problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé [...] o calcolare effettivamente); in altri casi si dimostra che il problema è insolubile, cioè che non può, in linea di principio, essere risolto con gli strumenti in gioco: p. insolubili (o impossibili), quelli che, diversamente dai p. aperti, pur non ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] indicare il punto a cui si è arrivati nel progredire di un fatto, di un’attività, in una serie d’azioni: e. al principio, alla fine, e. avanti, indietro, a buon punto; e. alla minestra, alla frutta; l’acqua è a bollore. Usato assol., esserci, aver ...
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vibratore
vibratóre agg. e s. m. [der. di vibrare]. – 1. (f. -trice) raro. Chi vibra, o che vibra, cioè scaglia: Giove, v. del fulmine. 2. s. m. a. In meccanica, apparecchio atto a imprimere vibrazioni, [...] , dispostivo costituito da un elettromagnete e da una lamina (àncora) portante un certo numero di contatti, il cui principio di funzionamento è identico a quello dell’interruttore elettromagnetico, in quanto la vibrazione dell’àncora apre e chiude ...
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rotolo1
ròtolo1 (ant. ruòtolo; region. ròllo) s. m. [lat. tardo rŏtŭlus, dim. di rota «ruota»]. – 1. a. Materiale sottile arrotolato su sé stesso, in modo da assumere una forma più o meno cilindrica: [...] di rotolo di pergamena, portato dagli araldi nei tornei per la verifica degli stemmi presentati dai cavalieri: il più antico, del principio del sec. 14°, è quello posseduto dalla Society of Antiquaries di Londra, con 486 stemmi; dello stesso secolo è ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello [...] c. Errore, scorrettezza: v. di scrittura, errore ortografico o grammaticale; l’affettazione è v. dello stile; la petizione di principio è un v. del ragionamento. d. In diritto, vizî della sentenza, errori contenuti nella sentenza, che possono essere ...
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ematossilina
s. f. [der. del lat. scient. Haematoxylon (campechianum), nome scient. del campeggio (v. campeggio1)]. – Composto organico, principio attivo del legno di campeggio; è usato nella tecnica [...] microscopica, come colorante nucleare, e nell’industria degli inchiostri ...
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balestra
balèstra s. f. [lat. tardo bal(l)ĭstra, dal lat. class. bal(l)ĭsta, der. del gr. βάλλω «scagliare»; v. balista]. – 1. Arma nota da tempi assai antichi, rimasta in uso fino all’adozione delle [...] due zone. 3. Sistema di leve e paranchi, impiegato negli scali di costruzione delle navi, per aiutarne l’avviamento al principio del varo. 4. In tipografia, «vantaggio» per lavori di grandi dimensioni in cui la tavola è scorrevole tra i listelli ...
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rotondo
rotóndo (ant. ritóndo) agg. e s. m. [lat. rotŭndus, der. di rota «ruota»]. – 1. agg. Che ha forma circolare, cilindrica, sferica, esatta o più o meno approssimativa: figura, macchia, piazza, [...] la base del tronco e le radici provocando il disfacimento degli elementi legnosi per cui il legno assume da principio una colorazione violacea, che poi imbrunisce; questa malattia provoca talora danni molto gravi alle conifere in America e nell ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] (materiale, morale o anche soprannaturale), in relazione e in proporzione al bene compiuto (e sempre sulla base di un principio etico universale che, mentre sostiene la libertà del volere, afferma la doverosità dell’agire morale): avere, non avere ...
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carolina4
carolina4 s. f. [dal nome di vari sovrani di nome Carlo (in lat. Carŏlus), in origine prob. dall’imperatore Carlo VI]. – Moneta d’oro del valore di 3 fiorini coniata nel sec. 18° e al principio [...] del sec. 19° in zecche tedesche, a Colonia, nell’Assia, nel Palatinato e in Baviera ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di una sostanza, che ne determina le caratteristiche.
Concetto,...
principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni locative (in senso proprio e traslato)...