plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero [...] produttività del lavoro (p. relativo); saggio di p. (o saggio di sfruttamento), il rapporto tra il plusvalore e la parte del capitale spesa in salarî (distinto dal saggio di profitto che invece commisura il plusvalore all’intero capitale anticipato). ...
Leggi Tutto
stregone
stregóne s. m. [der. di strega]. – 1. a. Secondo la mitologia popolare, essere soprannaturale, immaginato con aspetto maschile, o uomo reale cui si attribuisce un’attività di magia nera: lo [...] malefica emanante dal suo corpo, della quale, quando ne diviene cosciente, si serve per scopi di potere e profitto; benché non sia sempre identificabile, è temuto e condannato come essere antisociale (contrariamente a un diffuso preconcetto, non ...
Leggi Tutto
stregoneria
stregonerìa s. f. [der. di stregone]. – 1. L’arte di streghe e stregoni, come facoltà di operare, attraverso poteri soprannaturali o con l’intervento di forze demoniache, in danno di altri, [...] tuttavia, quando esse ne fossero consapevoli, si servirebbero per disseminare paura e conseguire scopi malvagi di potere e profitto. 2. Con valore concr., operazione di streghe e stregoni, pratica magica ai danni di qualcuno; maleficio, fattura: fare ...
Leggi Tutto
sofisticazione
sofisticazióne s. f. [der. di sofisticare; cfr. lat. mediev. sophisticatio -onis]. – 1. Modificazione o alterazione intenzionale delle caratteristiche chimiche o fisiche di un prodotto [...] olio di semi all’olio di oliva, un colorante giallo sintetico al burro), operata generalmente allo scopo di ricavare un illecito profitto, o di migliorare l’aspetto del prodotto (per es., con l’aggiunta di coloranti) o la sua conservabilità (per es ...
Leggi Tutto
azzerare
ażżerare v. tr. [der. di zero] (io ażżèro, ecc.). – Portare a zero l’indice di uno strumento di misurazione: a. il contachilometri. In senso fig., ridurre al minimo o annullare (un vantaggio, [...] un profitto). ...
Leggi Tutto
cognitario
s. m. e agg. Precario intellettuale e della conoscenza: chi mette a profitto conoscenze teoriche e specialistiche, spesso con contratti di collaborazione, nel mercato intellettuale e delle [...] nuove tecnologie. ◆ Come se la storia non avesse insegnato nulla, il pensiero socialdemocratico si fissa ancora solo nella parte alta del processo, in quella economia dell’informazione ove sono al lavoro ...
Leggi Tutto
concertista
s. m. e f. Nel settore della finanza, chi compie azioni di concerto con altri. ◆ Assieme a Gianpiero Fiorani, [Stefano] Ricucci è finito tra i «concertisti» nella difesa di Antonveneta. E [...] Pasotti -- dice Fiorani -- mi aveva manifestato una disponibilità a mettere a disposizione dell’Autorità giudiziaria il 50% del profitto. Tutti gli altri sperano nella prescrizione». Altri ancora, invece, puntano a un accordo con la Procura. (Walter ...
Leggi Tutto
magro
agg. [lat. macer -cra -crum]. – 1. a. Di organismo vivente, scarso o mancante di grassi di deposito, o, più genericam., che ha poca carne rispetto all’ossatura. Con riferimento a persone: essere, [...] , una cattiva figura (spesso sostantivato al femm.: fare una magra); una m. soddisfazione. c. Poco vantaggioso, di scarso profitto: promesse m.; risultati m.; m. affari, che non danno i risultati che si speravano. ◆ Dim. magrétto, magrino, magrolino ...
Leggi Tutto
guadagnare
v. tr. [dal germ. *waidanjan «pascolare; guadagnare»] (io guadagno, ... noi guadagniamo, voi guadagnate, e nel cong. guadagniamo, guadagniate). – 1. Ottenere come utilità e profitto di un [...] lavoro, di una prestazione, di scambî, o in genere come compenso di fatiche o riconoscimento di meriti: g. ottocento euro al mese, venti euro a lezione, il tre per cento su ogni affare concluso; di mille ...
Leggi Tutto
contratto a chiamata
loc. s.le m. Contratto di lavoro discontinuo o intermittente, che prevede un incentivo nella remunerazione qualora il lavoratore sia immediatamente disponibile al momento della chiamata [...] chiamata, co.co.co.), il ruolo del sindacato, mettendo in risalto la nuova etica d’impresa che deve riconsiderare il profitto non solo come entità economica, ma come un valore aggiunto da redistribuire, per dare forza e vigore al sistema economico e ...
Leggi Tutto
L’utile che si ricava da un’attività imprenditoriale, inteso come eccedenza del totale dei ricavi sul totale dei costi (di una o più operazioni commerciali o finanziarie o dell’intera gestione di un’impresa).
Economia
Secondo l’economia classica...
profitto
Federico Tamagni
Il termine profitto assume nel linguaggio economico significati distinti. Nella microeconomia neoclassica, o mainstream, si distinguono i concetti di p. normale e p. economico.
Profitto normale
Il p. normale rappresenta...