regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, [...] autoritario, e in partic. quello fascista (l’instaurazione violenta del r., le leggi del r.; profitti di r., v. profitto), o anche ordinamento che, indipendentemente dalla sua forma, ha impostazioni e tendenze autoritarie, oppressive (un governo ...
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partecipazione
partecipazióne (ant. participazióne) s. f. [dal lat. tardo participatio -onis]. – 1. In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la [...] o con apporto di mezzi finanziarî alla sua conduzione, acquistando in tal modo diritto a partecipare alla divisione dei profitti. 3. In senso più soggettivo, sentimento di vicinanza affettiva per cui si condividono, avvertendole e dichiarandole come ...
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partecipe
partécipe (ant. partìcipe) agg. [dal lat. partĭceps -icĭpis, comp. di pars partis «parte» e tema di capere «prendere»]. – Che prende parte a qualche cosa insieme con altri; per lo più con compl. [...] ); essere p. dei doveri e dei diritti comuni; meno com. di altre forme di partecipazione: essere p. dei rischi, dei profitti di un’impresa, esservi cointeressato. Con riferimento a sentimenti altrui a cui si prende parte: sono p. della tua gioia, del ...
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planning
〈plä′niṅ〉 s. ingl. [der. di (to) plan «progettare, programmare, pianificare»], usato in ital. al masch. – Nel linguaggio aziendale, il processo di previsione, attuato con procedure varie e spesso [...] scritto, attraverso cui vengono stabiliti gli obiettivi a medio o a lungo termine dell’impresa (relativamente a costi, ricavi, profitti, strategie di mercato, ecc.), e vengono inoltre individuate sia le risorse necessarie sia i tempi e i modi per ...
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pascolare
v. tr. e intr. [der. di pascolo] (io pàscolo, ecc.). – 1. tr. Condurre le bestie al pascolo, attendendo ad esse mentre brucano l’erba: p. le pecore, il gregge, le vacche; anche assol.: il pastore [...] le pecore a p. (Corrado Stajano); talora anche trans.: il bestiame pascola l’erba. Fig., non com., trarre abbondanti e illeciti profitti da qualche istituzione, ente e sim.: non c’è nessun controllo in quell’amministrazione e più d’uno vi pascola ...
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pascolo
pàscolo s. m. [lat. pascuum, der. di pascĕre «pascere, pascolare»]. – 1. a. Terreno coperto di erbe spontanee, che non vengono falciate ma sono direttamente pascolate dal bestiame: p. permanente, [...] , ai curiosi, alla maldicenza, e sim., lo stesso che dare in pasto (v. pasto2, n. 3); è un’amministrazione disordinata in cui persone di pochi scrupoli trovano abbondante p., dove cioè trovano modo di trarre ricchi profitti, più o meno illeciti. ...
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leopoldismo
(Leopoldismo) s. m. (iron.) Per metonimia topografica, il fenomeno politico e mediatico degli incontri che fanno riferimento a Matteo Renzi, organizzati presso la stazione Leopolda di Firenze. [...] tecnologica è addebitabile la più grande contrazione di posti di lavoro nella storia del capitalismo a fronte di colossali profitti e della più grande elusione fiscale di tutti i tempi; allora perché le nuove sinistre dem, blairiste clintoniane ...
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Oltre l’82% dei profitti del crimine organizzato proviene dal narcotraffico; il 17% dal traffico di esseri umani e lo 0,5% dal contrabbando d’armi.
Tra il 1998 e il 2009 i consumi di cocaina sono andati calando negli Stati Uniti, mentre sono...
baratteria
Angelo Adami
Reato di chi trae illeciti profitti o guadagni da pubblici uffici. S'incontra una sola volta nella Commedia (If XXII 53): un peccatore della quinta bolgia (forse Ciampolo di Navarra) spiega a D. il motivo della sua...