cotanto
agg. indef. e avv. [lat. eccu(m) tantum], letter. – 1. agg. indef. Tanto, così grande o in così gran numero: cotante carte aspergo Di penseri, e di lagrime e di ’nchiostro (Petrarca). Con valore [...] di pronome neutro, questa cosa soltanto, solamente ciò: cotanto vi dico (Novellino). 2. avv. Talmente, tanto, così a lungo: questi I diletti, l’amor, l’opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme? (Leopardi); spesso in correlazione con che ...
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sincategorematico
sincategoremàtico agg. [der. di sincategorema] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica formale, di termine (pronome, avverbio, preposizione, congiunzione) che di per sé, cioè preso isolatamente, [...] non ha un significato suo proprio ma lo acquista solo in unione con altri termini, detti categorematici (cioè tali che di per sé significano qualcosa), e agisce sul significato di questi ultimi dando luogo ...
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precedente
precedènte agg. e s. m. [propr., part. pres. di precedere; l’uso come sost. ricalca l’ingl. precedent (prob. attraverso il fr. précédent)]. – 1. a. Che precede, che viene prima nel tempo; [...] serie, in una successione, in una graduatoria: l’illustrazione è nella pagina p.; una frase collegata alla p. per mezzo di un pronome relativo; nella definizione c’è un rinvio alla voce precedente. 2. s. m. Fatto, evento che si è verificato per la ...
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ve1
ve1 〈vé〉 pron. e avv. – Forma che il pronome atono vi (dativo o accusativo o particella della coniugazione pronominale) e l’avv. atono vi assumono quando sono seguiti da lo, la, li, le, ne, in posizione [...] enclitica o proclitica; per es.: ve lo dico; vorrei farvene convinti; ve ne mise in gran quantità. Nella lingua ant. si trova adoperato per vi, in enclisi, anche senza essere seguito da altre particelle; ...
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vece
véce s. f. [lat. vĭcis, genit. (accus. vĭcem, abl. vĭce; non è documentato il nomin.), «vicenda, cambio, sorte»]. – 1. ant. o poet. Vicenda, mutazione, avvicendamento: I miserandi avanzi che Natura [...] una determinata funzione in sostituzione di un’altra. Con quest’uso è più frequente la grafia unita, quando segue un nome, un pronome o un verbo: invece del direttore mi ha ricevuto un caporeparto; per errore, ha preso una medicina invece di un’altra ...
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stocavo
stòcavo agg. [adattam. del serbocr. štokavski]. – In linguistica, dialetti s., i dialetti del serbo e del croato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti [...] perché su di essi si fonda la lingua letteraria. V. anche caicavo e ciacavo ...
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discorso2
discórso2 s. m. [dal lat. discursus -us, der. di discurrĕre: v. discorrere]. – 1. a. L’atto del discorrere, dell’esprimere il pensiero per mezzo della parola: lasciare in tronco un d.; perdere [...] discorso, delle quali cinque sono dette variabili, in quanto hanno una flessione (sostantivo, aggettivo, articolo, pronome, verbo), e quattro invariabili (avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione). b. In sintassi, con riferimento al modo ...
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relativo
agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento [...] onestà, ed è quella che più apprezzo nel nuovo sindaco, dove tutte e tre le frasi sono coordinate tra loro); pronomi e aggettivi pronominali r., avverbî r., congiunzioni r., che introducono una proposizione relativa (il quale, che, quando, dove, come ...
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seco
séco pron. [lat. sēcum, comp. di cum «con», posposto per anastrofe al pronome, e se «sé»], ant. o letter. – Con sé: portare, avere, tenere s.; tra sé, dentro di sé: E seco pensa al dì del suo riposo [...] con lei, con loro: Quel giorno ch’i’ lasciai grave e pensosa Madonna, e ’l mio cor seco (Petrarca). Seguìto dai pronomi lui, lei, loro, e più spesso stesso, medesimo: Seco medesmo a suo piacer combatte (Dante); raram. rafforzato da con, premesso: in ...
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meco
méco pron. [lat. mēcum], ant. o letter. – Con me: vieni meco. Talora rafforzato con stesso o medesimo, anche nel sign. di «dentro di me, fra me e me»: pensavo, ragionavo meco stesso. Nella lingua [...] ant., si trova usato anche con la prep. con pleonastica: ch’Amor non venga sempre Ragionando con meco, et io con lui (Petrarca); e rafforzato con esso inserito tra la prep. e il pronome: tu cenerai con esso meco (Boccaccio). ...
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Parte variabile del discorso che la tradizione grammaticale classica interpretava e definiva come la categoria che ha la funzione di sostituire il nome, ma che in effetti assolve la più vasta funzione d’indicare, senza nominarli, esseri e cose,...