una scuola, una zia, un’opera, un’alta concezione, ecc. Dell’uso letter. o tosc. è il troncamento di uno come pronome, davanti a consonante: due rettori, un per università (Carducci). 1. Primo numero naturale dopo lo zero (in cifre arabe 1, in ...
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perche
perché avv. e cong. [comp. di per e che1 o che2]. – Grammaticalmente, oltre alle funzioni di avverbio interrogativo e di congiunzione, che sono le più frequenti, può avere quella di pronome relativo [...] paventa a l’alta impresa, Né di lui né di lei molto mi fido (Petrarca). 3. Sempre con valore causale, ma in funzione di pronome relativo, come equivalente di per cui (per il quale, per la quale): vi dirò la ragione p. la penso diversamente; non c’era ...
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dietro
diètro (ant. drièto) prep. e avv. [lat. de rĕtro]. – 1. prep. a. Nella parte posteriore; di là da un oggetto, da un luogo; dopo (in senso locativo). Si congiunge al nome direttamente o, meno spesso, [...] agito così d. mio consiglio, d. nostro suggerimento. 2. Come avv. è di uso più raro, e sottintende spesso un sostantivo o un pronome (per es.: non guardare d., cioè «dietro a te»), oppure è accompagnato da un altro avv. di luogo: qua d., lì d.; meno ...
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si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] dice), (le forme al plur. affittansi, vendonsi, diconsi sono ormai sentite come pedantesche). Quando si accompagna ad altro pronome atono è posposto: ci si parò dinanzi uno spettacolo imprevisto; gli si schierarono contro; quando ti si presenterà l ...
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dimostrativo
agg. [dal lat. demonstrativus]. – 1. a. Atto a dimostrare, che tende a dimostrare: discorso d.; fatti, ragionamenti dimostrativi. b. Attributo di uno dei tre generi dell’eloquenza quali [...] a quello); si considerano aggettivi dimostrativi in italiano anche stesso e medesimo, i quali sono aggiunti a sostantivi o a pronomi personali con valore rafforzativo o per porre in rilievo l’identità di una persona, di una cosa: verrò io stesso ...
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loro
lóro pron. pers. e agg. poss. [lat. illōrum, genit. pl. di ille «egli, quello»]. – 1. Pronome di 3a pers. plur., masch. e femm., riferito generalmente a persone, talvolta anche ad animali e cose [...] volevano male (Verga); anche loro, neppure loro, persino loro; e nelle locuz. loro due, loro tre, ecc.; in opposizione ad altro pronome: voi siete scusati, loro no. Come forma allocutiva, è il plur. di lei (v.). Nel verso, talora anche in prosa, può ...
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Parte variabile del discorso che la tradizione grammaticale classica interpretava e definiva come la categoria che ha la funzione di sostituire il nome, ma che in effetti assolve la più vasta funzione d’indicare, senza nominarli, esseri e cose,...