fondo2
fóndo2 s. m. [lat. fŭndus]. – 1. a. La parte inferiore di una cosa, e spec. di un recipiente o d’altra cavità: il f. della bottiglia, della botte, di un bicchiere; bere, vuotare un fiasco fino [...] fruscio e rumore. 5. La parte finale, la fine: arrivare in f. al libro; leggere fino in f.; raccontare da cima a f., dal principio alla fine, interamente; giungere in f. a un lavoro. Fig.: andare, arrivare in f. a (anche andare a f. di) una faccenda ...
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pulsione
pulsióne s. f. [dall’ingl. pulsion, che è dal lat. tardo pulsio -onis «lo scacciare»]. – Spinta, impulso. 1. Con sign. concreto, in meccanica, sinon. di forza (in partic., di forza impulsiva); [...] , anale, fallico e genitale); p. di vita, le pulsioni sessuali e la tendenza all’autoconservazione intese come manifestazioni del «principio del piacere» (v. piacere1, n. 1 c); p. di morte, in contrapp. alla pulsione di vita, controversa nozione che ...
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equo processo
loc. s.le m. Riforma del sistema processuale giudiziario, al fine di renderlo più adeguato ai principi costituzionali. ◆ L’accordo che maggioranza e opposizione, o almeno larga parte di [...] diritti dell’uomo, a Strasburgo, ci condanna per serie violazioni dei diritti umani. Spesso di tratta di infrazioni del principio dell’equo processo. […] Orbene, perché non imboccare la strada seguita da tanti Stati europei (compresa la Russia), e ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, [...] divina o storica: l. del potere sovrano; l. di una monarchia, di una successione dinastica; in partic., principio di l., il principio, informatore del legittimismo, che riconosce al re, o a una dinastia monarchica, il diritto di esercitare il potere ...
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conservazione
conservazióne s. f. [dal lat. conservatio -onis]. – 1. a. Il conservare: commissione preposta alla c. dei monumenti; metodi di c. degli alimenti (essiccazione, affumicatura, salatura); [...] il rimanere invariato quando si eseguano determinate operazioni, trasformazioni, ecc.; in molti casi è più proprio il sinon. invarianza (principio di c. del numero, lo stesso che invarianza del numero); in altri casi è sinon. di permanenza (c. delle ...
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capoverso
capovèrso s. m. [comp. di capo e verso3] (pl. capovèrsi). – 1. Principio del periodo o del verso con cui si va a capo, segnato di solito, nella scrittura corrente e nella composizione tipografica, [...] il successivo. Nelle citazioni di leggi, regolamenti, ecc. si chiamano primo, secondo, terzo c. e così via le suddivisioni dell’articolo corrispondenti rispettivamente al secondo, terzo, quarto comma, spettando al primo comma il nome di «principio». ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] (in diritto, gli atti compiuti in violazione del rispetto di questo limite possono essere annullati su istanza del pubblico ministero); principio del m. mezzo (v. mezzo2, n. 2). In matematica, metodo dei m. quadrati, metodo per trovare il valore più ...
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sansimonismo
s. m. [dal fr. saint-simonisme]. – La scuola e la dottrina filosofico-politica di C.-H. de Saint-Simon (1760-1825): critico della società capitalista, sosteneva l’abolizione della società [...] «a ciascuno secondo le sue capacità, a ogni capacità secondo le sue opere»; compito dello stato è assicurare tale principio e la pace sociale; il governo è affidato ai rappresentanti dei processi produttivi (forma di socialismo detto «utopistico»). ...
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precipitato logico
loc. s.le m. Nel linguaggio della giurisprudenza, ciò che si manifesta come conseguenza necessaria di determinate premesse. ◆ L'innegabile preminente valutazione dei diritti d'impresa [...] dirette […] (Maurizio Santise, Coordinate ermeneutiche di Diritto amministrativo, G. Giappichelli editore, 2014, p. 44) • In tanto un principio è giuridicamente rilevante, in quanto sia razionalmente conoscibile. È, questo, il precipitato logico del ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] la partita chi arriva a segnare 21 punti; dare dei p. a qualcuno, si dice del giocatore più esperto che al principio della partita concede all’avversario alcuni punti di vantaggio, come handicap; quindi, fig., dare dei p. a qualcuno, superarlo in ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di una sostanza, che ne determina le caratteristiche.
Concetto,...
principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni locative (in senso proprio e traslato)...