profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] scherz. o iron.: eh, quanto sei p. oggi!; sei troppo p. per me. 5. Con valore avverbiale: Giunse lo spirto al suo principio cose, Ch’io non lo ’ntesi, sì parlò profondo (Dante). 6. Sostantivato, con valore neutro: a. La parte più bassa o più interna ...
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altimetro
altìmetro s. m. [comp. di alti- e -metro]. – Strumento, di tipo e dimensioni diverse, che serve a determinare l’altezza di un punto rispetto a una superficie di riferimento; tra i più noti, [...] e di ritorno di un’onda sonora inviata dall’aereo verso il suolo, l’a. telemetrico, o altitelemetro, fondato sul principio del telemetro ottico, e l’a. radioelettrico, il più usato, realizzato nei due tipi denominati radioaltimetro e radaraltimetro ...
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addizione
addizióne s. f. [dal lat. additio -onis, der. di addĕre «aggiungere»]. – 1. Aggiunta, integrazione: feciono addizioni e correzioni alla legge (G. Villani); addizioni e postille al vocabolario [...] dal possessore o dal detentore, su un immobile altrui. 3. Nella logica formale, modo di argomentare basato sul principio che la somma di più cose considerate singolarmente e successivamente è uguale all’insieme di esse considerato complessivamente e ...
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omeopatia
omeopatìa s. f. [comp. di omeo- e -patia, sul modello del ted. Homöopathie]. – Dottrina medica e prassi terapeutica inaugurata dal medico ted. S. Hahnemann (1755-1843), che coniò il termine [...] e denominò Allopathie (in ital. allopatia) la terapia classica: a differenza di questa, si basa sul principio (espresso nell’aforisma similia similibus curantur «i simili si curano con i simili») per il quale le varie forme morbose vanno curate ...
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assurdo
agg. e s. m. [dal lat. absurdus, propr. «stonato», der. di surdus «sordo»]. – 1. agg. Che è contrario alla ragione, all’evidenza, al buon senso; che è in sé stesso una contraddizione: un’affermazione, [...] , si fa vedere come ne derivino conseguenze contraddittorie; in partic., in logica matematica, primo e secondo principio della riduzione all’a., principî secondo i quali un enunciato è falso se implica la propria negazione o, rispettivam., una ...
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diteismo
s. m. [comp. di di-2 e teismo1]. – Ogni concezione filosofica o religiosa (per es. quella manichea) che ammette l’esistenza di due divinità contrapposte, l’una principio del bene e l’altra del [...] male ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri [...] in a., innalzarsi; mani in a.! Locuzioni fig.: farsi, rifarsi, cominciare dall’a., iniziare un racconto, una esposizione dal principio; guardare le cose dall’a., giudicarle da un punto di vista elevato, con assoluta obiettività; far cadere una cosa ...
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eterogenesi
eterogèneṡi s. f. [comp. di etero- e -genesi]. – 1. In biologia: a. Nome di una teoria dell’evoluzione, secondo la quale gli organismi si evolvono sotto la spinta di una «legge di perfezionamento» [...] organica che consista in un’alterazione del numero e della disposizione degli organi. 2. In filosofia, e. dei fini, il principio secondo il quale le azioni umane possono riuscire a fini diversi da quelli che sono perseguiti dal soggetto che compie l ...
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pancalismo
s. m. [dall’ingl. pancalism, comp. di pan- e del gr. καλός «bello»]. – Termine coniato dal filosofo amer. J. M. Baldwin (1861-1934) per denominare il proprio sistema speculativo, fondato sull’idea [...] del bello come unico principio atto a unificare e conciliare assolutamente i molteplici aspetti della realtà. ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] ecc.; con quel che segue, espressione a cui si ricorre quando di una sentenza nota o di un passo letterario si cita solo il principio (per es.: «tanto va la gatta al lardo», con quel che segue). Talvolta con il sign. di continuare: l’articolo segue a ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di una sostanza, che ne determina le caratteristiche.
Concetto,...
principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni locative (in senso proprio e traslato)...