programmato agg. [part. pass. di programmare]. - [definito in base a un programma: abbiamo ottenuto i risultati p.] ≈ prefissato, prefisso, previsto. ↔ imprevisto. ‖ fuori programma. ● Espressioni: numero [...] programmato [numero massimo di studenti che vengono ammessi a un corso (spec. universitario), di solito in base ad una prova di ammissione] ≈ numero chiuso. ...
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giorno /'dʒorno/ s. m. [lat. tardo diurnum (tempus), dall'agg. diurnus "giornaliero", der. di dies "giorno"]. - 1. a. [spazio di 24 ore compreso tra una mezzanotte e l'altra: mese di ventotto g.; l'ultimo [...] , del momento, moderno. ↔ antico, antiquato, desueto; di giorno in giorno [in ciascun giorno per quel giorno stesso: il programma viene stabilito di g. in g.] ≈ giornalmente, giorno per giorno, quotidianamente; di tutti i giorni [che si fa tutti ...
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sottoprogramma s. m. [comp. di sotto- e programma] (pl. -i). - (inform.) [breve software richiamato dal programma principale per risolvere un problema specifico e frequente] ≈ subroutine. ...
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applicazione /ap:lika'tsjone/ s. f. [dal lat. applicatio -onis]. - 1. a. [l'applicare facendo aderire: a. di una marca da bollo] ≈ apposizione, (non com.) attaccatura. ‖ incollatura. ↔ distacco. b. [l'attuare: [...] con a.] ≈ attenzione, concentrazione, impegno. ‖ dedizione, diligenza. ↔ disattenzione, distrazione. ‖ disinteresse, negligenza, trascuratezza. 4. (inform.) [programma per calcolatore predisposto per eseguire una categoria di funzioni specifiche ...
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spendibile /spen'dibile/ agg. [der. di spendere]. - 1. [che si può spendere]. 2. (fig.) [di proposta, programma e sim., che si può presentare in pubblico: è un partito che non ha un programma s.] ≈ presentabile, [...] proponibile. ↔ impresentabile, improponibile ...
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enunciare (non com. enunziare/ enun'tsjare/) v. tr. [dal lat. enuntiare, der. di nuntiare "annunziare", col pref. e-] (io enùncio, non com. enùnzio, ecc.). - [rendere manifesto verbalmente un concetto, [...] lo stato di una questione e sim., per lo più in forma studiata: e. il proprio programma; e. i fatti con precisione] ≈ comunicare, esporre, esprimere, formulare, manifestare, rendere noto. ↑ dire. ↔ tacere, sottacere. ...
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tradurre v. tr. [dal lat. traducĕre "trasportare, trasferire"; nel sign. 3, calco burocr. del fr. traduire] (io traduco, tu traduci, ecc.; pass. rem. tradussi, traducésti, ecc.; part. pass. tradótto). [...] parole povere] ≈ dire, esprimere, rendere. ● Espressioni: tradurre in atto [dare realizzazione a qualcosa: t. in atto un programma, un progetto] ≈ eseguire, mettere in pratica, realizzare. 3. (burocr.) [condurre da un luogo in un altro, soprattutto ...
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traduttore /tradu't:ore/ s. m. [dal lat. traductor -oris, che aveva solo il sign. di "chi fa passare, chi trasferisce"]. - 1. (f. -trice) [chi traduce in altra lingua: i primi t. di Omero] ≈ (ant.) dragomanno, [...] (ant.) turcimanno. ● Espressioni: traduttore simultaneo [professionista che traduce le frasi di qualcuno man mano che vengono pronunciate] ≈ interprete, simultaneista. 2. (inform.) [programma che traduce da un linguaggio a un altro] ≈ traslatore. ...
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Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, di una linea di condotta da seguire, degli obiettivi a cui si mira e dei mezzi con cui si intende raggiungerli.
Economia
Nella costituzione di una società per azioni,...
PROGRAMMA (gr. πρόγραμμα)
Francesco Paolo Japichino
Piano generale che si premette a un lavoro o col quale se ne dà notizia; indicazione della materia da studiare in un dato ordine di scuole, resa obbligatoria (in Italia) dallo stato con regio...